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Le Vie dei Tesori al gran finale con il Festival della Biodiversità
Nei musei scientifici, sulla barca di ricerca e nei laboratori di ecologia marina, all’Istituto Zooprofilattico e alla Favorita. E ancora tra le essenze, i volatili e i semi all’Orto Botanico. Alle consuete visite, esperienze e passeggiate, si aggiungono quelle ispirate ai quattro elementi inserite nel Festival promosso dall’Università, dal Cnr, con la Fondazione Le Vie dei Tesori. Si torna nel Casellario americano delle Poste, aprono la collezione degli strumenti di psicotecnica e il museo Margherita Hack; si entra nell’oratorio dei Santi Elena e Costantino, nel Conservatorio e si ascolta musica all’accademia Martha. Stefania Blandeburgo è una “mendicante di mestiere” ma anche Delia Whitaker
di Redazione
12 Novembre 2025
Salire su una barca per studiare il mare, entrare nei laboratori dove i tecnici salvano gli animali, passeggiare nella natura e scoprire che un tempo Palermo era immersa negli agrumi; visitare piccoli musei scientifici per capire come la Terra può fare a meno dell’uomo; ma anche inviare una lettera a chi si vuole, al Papa, a Babbo Natale, all’amico che non c’è più, a se stessi: il casellario americano è il luogo che ha sempre conservato gelosamente le missive, anche quelle segrete. Il Festival della Biodiversità stringe la mano alle Vie dei Tesori e procede insieme verso questo ultimo weekend: da venerdì 14 a domenica 16 novembre sarà veramente complicato scegliere tra luoghi, esperienze e passeggiate che declinano l’amore per la natura, la città, la bellezza.
IL FESTIVAL DELLA BIODIVERSITA’
Entra nel vivo il Festival della Biodiversità, costruito dall’Università di Palermo e dal CNR con la Fondazione Le Vie dei Tesori, e declinato sui quattro elementi primari di Empedocle, aria, acqua, terra e fuoco: nel weekend aprono le porte una decina di luoghi che trasformeranno la città in un museo della biodiversità en plein air, a partire dall’Orto Botanico dove ci si muoverà tra sale immersive, essenze distillate (da Michelangelo Gruttadauria, presidente di Unipa Heritage), volatili ospiti tra le piante, semi e i “patriarchi” verdi più antichi; poi il Museo di zoologia Doderlein, o il geologico Gemmellaro con visite speciali sui vulcani; Villa Castelnuovo, primo Istituto agrario d’Europa; il Parco della Favorita con percorsi differenti; l’agrumeto della Favarella a Ciaculli che fu feudo di Michele Greco con una visita al baglio, all’ipogeo sotterraneo e ai sistemi dell’acqua; l’Ecomuseo del Mare Memoria Viva.
E aprirà anche eccezionalmente, con due diversi percorsi in quattro laboratori, l’Istituto zooprofilattico, vera cittadella biomedica animale e vegetale, dove i tecnici spiegheranno il loro lavoro legato alle mutazioni, alle malattie virali degli animali, ma soprattutto alla loro salvaguardia; e mostreranno le vasche in cui ritornano a nuotare le tartarughe. Narrazioni tutte affidate ad accademici, esperti, studiosi che condurranno esperienze inedite, a partire da una passeggiata naturalistica in Favorita guidata da Giovanni Provinzano, direttore della Riserva naturale orientata di Monte Pellegrino.
Al Molo trapezoidale approderà la barca da ricerca “Borzì” a bordo della quale si potranno scoprire i segreti di chi studia i fondali; in viale delle Scienze apriranno eccezionalmente i nuovi laboratori di Ecologia marina con i robot subacquei (ce ne sono persino a forma di cozza per mimetizzarsi meglio!). Alla Galleria d’arte moderna si racconterà la biodiversità nei paesaggi dei vedutisti ottocenteschi, mentre per esplorare l’elemento fuoco si andrà a Monte Pellegrino, a San Martino delle Scale e a Santa Maria di Gesù a scoprire come si combattono gli incendi, e come aiutare la natura a rigenerarsi dopo il fuoco. E molto altro tra fondali, vette, profumi (tutto prenotabile qui); più cinque esperienze di cibo “biodiverso” per scoprire cosa nasce dalla terra e dal mare (ma anche dalle api) e arriva poi in tavola: i frutti tropicali di Donna Alba e il museo dedicato al caffè di Morettino, le arnie di ape nera sicula dell’aziendaAmodeo, a Termini Imerese), il mandarino tardivo di Ciaculli (lo spiegheranno al Consorzio dei produttori), tonno e acciughe sott’olio alla Blue Ocean di Casteldaccia.
LE VIE DEI TESORI
La scorsa settimana sono state alcune centinaia le lettere – al mondo, al Papa, al sindaco, all’amico, al padre, a se stessi – che i visitatori hanno scritto e consegnato ai piccoli alunni della scuola elementare Rita Borsellino. È l’esperienza che il regista Stefano Savona ha costruito per la visita al “casellario americano” del Palazzo delle Poste, aperto per la prima volta dopo trent’anni dalle Vie dei Tesori, un luogo della memoria e delle memorie in 666 cassette che aprirà solo sabato e domenica (dalle 9 alle 18.30). Unica occasione (sabato e domenica 9-12.30) anche per l’Oratorio dei Santi Elena e Costantino, complesso seicentesco con affreschi e pavimenti in maiolica: se lo visiterete il sabato, potrete aggiungere l’Archivio storico parlamentare, la memoria storica dell’Assemblea Regionale Siciliana, nelle strutture architettoniche create da Italo Rota.
Rara possibilità di visita, accanto al Museo delle Scienza Margherita Hack, nell’Istituto Crispi-Almeyda (solo questo venerdì e il prossimo, 9-11.45 e 12-13), anche alla collezione di strumenti di Psicotecnica nell’edificio 15 del Campus universitario: apparecchiature per la misurazione delle variabili psicofisiche, per la valutazione dell’attenzione e dei tempi di reazione; strumenti che vanno dalla fine degli anni Trenta a oggi, raccolti dal laboratorio di psicologia di Gastone Canziani, nella Clinica delle malattie nervose e mentali, restaurati dal SiMuA dopo l’inventario di Giovanni Sprini.
Ritornano per questo ultimo weekend anche due “fabbriche di musicisti”: sabato e domenica (10-17) il Conservatorio Scarlatti, tra i più antichi d’Italia visto che è nato nel 1617 e conserva spartiti, manoscritti e strumenti d’epoca; e Martha (ovvero Music Art House Academy, due turni alle 17 alle 18.30), delicata dimora liberty che è una scuola di alto perfezionamento musicale; la visita guidata si concluderà con un piccolo recital su pianoforti ottocenteschi. Le lezioni degli storici dell’arte sono state una delle novità di questa edizione: domenica alle 12, l’ultima sarà a Santa Maria della Pietà dove Sergio Troisi ritroverà il pressoché sconosciuto “Compianto del Cristo morto” di Vincenzo Da Pavia (1546), un’opera straordinaria e di grande forza espressiva. Aprono le porte anche due laboratori artigianali: l’Opificio delle arti con le creazioni dei mastri vetrai guidati da Calogero Zuppardo (venerdì alle 17 e sabato alle 10 e alle 17); e la Sartoria Sociale (solo sabato alle 9.30) dedita al riciclo sostenibile.
Ma Le Vie dei Tesori propongono la consueta serie di luoghi (qui tutti quelli visitabili), numerose esperienze e tante passeggiate: a Palazzo delle Finanze – che apre in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, come il Palazzo della Zecca, Casa dei matti e Palazzo Marchesi – ci si troverà immersi nel videomapping di Odd Agency che recupera il crudele passato di queste ex carceri della Vicaria. Ultima occasione per lo Spazio Flaccovio all’interno del Liceo Vittorio Emanuele II dove la storica casa editrice racconta se stessa (sabato 10-13.30, domenica 10-17.30); la Caserma Lungaro (solo sabato alle 10.30), per l’aeroporto di Boccadifalco con i suoi due percorsi (e rifugi antiaerei), la caserma dei Vigili del fuoco e i due depositi dell’Amat. Ma anche per volare in piper e in elicottero e salire in barca lungo la costa.
Ultime visite teatralizzate: Stefania Blandeburgo riesce coprirsi degli stracci della “mendicante di mestiere” che racconterà l’intricata regia di confraternite e funerali di un tempo nella chiesa di Sant’Ippolito al Capo (sabato dalle 10 alle 13 poi alle 15 e alle 16); e a vestire le eleganti vesti di Delia Whitaker a Villa Malfitano domenica (11-13). Le ultime esperienze si possono prenotare qui. Venerdì alle 11 e alle 16 si entra tra i volumi, le tele e gli arredi a Palazzo Tomasi con la delicata guida di Nicoletta Polo, duchessa di Palma; e a Villa Trabia con i visori 3D si vedrà rinascere, Villa Deliella abbattuta in una notte nel 1959: in collaborazione con la casa editrice Kalòs, fa parte del progetto Interreg Italia-Malta “Cultural Heritage fOR ALL: CHORAL”. In piazza Verdi le ultime visite dei dottori dell’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani per le consulenze funzionali.
Le Vie dei Tesori mette in rete istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto; è patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato regionale al Turismo attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo, dalla Città metropolitana di Palermo; da Unicredit come main sponsor; in collaborazione con Federalberghi, Poste Italiane, Gruppo Mangia’s, Enac, Enav, Amat, Amap, e l’Usr, l’Ufficio scolastico regionale.
LE PASSEGGIATE
Ultime passeggiate (qui per prenotare): si raggiungerà la comunità resiliente di Danisinni con la guida dei giovani di Sperone167, e si salirà a Monte Pellegrino, ma soprattutto si percorreranno le strade attorno al Cassaro, con itinerari tematici diversi, tra mercati, chiese, cappelle, ma anche famiglie aristocratiche e alto borghesi, muovendosi anche sulle tracce dei Florio.
IL PROGRAMMA SCUOLE
Dal lunedì al giovedì nove luoghi aprono solo per le scuole, e il venerdì se ne aggiungono altrettanti per i più piccoli (tra 4 e 10 anni). Nel gazebo al Politeama, i bambini, divisi in gruppi, esplorano la città di Palermo attraverso cinque tavoli legati ai sensi. Nei sabati del festival, saranno accolti nel laboratorio “La città di tutti”; e domenica alle 11 ultimo Curiocity con la mascotte Lio, a Palazzo delle Finanze.
Per informazioni telefonare allo 0918420046 tutti i giorni dalle 10 alle 18. Durante il festival due sono disponibili due hub e infopoint in piazza Castelnuovo, davanti al Politeama Garibaldi, e in piazza Verdi, aperti dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Sabato e domenica dalle 9 alle 19. Il primo ospiterà anche nelle mattine dei giorni feriali i laboratori per le scuole e sabato quello per le famiglie con bambini; il secondo, le consulenze fisioterapiche.
















