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Secondo weekend delle Vie dei Tesori a Marsala: si entra nello studio che fu del giudice Borsellino

Si va per ipogei, latomie, domus romane, si fa yoga tra i monumenti e si visita la stanza dove il magistrato lavorò per oltre cinque anni. Visite all’Istituto Abele Damiani dove nel 1862 arrivò Garibaldi e sarà di nuovo aperto l’itinerario archeologico costruito con il Parco di Lilibeo. Appuntamento sabato 18 e domenica 19 ottobre

di Redazione

15 Ottobre 2025

La stanza dove Paolo Borsellino lavorò per oltre cinque anni, dall’agosto del 1986 al marzo del 1992, pochi mesi prima dell’attentato in via D’Amelio: quello studio con le sue carte, la scrivania, la bandiera italiana alle spalle è diventato un museo della memoria dentro l’ex Palazzo di Giustizia, pensato dall’Associazione Nazionale Magistrati: si visiterà in questo (sabato 18 e domenica 19 ottobre) e nel prossimo weekend delle Vie dei Tesori a Marsala. Secondo fine settimana dunque, e un nuovo viaggio di bellezza del festival (qui il programma), in collaborazione con il Comune – che apre sia Palazzo VII aprile che l’appena rinnovato complesso monumentale San Pietro che ospita anche l’hub del festival -, e il Parco archeologico Lilibeo, da Unicredit, ed è parte del progetto internazionale Choral.

Museo del vino

Marsala si prepara sabato alle 10 alla passeggiata costruita con Parco archeologico Lilibeo, Archeofficina e l’archeologo Giovanni Polizzi alla ricerca delle domus dell’antica Lilibeo nascoste sotto i palazzi moderni; ma porterà anche i più piccoli a creare un “emozionario”, e si dedicherà al Marsala che da queste parti è sovrano: dal percorso sensoriale nel novello museo John Woodhouse dentro Palazzo Fici, completato dalla degustazione di tre vini a cura dell’Enoteca della Strada del Vino di Marsala, con abbinamenti gastronomici; alla visita alle cantine Pellegrino e Bianchi.

Istituto Abele Damiani

Sarà anche una bellissima scoperta l’istituto agrario Abele Damiani, ex convento San Carlo dei primi anni del XVII secolo costruito su iniziativa di don Francesco La Barbera, ma sovvenzionato dagli stessi cittadini. A metà ‘800 accolse 50 trovatelli a cui venne insegnato un mestiere; e da lì in poi fu sempre aperto per i ragazzi non abbienti. Gli attuali studenti guideranno alla scoperta dell’Istituto, partendo dal giardino storico, dove nel 1862 sostò Garibaldi, per raggiungere l’aula magna con il murale di Alfonso Amorelli, il Museo etnoantropologico con gli strumenti agricoli del passato e il  laboratorio di enologia, dove si degusteranno i vini prodotti qui.

Ipogeo di Crispia Salvia

Sarà di nuovo aperto l’itinerario archeologico costruito con il Parco di Lilibeo: un percorso che unisce luoghi simbolo – le Latomie Niccolini, le rose e i melograni dell’ipogeo di Crispia Salvia, la latomia di Santa Maria della Grotta –, passa dalla chiesa di San Giovanni e dall’antro dove, leggenda vuole, vivesse una sibilla a cui ci si rivolgeva per conoscere il futuro; torna anche il campanile del Carmine che “oscilla” come una meraviglia barocca. Una passeggiata conduce al Parco delle Cave, dove la pietra racconta il lavoro e la fatica degli uomini; e dove si seguiranno percorsi a piedi tra pareti rocciose imponenti scavate dall’uomo, e suggestivi anfratti.

Il festival, costruito sul campo da Nonovento,  quest’anno è patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.

Per informazioni telefonare tutti i giorni dalle 10 alle 18 allo 091 8420046.