Corleone

  • Sabato 28 e domenica 29, la vera storia di Villa Cutò a Bagheria come regalo finale del festival. La Villa dei Mostri, il Museo Guttuso, e la Torre dell’acqua alta trenta metri. A Termini Imerese, teatro e danza sui passi della “Recherche” proustiana al Museo Civico, scoprendo anche un prezioso violino settecentesco suonato da Samuele Palumbo, il vincitore di "Tu si que vales". Poi, il prezioso Miliarium al museo archeologico di Corleone, i faldoni del Maxi Processo e le voci dell’antimafia. A Ficuzza l'ospedale per gli animali del sottobosco. E si raggiunge in autobus da Palermo

  • Il Centro di recupero per la fauna selvatica della Lipu, circondato dal bosco di Ficuzza, è uno dei luoghi aperti per la seconda edizione del Festival Le Vie dei Tesori a Corleone. L'intervista al responsabile Giovanni Giardina

  • Sabato 21 e domenica 22 settembre a Bagheria ci si divide tra le tele di Renato Guttuso e carretti dipinti di Minico Ducato, senza dimenticare i percorsi fuori porta e le immersioni; a Termini Imerese la meraviglia di un palazzo affrescato da Gregorietti, narrato dagli stessi proprietari, e una mostra di arredi sacri e paramenti alla chiesa degli “Scappuccini”. Nel segno dell’antimafia a Corleone, dove apre una residenza raccontata dal suo proprietario, figlio del pretore Ugo Triolo, vittima di mafia. Ma si potrà anche camminare nel bosco di Ficuzza con un ornitologo esperto

  • A Trapani sulle orme di Omero, tra i vicoli della Casbah di Mazara, viaggio nel tempo a Bagheria, archeoastronomia a Leonforte e tanti villaggi rurali abbandonati. In programma una ventina di itinerari tematici da un capo all’altro della Sicilia, nelle prime dieci città del festival

  • Conduce le visite per Le Vie dei Tesori il proprietario Dario Triolo, figlio di Ugo, l'integerrimo vicepretore ucciso dalla mafia nel 1978, un anno prima di Mario Francese

  • Dal 14 al 29 settembre aprono dieci luoghi, si visitano due ghost town, e si incontrano esperti e ornitologi nel bosco di Ficuzza. Si racconta la rivincita della città nel segno dell’antimafia, dai faldoni del Maxiprocesso con le dichiarazioni del pentito Buscetta, al progetto di Pif che ha chiamato i colleghi per ricordare le vittime di Cosa Nostra. Si scoprono l’ex monastero, le chiese e un palazzo nobiliare intatto