◉ BENI CULTURALI
Un nuovo museo al posto di un palazzo abbandonato nel cuore di Palermo
Progettato dall’architetto Mario Cucinella, lo spazio sorgerà al posto dell’ex casa Guzzetta, davanti al retro di Palazzo Branciforte, sede della Fondazione Sicilia. Sara una struttura destinata a mostre temporanee, parzialmente interrata e interamente vetrata, sormontata da un giardino pensile accessibile a cittadini e turisti
di Marco Russo
14 Marzo 2024
Un nuovo polo museale progettato dall’archistar Mario Cucinella sorgerà al posto di un palazzo abbandonato nel centro storico di Palermo. Si tratta dell’immobile in piazza Guzzetta, davanti a Palazzo Branciforte, un tempo centro sociale per anziani di proprietà della Regione e poi acquistato dalla Fondazione Sicilia. Oggi il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la variante urbanistica proposta dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Carta, che autorizza la realizzazione in deroga del progetto proposto dalla Fondazione Sicilia, in variante al Piano particolareggiato esecutivo del Centro Storico, per ampliare la superficie museale attraverso un nuovo spazio da destinare a mostre temporanee, riconoscendo l’interesse pubblico per le finalità di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale.
Il nuovo spazio – fanno sapere dall’amministrazione comunale – sorgerà al posto dell’ex casa Guzzetta, davanti al retro di Palazzo Branciforte, sede della Fondazione Sicilia insieme a Villa Zito, e si propone di arricchire il centro storico con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana, incarnato in una “teca aperta alla città sotto un bellissimo giardino pensile di alberi e piante legate all’identità vegetale della città”. La proposta progettuale, nell’ottica di un rapporto sempre più diretto ed attivo tra la Fondazione Sicilia e la vita sociale della città, si prefigge di promuovere e sostenere progetti di sviluppo e offrire al pubblico una migliore fruizione dei beni culturali e delle attività museali, nonché di incrementare la fruibilità degli spazi, favorendo lo studio e la ricerca, e concorrendo alla riqualificazione dello spazio pubblico circostante.
La Fondazione Sicilia, per amplificare il valore pubblico dell’intervento, si è impegnata – fanno sapere ancora dal Comune – a stipulare apposite convenzioni con le strutture educative e musicali circostanti per l’utilizzo concordato degli spazi e del giardino pensile, in modo da coltivare la vocazione didattico-musicale del quartiere e concorrere, come è nella propria missione, alla crescita culturale della città.
“L’assessorato all’Urbanistica e le commissioni consiliari competenti – si legge in una nota dell’assessorato – hanno agito concretamente nel percorso progettuale perché, nell’ambito dei fertili rapporti tra pubblico e privato, l’opera rafforzi il suo ruolo sociale attraverso la riqualificazione, a carico della Fondazione Sicilia, delle vie adiacenti all’area di intervento mediante il ripristino della pavimentazione in basolato di pietra delle porzioni delle strade poste ai quattro lati adiacenti la nuova realizzazione (via Seminario Italo Albanese, via Lampedusa, via Santa Maria di Piliero e via Padre Giorgio Guzzetta)”.
Inoltre, è stata confermata la disponibilità da parte della Fondazione Sicilia alla riqualificazione della piazza Castello, tra le vie Squarcialupo, Castello e Magnisi, attraverso la messa a dimora di alberi (anche eventualmente attraverso il reimpianto delle palme ubicate all’interno del lotto di intervento e espiantate), la realizzazione di apposite aiuole e la conseguente ottimizzazione dello spazio destinato a parcheggio pubblico opportunamente ombreggiato.
“Tra gli impegni della Fondazione Sicilia contenuti nella convenzione approvata dal Consiglio comunale – spiegano dal Comune – c’è la garanzia ai residenti del Comune di Palermo e agli studenti di ogni ordine e grado, nei giorni e negli orari di apertura degli spazi espositivi della Fondazione, dell’accesso gratuito al giardino che sarà realizzato sulla copertura dell’edificio. La Fondazione, infine, è obbligata a concedere al Comune di Palermo, per un periodo di dieci anni dall’inizio delle attività, rinnovabili, l’uso gratuito degli spazi culturali sottostanti il giardino, per 20 giorni l’anno, per il perseguimento degli scopi sociali e culturali, al fine di organizzare, direttamente o indirettamente, eventi, mostre e attività che possano contribuire all’arricchimento, alla promozione, alla valorizzazione e alla conoscenza del patrimonio culturale della città di Palermo, favorendo, tra l’altro, il confronto e la collaborazione con istituzioni e musei regionali, nazionali e internazionali”.
“Si tratta del primo atto urbanistico interamente promosso da questa amministrazione – dichiarano il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Maurizio Carta – che concretizza un nuovo proficuo rapporto tra pubblico e privato, utilizzando il metodo della più ampia concertazione con le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale per il perseguimento dei superiori interessi urbanistici della città. Il progetto di Mario Cucinella è un gioiello di architettura contemporanea sensibile alle identità culturali e urbanistiche della città che donerà un nuovo polo museale parzialmente interrato e interamente vetrato con alla sommità un bellissimo giardino che sarà accessibile ai palermitani e agli studenti”.
Un plauso all’approvazione della delibera arriva dal presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore: “Finalmente è chiaro come sia indispensabile la fattiva collaborazione tra pubblico e privato – dichiara – . La giunta, prima, e il Consiglio comunale, dopo, hanno, con una lungimirante decisione, confermato di avere una visione moderna per lo sviluppo della città di Palermo. Si tratta della prima delibera che, nel riconoscere la pubblica utilità di una opera che verrà realizzata da un ente come la Fondazione Sicilia, concede la possibilità a un privato di intervenire nel centro storico in deroga al piano regolatore. Dopo l’apertura di Palazzo Branciforte nel 2012 e di Villa Zito nel 2015 – due veri e propri poli culturali -, la Fondazione Sicilia ora è impegnata a realizzare una nuovo spazio culturale, con una architettura ecosostenibile, così dimostrando il costante impegno per lo sviluppo socioculturale della nostra Palermo”.