◉ TERRE DEI TESORI

Un sogno dentro il calice: a Marsala tra vini premiati ed enoturismo di qualità

Le Cantine Fina oggi sono tra le realtà più consolidate del panorama enologico siciliano e non solo. L’azienda produce annualmente un milione di bottiglie che fanno il giro del mondo. Vengono coltivati vitigni autoctoni dell’Isola, ma anche internazionali come il ricercato Traminer dell’Alto Adige

di Angela Mannino

12 Ottobre 2023

di Angela Mannino

Sulla stessa collinetta, dove un tempo andava a vedere i tramonti con il suo grande amore, ha coronato il sogno di una vita. Siamo a Marsala, in contrada Bausa, e da quassù lo sguardo spazia dalle Saline all’isola di Mozia, lontano fino alle Egadi. È qui che, nel 2005, è iniziata l’avventura imprenditoriale dell’enologo Bruno Fina, nel mondo del vino da sempre e con quel sogno nel cassetto di avere una cantina tutta sua.

Un sogno coronato con la moglie Mariella e oggi condiviso da tutta la famiglia. A guidare le Cantine Fina di Marsala con papà Bruno, ci sono infatti anche i tre figli: Mauro Fina, 39 anni, dirige l’azienda; Sergio, 37 anni, è enologo; Federica, 33 anni, si occupa della comunicazione e delle pubbliche relazioni.

Visite alle Cantine Fina

“Il percorso dall’apertura dall’affermazione del brand – racconta Federica Fina – è stato molto lento, ma alla fine il duro lavoro e l’impegno sono stati premiati. Nel 2009, infatti, la svolta è arrivata con il Kikè, premiato con la Medaglia d’Oro al Concorso mondiale di Bruxelles, considerato tra i più importanti appuntamenti enologici internazionali”.

Il Kikè è un vino bianco secco, ottenuto con un vitigno autoctono dell’Alto Adige, il Traminer, coltivato con successo anche in Sicilia. Oggi, sono un milione le bottiglie che vengono prodotte annualmente per un totale di venti diverse etichette. I terreni dell’azienda si espandono su circa trecento ettari che, oltre al Trapanese, coinvolgono anche le province di Palermo e Agrigento.

“Oltre che in Italia e in Europa – dice Federica Fina – il nostro vino arriva in Giappone, in Cina, negli Stati Uniti e anche alle Maldive. Il nostro approccio è quello di considerare la Sicilia un continente vitivinicolo, per questo accanto alla coltivazione di vitigni autoctoni, potendo contare sia su terreni collinari che montuosi, ci dedichiamo anche alla coltivazione di vitigni internazionali”.

La famiglia Fina

La casa vinicola di Marsala è inserita nel progetto Terre dei Tesori, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana, nell’ottica della valorizzazione delle aziende “10 e lode” dell’Isola, in merito alla qualità dei prodotti e al rispetto delle buone pratiche ambientali.

“Siamo dei sognatori – dice Federica Fina – e ci piace unire il mondo del vino con eventi che possono attrarre un pubblico sempre più ampio. È per questo che abbiamo portato la musica in cantina. Quest’anno, per esempio, abbiamo avuto ospite il grande Vinicio Capossela. Insomma, quello che ci piace proporre è un enoturismo non tecnico, ma romantico ed emozionale. In questo periodo, per esempio, facciamo vedere il momento della vendemmia e poi ci spostiamo in terrazza, a goderci il panorama mozzafiato, con un bel calice di vino in mano. E così, mentre accompagniamo la degustazione con sfiziosi abbinamenti gastronomici, raccontiamo la nostra storia e la storia del nostro vino”.