◉ PALERMO

Rosalia nelle collezioni di Palazzo Abatellis, oltre cento opere in mostra

In occasione dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della patrona della città, esposti all’Oratorio dei Bianchi, dipinti, disegni, plastiche o maioliche, a firma di artisti e artigiani. Tra i pezzi inediti la tavola restaurata con la Madonna con Bambino e Santa Rosalia del pittore Riccardo Quartararo

di Redazione

12 Luglio 2024

Sono oltre cento le opere delle collezioni di Palazzo Abatellis, presentate per la prima volta in un percorso inedito, in occasione dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia. La Galleria regionale della Sicilia inaugura il 12 luglio all’Oratorio dei Bianchi la mostra “Diva Rosalia. La Santa Patrona di Palermo nelle collezioni di Palazzo Abatellis”, promossa dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e patrocinata dal Comune di Palermo.

In mostra centinaia di pezzi suddivisi in cinque sezioni, ideate e curate dal comitato scientifico dell’ente culturale presieduto da Vincenzo Abbate e composto da Maria Maddalena De Luca, direttrice della Galleria, Valeria Sola, Gaetano Bongiovanni, Maria Reginella.

L’Oratorio dei Bianchi

La Galleria Abatellis propone alla città una serie di opere di diversa provenienza legate dal filo comune del culto e della devozione a Rosalia e, per la prima volta, dopo le opere di restauro, la tavola Madonna con Bambino e Santa Rosalia del pittore Riccardo Quartararo, lasciata incompiuta alla sua morte e tramandata dalle fonti come uno dei primi esempi dell’iconografia di Rosalia, antecedente alla proclamazione a patrona cittadina. Il restauro ha svelato, oltre a numerosi pentimenti e modifiche, che la santa raffigurata era in origine Caterina d’Alessandria e che la trasformazione dovette avvenire contemporaneamente al ritrovamento delle ossa considerate miracolose nel 1624, poiché il coevo Giordano Cascini ne lascia un’accurata interpretazione e descrizione come Santa Rosalia dinanzi alla Vergine.

Pietro Novelli, particolare della Madonna con bambino tra S. Giovanni Battista e S. Rosalia

In dipinti, opere grafiche, plastiche o maioliche, di artisti affermati o ignoti artigiani, compresi in un arco temporale che si sviluppa tra il Cinquecento e l’Ottocento, la Santuzza si mostra patrona, protettrice e soggetto prediletto per gli artisti locali e per opere di committenza cittadina, presenza costante in grandi pale d’altare o minute stampe devozionali. Capolavori che costituiscono parte del patrimonio custodito dalla Galleria Abatellis, opere acquisite per donazione da importanti collezioni private o confluite da storiche raccolte di ordini religiosi, o ancora frutto di un’illuminata politica di acquisti risalenti ai primi del Novecento dall’esimio direttore dell’allora Museo Nazionale, l’archeologo Antonino Salinas.

Boccia del ‘600 con immagine di Santa Rosalia

Seguendo le cinque sezioni del percorso espositivo si scopriranno le tappe della vita e del culto legate alla giovinetta miracolosa che nel 1624 liberò la città di Palermo dalla peste. A corredo delle opere saranno fruibili pannelli esplicativi che raccontano la nascita e la diffusione dell’iconografia rosaliana, le commissioni auliche legate al culto, il ruolo centrale del Sacro Monte Pellegrino, le grandi feste in onore della Santa e la radicata devozione popolare.  Confermata Santa nel 1630 da Papa Urbano VIII Barberini, Rosalia Sinibaldi sin da subito è stata riconosciuta nume tutelare del capoluogo, riferimento di preghiera e devozione anche attraverso diverse forme d’arte: lo stesso Francesco Baronio Manfredi, teologo letterato, compose in suo onore il noto carme De diva Rosalia (1630).

Rappresentata sempre con un forte legame alla città, Rosalia è raffigurata a volo d’uccello, sulle mura e l’arco della Cala, o con il golfo ed il monte Pellegrino sullo sfondo, a testimoniare l’indissolubile legame tra la Santuzza e la capitale viceregia.

Veduta della scalinata e chiesa di Santa Rosalia

“Questa mostra fa parte di una serie di iniziative promosse dall’assessorato ai Beni Culturali per la valorizzazione dell’identità siciliana e del patrimonio culturale della città – dichiara l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – . Una testimonianza tangibile della profonda devozione e del fervente sentimento che animano i devoti e i fedeli del capoluogo. Attraverso una ricca esposizione di arte sacra, documenti storici e testimonianze popolari, la mostra celebrerà l’importanza spirituale e culturale di Santa Rosalia, simbolo eterno di speranza e protezione per Palermo e i suoi abitanti”.

Pietro Novelli, studio per l’urna di Santa Rosalia

“La Galleria regionale di Palazzo Abatellis – dichiara la direttrice Maddalena De Luca – rende omaggio alla città di Palermo in occasione del 400esimo Festino con l’ideazione e la realizzazione di una grande mostra che mette insieme tutte le raffigurazioni della patrona presenti nelle opere d’arte appartenenti al percorso museale della Galleria e, soprattutto, custodite nei depositi museali. La mostra, inoltre, è stata l’occasione per avviare, partendo proprio dalle opere esposte, un progetto di manutenzione straordinaria delle opere e dei delicati materiali grafici conservati nel gabinetto disegni e stampe della Galleria”.

L’esposizione rimarrà fruibile fino all’8 settembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso.