Viaggio nel tempo tra oggetti d’epoca e maioliche

25 Marzo 2020

Centinaia di pezzi d’antiquariato provenienti dalla collezione Tschinke-Daneu saranno esposti in una mostra a Palermo, nell’ex convento della Magione

di Giulio GiallombardoUna miniera infinita di oggetti che raccontano un’altra epoca. Piccoli pezzi di storia che segnano il passaggio dall’artigianato alla produzione industriale. Sono alcuni dei tesori della sterminata collezione Tschinke-Daneu, una delle famiglie più importanti di antiquari di Palermo, che – quando l’emergenza sanitaria finirà – saranno esposti in una mostra allestita dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo, nell’ex convento della Magione. La mostra in gran parte inedita, curata dalla storica dell’arte Maria Reginella e dalla restauratrice Anna Tschinke, erede degli antiquari, era già in fase avanzata d’allestimento, ma per l’inaugurazione, purtroppo, si dovrà aspettare.

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Maioliche della collezione Tschinke-Daneu

Da un lato, sarà esposto un nucleo consistente di maioliche storiche tradizionali, alcune risalenti al Cinquecento, fino all’Ottocento e provenienti dai più grossi centri di produzione siciliani, come Caltagirone, Sciacca e Burgio, ma anche da altre parti del Sud Italia. Dall’altro, alla produzione artigianale si affiancherà quella industriale, con centinaia di pezzi in terraglia, ceramica o porcellana come vasi, scatolette e contenitori vari. Molti sono oggetti d’epoca vittoriana, provenienti dall’Inghilterra, ma anche dagli Stati Uniti: ci sono scatole di dentifricio e vasetti di pasta d’acciughe o per il midollo di manzo, antichi barattoli di generi alimentari come spezie e pasta, ed anche particolari filtri per l’acqua. Su tutti campeggiano i marchi di fabbrica, alcuni dei quali di note aziende italiane ancora in attività.
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Uno dei pezzi della collezione Tschinke-Daneu

“Abbiamo allestito già alcune vetrine – spiega Maria Reginella a Le Vie dei Tesori News – ma purtroppo ci siamo dovuti fermare per l’avanzare dell’epidemia. In questi giorni, da casa, continuiamo però a lavorare sul catalogo, sui pannelli e sulle didascalie, per descrivere meglio questi oggetti così particolari. L’idea è quella di mettere a confronto le ceramiche tradizionali, pezzi unici anche se realizzati in serie, e la collezione davvero originale di Tschinke, che comprende oggetti di matrice più industriale. Sarà una mostra interessante, che speriamo presto di inaugurare”.  Saranno circa trecento i pezzi esposti nell’ex convento della Magione. Il meglio della collezione Tschinke-Daneu, che ha preso forma tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando il triestino Vincenzo Daneu inizia la sua attività di piccolo e alto antiquariato a Palermo, prima con un negozio in via Mariano Stabile e poi a Palazzo Santa Ninfa, in via Vittorio Emanuele. La bottega di Daneu diventa in poco tempo, punto di riferimento per ricchi clienti e per i nobili palermitani, ma anche miniera per il nascente Museo Nazionale guidato allora da Antonio Salinas. In seguito, Mario Felice Tschinke, erede dei Daneu, incrementa la raccolta conservando, fin da piccolo, oggetti della vita quotidiana che allora potevano sembrare banali, ma oggi raccontano un pezzo di storia vissuta tra le due guerre e mostrano l’introduzione di prodotti dei paesi d’occupazione, tedeschi, inglesi, francesi e americani.
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Filtro per l’acqua (collezione Tschinke-Daneu)

“Purtroppo oggi tutti i nostri cantieri di restauro sono fermi – sottolinea la soprintendente Lina Bellanca – non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza e dunque siamo stati costretti a bloccare tutto. Questa mostra a cui stavamo e stiamo lavorando potrà essere l’occasione per riaprire le stanze dell’ex convento della Magione, una bella sede su cui vogliamo puntare e dove già avevamo allestito altre mostre. Prima che si fermasse tutto, erano appena arrivati i materiali per installare il nuovo ascensore, ma abbiamo dovuto rinviare i lavori. Siamo preoccupati, come tutti, perché non vediamo la fine di questa emergenza e così, purtroppo, non possiamo programmare più nulla”.