Prosegue il restauro filologico del Parco archeologico di Selinunte

Pronta la nuova area di ingresso, con cicas, ulivi e agave. Restyling degli spazi, accoglienza di qualità e nuovi percorsi, in sinergia tra pubblico e privato

di Redazione

24 Febbraio 2022

Il Parco archeologico di Selinunte si rinnova e si prepara ad una stagione di ripresa che si annuncia intensa già sin dalla primavera. Due importanti interventi effettuati nell’area antistante l’ingresso e nel front-office hanno, infatti, radicalmente cambiato l’impatto offrendo al visitatore un’accoglienza moderna. L’elemento di novità è l’attuazione di un nuovo modello operativo che punta sulla collaborazione pubblico-privato, attraverso forme di partenariato che coinvolgono l’imprenditoria locale e i singoli cittadini che, attraverso il coinvolgimento diretto in forma di sponsorizzazione, acquisiscono sempre più consapevolezza del valore dei beni culturali nella promozione del proprio territorio.

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La rotatoria all’ingresso del Parco di Selinunte

Lavori in corso, quindi, che puntano al recupero dell’originario progetto del Parco di Selinunte, disegnato, nel 1969, su un’idea dell’allora sovrintendente Vincenzo Tusa, da Pietro Porcinai e Franco Minissi che hanno immaginato il “nuovo” Parco e il suo ingresso secondo un’idea che non ha fino ad oggi visto una compiuta e coerente realizzazione. Funzionalità e modernità su cui sta lavorando il direttore del Parco, Bernardo Agrò, che punta sul recupero filologico del progetto museografico dei due grandi architetti. “Ho puntato al disegno di un Parco che, pur conservando filologicamente la sua storia progettuale, guardasse al futuro – spiega Agrò -. Si stanno costruendo nuovi percorsi sia archeologici che paesaggistici alla scoperta del parco a partire dal paesaggio agrario originario; poi le “colture culturali“, la coltivazione dei grani antichi, ulivi e vitigni. L’area monumentale di Selinunte è un unicum straordinario e la sua importanza è di livello mondiale: per questo deve essere dotata di servizi appropriati.
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Alberti di ulivo nella rotatoria

Il primo dei due interventi riguarda la risistemazione dell’area di ingresso con la piantumazione di nuovi alberi che cambieranno l’impatto visivo con gli spazi dell’area monumentale creando un vero e proprio preludio alla bellezza che si aprirà dinanzi agli occhi di chi sceglie di avvicinare uno dei parchi più estesi d’Europa, sicuramente dell’area del Mediterraneo. L’attività, per la quale il Parco ha avviato una manifestazione di interesse, è stata realizzata dall’azienda agricola Centonze “Case di Latomie”. Si è trattato di una vera e propria opera di riqualificazione, recupero e manutenzione dei giardini interni e delle aree esterne al Parco che ha ridisegnato il percorso di accesso all’area monumentale. Il secondo aspetto riguarda il miglioramento dei servizi di accoglienza, affidati a CoopCulture che sta lavorando ad una complessiva offerta culturale, alla definizione di nuovi percorsi di visita all’interno del Parco, a laboratori esperienziali per adulti e bambini e la realizzazione del progetto “Oltre il recinto” legato al territorio.
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Il Tempio C di Selinunte

Un progetto di riqualificazione che non si ferma ai confini dell’area monumentale di Selinunte ma che promette di arricchirsi ogni giorno di più con interventi anche negli altri siti quali il Museo del Satiro di Mazara del Vallo e le aree archeologiche di Pantelleria. Il progetto del restyling si estenderà a breve anche ad altri siti del Parco, come il Museo del Satiro di Mazara del Vallo e le aree archeologiche di Pantelleria.