Un documentario inedito sulla Settimana Santa di Caltanissetta

Le immagini storiche di Gianfranco Ayala, che nel 1950 filmò i riti pasquali del capoluogo nisseno, di Delia e San Cataldo, sono state restaurate e diventate un film sul recupero della memoria

di Ruggero Altavilla

9 Aprile 2022

Rivivono le immagini storiche dei riti della Settimana Santa di Caltanissetta, Delia e San Cataldo. Pellicole restaurate, montate, sonorizzate e diventate un documentario di 35 minuti che racconta le celebrazioni negli anni ’50 del secolo scorso. È l’opera di Gianfranco Ayala, oggi ottantanovenne neurologo in pensione, di origini nissene, che presenterà a Caltanissetta “La memoria svelata”, lunedì 11 aprile alle 18 nella Multisala Moncada, con l’intervento di Rosario Perricone, docente di antropologia culturale dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, e direttore del Museo delle Marionette di Palermo. Il documentario sarà proiettato anche a Delia, il 12 aprile alla stessa ora nella sala consiliare del Comune e il 13 aprile, sempre alle 18, a San Cataldo nell’Auditorium Gaetano Saporito della Banca G. Toniolo.

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I riti della Settimana Santa nel documentario di Gianfranco Ayala

“Questo restauro è un’operazione di recupero antropologico di un vissuto antico che continua a manifestarsi ancora oggi, pur modificandosi di anno in anno, di stagione in stagione”. Sottolineano Luigi Garbato e Pasquale Carlo Tornatore, che hanno seguito il lavoro di realizzazione del documentario. “Recuperare queste preziose riprese filmiche, – proseguono – significa ritrovare un mondo in bianco e nero in cui le immagini sacre emergono come capolavori ‘grisaille’ tra le folle di nostri antenati eccezionalmente espressivi in volto e ammantati con gli abiti di un tempo. Recuperare le eccezionali immagini di questo straordinario documentario vuol dire in definitiva riannodare il presente al nostro passato, in parte perduto ma sempre tramandato, seguendo il filo rosso della tradizione che, pur rinnovandosi, rimane immutata nel fascino che suscita in ciascuno di noi, indicandoci un solido punto fermo nel cammino incerto del futuro”.
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Banda musicale durante una processione

Un pezzo di storia che va ricordato, proprio quando, un po’ dappertutto, tornano le processioni della Settimana Santa, dopo due anni di pandemia. “Nella Pasqua del 1950 filmai i riti della nella provincia di Caltanissetta. Ogni manifestazione, che si trattasse di Delia, San Cataldo o proprio Caltanissetta, presentava una diversa mistura del religioso e del popolare”. Ricorda bene quelle celebrazioni Gianfranco Ayala, nato nel capoluogo nisseno nel 1933, che già diciottenne andava in giro a fotografare la città e le campagne circostanti, girando anche un documentario sulle solfare e sulla vita dei minatori. “Allora – prosegue Ayala – mi interessava principalmente documentare la partecipazione popolare alle manifestazioni e rivedendole dopo così tanti anni mi rendo conto di quale grande sentimento riescono a suscitare ancora oggi e di come la partecipazione popolare non sia affatto cambiata, pur tenendo conto delle ovvie trasformazioni della nostra società”.
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Una scena del documentario

Padre musicista e madre originaria di Torino, la famiglia di Ayala, tra le più importanti della città, possiede fra l’altro una piccola miniera di zolfo, la Giumentarello, che occupa un centinaio di operai. “Spero che queste immagini trasmettano al pubblico di oggi il sentimento autentico delle manifestazioni religiose di settanta anni fa – dice Ayala – di come queste fossero sentite e vissute dalla popolazione che ne assumeva un ruolo prominente con una attiva partecipazione alla Passione di Cristo. Completare questo film con un accurato lavoro di montaggio, video e sonoro, ha il significato per me di dare alla luce un pezzo della nostra storia, della nostra memoria, quella dei nostri antenati, dei nostri padri”.