Valorizzare i borghi siciliani, che spesso tendono a svuotarsi, rilanciando i beni culturali, artistici e naturalistici che custodiscono. È il progetto della Fondazione Sicilia, che ha pubblicato due bandi per attività di promozione culturale e sostenibilità ambientale destinati ai piccoli centri sparsi per la Sicilia.

Villa Zito sede di Fondazione Sicilia
Lo scopo del primo bando è quello di contribuire alla rigenerazione del territorio, dedicando particolare attenzione agli interventi di restauro e conservazione del patrimonio storico-artistico e ambientale dei piccoli centri, anche con lo scopo di concorrere a preservare la memoria della comunità. Il bando è rivolto alle
amministrazioni comunali, che potranno presentare idee progettuali su interventi di recupero e restauro di beni culturali in borghi abbandonati o scarsamente popolati. I centri siciliani non dovranno appartenere a comuni capoluogo di provincia. La Fondazione selezionerà le migliori idee e
sosterrà il progetto di restauro o conservazione. Le risorse da assegnare per questo primo bando ammontano complessivamente a 50mila euro.Il secondo bando promosso dalla Fondazione è rivolto, invece, alle
università e ai centri pubblici di ricerca che potranno presentare idee progettuali per la
rigenerazione di quei borghi isolani abbandonati di particolare valore storico e culturale, che si trovino in comuni diversi dalle città capoluogo. Borghi che possono essere conservati nella loro forma corrente e con la loro destinazione originaria, ma a cui non va preclusa la possibilità di ristrutturare alcune aree, destinandole a finalità diverse rispetto a quelle di partenza. Fondazione Sicilia selezionerà le migliori idee e sosterrà il percorso di elaborazione del progetto.
I lavori dovranno riguardare studi di fattibilità per il recupero dei piccoli centri. Le risorse da assegnare con questo secondo bando ammontano complessivamente a 100mila euro.

Raffaele Bonsignore
“La Fondazione Sicilia – riferisce il presidente,
Raffaele Bonsignore – intende valorizzare i tesori di cui la nostra terra è piena e che rischiano di andare perduti a causa dell’abbandono. Da qui parte la necessità di contribuire alla loro rinascita attraverso il contributo delle università, dei centri di ricerca pubblici e delle amministrazioni comunali”.
I progetti dovranno essere presentati dall’amministrazione comunale nella quale insiste il bene da restaurare o conservare e pervenire entro il 17 giugno prossimo, mediante compilazione integrale dei moduli disponibili sul sito internet della Fondazione Sicilia nella sezione “bandi”. La domanda di partecipazione, con la documentazione richiesta, dovrà essere indirizzata a Fondazione Sicilia, Largo Gae Aulenti, 2 – 90133 Palermo.