◉ LE VIE DEI TESORI
Castelli, borghi fantasma e boschi secolari: le passeggiate del secondo weekend di settembre
A Trapani sulle orme di Omero, tra i vicoli della Casbah di Mazara, viaggio nel tempo a Bagheria, archeoastronomia a Leonforte e tanti villaggi rurali abbandonati. In programma una ventina di itinerari tematici da un capo all’altro della Sicilia, nelle prime dieci città del festival
di Marco Russo
17 Settembre 2024
Si raggiungono castelli diroccati e borghi abbandonati, boschi secolari e chiese scavate nella roccia, vicoli arabi e antiche vestigia romane. Sono alcune delle suggestioni che evocano le passeggiate del secondo weekend del festival Le Vie dei Tesori nelle dieci città di settembre. Sabato 21 e domenica 22 settembre in programma una ventina di itinerari tematici da un capo all’altro della Sicilia.
TRAPANI
Trapani con l’isolotto di Formica, le Egadi e Pantelleria sono lo scenario dove si svolse l’Odissea. Lo sostiene, rileggendo il poema omerico, lo scrittore vittoriano Samuel Butler. È l’ispiratore della passeggiata condotta da Renato Lo Schiavo, docente di latino e greco al Liceo classico Ximenes. Dal Bastione Imperiale alla Torre di Ligny. Appuntamento domenica 22 settembre alle 18 (qui per prenotare).
MAZARA DEL VALLO
Sabato alle 21 a Mazara, una passeggiata serale nella Casbah, per raccontare il centro storico rivitalizzato dall’arrivo di tanti migranti integrati con la comunità locale (qui per prenotare). Domenica mattina alle 11 una passeggiata tra gli storici quartieri di San Giovanni, San Francesco, l’antica Giudecca e Xitta, alla scoperta dell’antica città murata (qui per prenotare).
ALCAMO
Sono cinque le passeggiate ad Alcamo il prossimo weekend. Si comincia sabato alle 9,30 con un trekking all’interno della riserva naturale orientata Bosco di Alcamo, su Monte Bonifato (qui per prenotare). Alla stessa ora si scopre il tracciato dell’antico acquedotto delle sorgenti Chiusa che porta acqua a tutta la città (appuntamento alla masseria La Chiusa, qui per prenotare). Si prosegue nel pomeriggio alle 17 e alle 18 immersi nella folta vegetazione di macchia mediterranea che abbraccia la Tonnara di Scopello (qui per prenotare). Ma alle 17 si raggiunge anche il castello di Calatubo, arrampicato sulla rocca fino ad arrivare alla Cuba delle Rose (passeggiata che si ripete anche domenica, qui per prenotare).
BAGHERIA
Domenica alle 9,45 a Bagheria, appuntamento alla rotonda Belvedere di Villa Cattolica per una passeggiata nella città settecentesca, attraverso dieci siti non più esistenti. Si prosegue per corso Butera e arriva ai “tre portoni”, ingresso nord di villa Palagonia, con la visione del viale dei mostri. Si arriva, quindi, a palazzo Butera per scoprire com’era il parco della villa-palazzo. Da corso Butera si raggiunge corso Umberto I dove si potranno vedere com’erano i pilastri, l’ingresso sud di villa Palagonia (qui per prenotare).
TERMINI IMERESE
La passeggiata di Termini Imerese, curata dal professor Aurelio Burgio, condurrà alla scoperta delle vestigia romane ancora visibili. Il percorso si concluderà con uno spettacolo di gladiatori a cura dell’associazione Termini D’Amuri; e una degustazione da A’ Cuccagna dove si assaggerà un cannolo siciliano artigianale accompagnato da un ottimo vino Moscato. Appuntamento domenica alle 11,30 (qui per prenotare).
CORLEONE
Nel weekend due passeggiate tra i borghi abbandonati del territorio di Corleone. Sabato 21 settembre, con turni dalle 10 alle 16, con il collettivo Ascosi Lasciti, si visita Borgo Schirò, uno dei villaggi rurali costruiti durante il regime fascista, poi spopolati a partire dal dopoguerra (qui per prenotare). L’indomani, domenica, alla stessa ora, sempre con il collettivo Ascosi Lasciti, si scoprirà Borgo Riena (qui per prenotare). Soltanto domenica alle 9, passeggiata speciale all’interno del bosco di Ficuzza, tra roverelle e lecci, in compagnia di un ornitologo. Si conosceranno diverse specie di uccelli e, con un po’ di fortuna, si potranno seguire le tracce degli animali selvatici che abitano il bosco (qui per prenotare).
CALTANISSETTA
Per scoprire un altro borgo abbandonato bisogna andare nel Nisseno, vicino alla diga Disueri, sulla strada delle zolfare. Ancora con Ascosi Lasciti si visita Borgo Guttadauro. Villaggio rurale di epoca fascista di cui ancora resistono la chiesa con la canonica, le scuole materne e elementare, l’ex Casa del Fascio, la caserma dei carabinieri, il Dispensario medico, un alimentari, una trattoria, il mercato coperto e le botteghe (qui per prenotare).
ENNA
Partendo da Pergusa, ai piedi di Enna, sabato alle 9,30, si andrà alle origini del mito con un’escursione a Cozzo Matrice, pianoro che si affaccia sul lago. È un’area di grande interesse archeologico, sede della comunità ellenica. Imponenti cavità naturali hanno alimentato il racconto e indicano la zona come quella del rapimento di Kore: una vasta spelonca, nota come antro di Ade, è ritenuta la frattura da cui il dio degli Inferi uscì con il suo carro per rapire la fanciulla (qui per prenotare). Domenica alle 10, invece, si visita un altro piccolo villaggio rurale: Borgo Cascino. Dopo uno sguardo sulle campagne dell’entroterra, si visiterà il borgo, ancora abitato: dalla piazza scenografica con edifici porticati, alla chiesa, la scuola rurale, la torre civica e l’edificio postale (qui per prenotare).
LEONFORTE
Nella nuova arrivata del festival, Leonforte, sabato alle 16, un percorso di archeoastronomia nel il sito della Perciata (nel territorio di Assoro), dove gli studiosi di recente vi hanno scoperto un “indicatore solstiziale” dell’età del Bronzo, il ventunesimo in Sicilia. In questa passeggiata, guidata da Alfredo Crimì, il sito sarà connesso all’oratorio rupestre di Sant’Elena che rappresenta la prima attestazione della religione cristiana in questo luogo di devozione dei pellegrini fino a metà del secolo scorso (qui per prenotare). Sabato e domenica, alle 11 e alle 16, un percorso tra le chiese della città, che partirà dalla Matrice barocca dedicata a san Giovanni Battista (qui per prenotare).
MESSINA
Domenica alle 10 passeggiata in collina a Pezzolo, frazione di Messina. Partendo dall’antico casale, dopo una breve visita tra le “vinedde” e ripercorrendo i luoghi di maggiore interesse storico-artistico del paese, sarà possibile poter esplorare l’antico sentiero di Bettaci, riaperto quest’anno, attraversando i tipici terrazzamenti arricchiti dai numerosi agrumeti per poter ammirare le numerose bellezze naturalistiche. Durante il percorso si ammirerà l’imponente ponte a quattro arcate di fine Ottocento, costruito per l’irrigazione dei terreni adiacenti, e i ruderi di un antichissimo mulino cinquecentesco a ruota verticale (qui per prenotare).