◉ PALERMO
Rosalia torna a splendere nell’affresco restaurato del Santissimo Salvatore
L'intervento è stato realizzato dallo Studio Kéramos, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza, su volontà del rettore Gaetano Tulipano, in occasione del 400esimo anno Giubilare Rosaliano
di Redazione
31 Agosto 2024
Un prezioso affresco torna a splendere in una delle chiese più importanti di Palermo. È terminato il restauro del dipinto settecentesco che ritrae Santa Rosalia, sulla volta della cappella dedicata alla patrona della città nella chiesa del Santissimo Salvatore. I lavori, in occasione del 400esimo anno Giubilare Rosaliano, sono il risultato della volontà del rettore monsignor Gaetano Tulipano e il contributo dell’Associazione Culturale “Sikalesh” e dell’Associazione di volontariato Guardie del Tempio. Ad eseguire i lavori, diretti dallo Studio Kéramos di Francesco Bertolino, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Palermo, è stato Andrea Vasile.
“Per onorare la nostra patrona abbiamo ritenuto opportuno restaurare tale affresco andato in rovina – spiega il rettore – . L’affresco ha riportato al suo antico splendore la figura della vergine Rosalia sposa dell’Agnello immolato per noi. Essa ci appare rivestita con una veste rossa e con un mantello blu attorniata da angeli in festa”. Per restaurare l’affresco è stato fatto un importante lavoro di pulitura: “La superficie era danneggiata in maniera irreversibile – spiega Francesco Bertolino, direttore dello Studio Kéramos, – abbiamo eliminato le ridipinture sopra tono, e mal eseguite. Dopo aver revisionato la superficie, con acqua demineralizzata, si è proceduto alla reintegrazione cromatica, rispettando le teorie del restauro”.
L’affresco, opera di un artista ignoto, restituito al suo fascino secolare, mostra dunque la santa in abiti basiliani, a sancire la leggenda che la vede appartenere all’ordine dell’attiguo monastero. Rosalia, assorta nella preghiera, viene rappresentata nell’atto di posare un crocifisso in quello che potrebbe essere un cofanetto ligneo retto da putto, nel quale, secondo tradizione, la santa lasciò un rotolo scritto di suo pugno, come riporta l’iscrizione bilingue in marmo posta all’interno. “Restituiamo un capolavoro alla città – afferma Maurizio Iozzia, presidente dell’Associazione culturale Sikalesh – . L’affresco settecentesco di Santa Rosalia all’interno della chiesa del Santissimo Salvatore, assume duplice significato simbolico in quest’anno Giubilare, sia di devozione popolare, ma anche di legame storico con la chiesa stessa, essendo stata Rosalia Sinibaldi monaca basiliana del regio monastero”.
La chiesa del Santissimo Salvatore rappresenta uno dei massimi esempi di arte barocca di Palermo con la sua decorazione a marmi mischi e tramischi, a contraddistinguersi dalle altre per la sua forma dodecagonale e la funzione di auditorium che risale agli anni ’60 del secolo scorso per la quale fu necessario ruotare l’asse prospettico per correggerne l’acustica.