◉ PALERMO

Un museo del presente per creare il futuro

Presentata in anteprima la Biblioteca Blu all’interno dello spazio espositivo di Palazzo Jung dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino, che sarà inaugurato il prossimo 23 maggio in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. Nelle sale un percorso sensoriale e visivo che racconterà le vittime della mafia e il loro esempio

di Guido Fiorito

16 Aprile 2024

Palazzo Jung vive la sua quarta trasformazione. Palazzo nobiliare Verbumcaudo del barone Sciarrino a fine Settecento; dal 1921 residenza di famiglia e sede commerciale (esportazione di agrumi, sommacco, frutta secca…) della famiglia Jung; istituto scolastico alberghiero dal 1950 a metà degli anni ‘80; sede pubblica distaccata della Provincia prima di uffici del Comune poi. Compresi in mezzo anni di degrado e di abbandono. Adesso in via Lincoln 71 sta per aprire il “Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. La Fondazione Falcone, titolare dell’iniziativa, ha presentato il museo, che sarà inaugurato il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci. Occuperà il piano terra del palazzo, con due grandi sale, e il giardino storico.

La presentazione in anteprima della Biblioteca Blu

“I tre spazi – dice Alessandro De Lisi, curatore del progetto – sono caratterizzati da tre diversi tipi di blu. Il blu Falcone ricopre la prima grande sala che funziona anche da biblioteca, la seconda è in blu Borsellino. Blu che ricorda il loro amore per il mare e per gli spazi di libertà. Il museo è caratterizzato dalla presenza di oggetti di raffinato design, come la sedia Vermelha dei fratelli Campana e altre icone premiate con il Compasso d’oro. Tutto ciò grazie alla collaborazione con 75 aziende leader di questo e di altri settori, dall’energia alla cooperazione”. La sala biblioteca, che sarà aperta agli incontri, è stata inaugurata in questa occasione alla presenza, tra gli altri, della presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.

Un angolo del giardino

Nelle sale ci sarà un percorso sensoriale e visivo che racconterà delle vittime della mafia, il loro esempio, le loro storie e il loro impegno, le stragi di mafia, e il percorso a sostegno della legalità che ne è seguito. Nella biblioteca le pareti blu intenso inglobano le figure in giallo di vittime della mafia. Nel secondo spazio ci sarà un percorso visivo e sensoriale. Saranno proiettati filmati, soprattutto in una sala immersiva, e ci saranno alcune campane. Si potranno sentire i profumi di Palermo ma anche quello dell’ufficio di Falcone. Si potrà entrare nelle altre campane e pigiando un pedale sentire gli odori delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, la terra smossa e bruciata, la benzina… Ci sarà anche la macchina fotocopiatrice del tribunale con cui Falcone e Borsellino prepararono i fascicoli di atti per il maxi processo alla mafia che iniziò nel 1986, segnando un punto di svolta nella lotta al crimine organizzato.

Il giardino storico del Palazzo, dove cresce un immenso ficus magnolia, conterrà una caffetteria sociale e spazi espositivi all’aperto e si caratterizzerà come un design park. In questo momento sono in corso lavori di pulizia e di adattamento. Il cancello posteriore sarà lasciato aperto per creare una continuità con la scuola elementare intitolata a Rita Borsellino, alle spalle del palazzo, con la creazione di un’isola pedonale anche in via Carmelo Pardi. Parte del muro di cinta sarà abbattuto per ripristinare la presistente cancellata di ferro dismessa per farne munizioni. Il tutto lascerà un segno forte nell’area di piazza Magione, all’interno nel quartiere Kalsa dove sono cresciuti Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

L’edificio del custode a Palazzo Jung

Nel giardino sorgono cinque immense lampade a forma di papaveri rossi che rappresentano le vittime della strage di Capaci. L’edificio del custode ospiterà la Casa dei bambini con uno scivolo come possibile uscita. Con laboratori di gioco e di disegno.

Il museo si avvarrà di collaborazioni con prestigiosi musei internazionali e presto saranno aperte altre due sedi: la prima a Roma in piazza Risorgimento, in un edificio sequestrato alla banda della Magliana, e la seconda nella provincia di Bolzano, probabilmente a Bressanone se andrà in porto la riconversione di Palazzo Reverberi, sede del comando della brigata tridentina, del corpo degli alpini. Il museo di Palermo inoltre ospiterà il terzo American Space in Italia, dopo quelli di Trieste e Pistoia. Sono spazi gestiti da U.S. Mission for Italy per conto del governo statunitense con eventi culturali, linguistici e di interscambio tra i due paesi. Una bandiera a stelle e strisce campeggia già nella biblioteca blu.

La foto di Falcone e Borsellino nella Biblioteca Blu

“Il mio sogno era di creare un museo diverso – dice Maria Falcone, presidente della Fondazione – che realizzi quel che diceva mio fratello Giovanni, ovvero che gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini. I valori più concreti della cultura e del dialogo devono essere al centro di una comunità libera dal ricatto mafioso. Così la sala della biblioteca blu è illuminata dalla scritta: Qui si crea il futuro”.