◉ FESTIVAL

Catania al gran finale tra chiese, palazzi e tesori archeologici

Apre la Società Storica Catanese con la “stanza dei re” e ospita due spettacoli su Don Milani e su Ettore Majorana. Ritornano l’Arciconfraternita dei Bianchi e Palazzo Minoriti. Focus su Acireale con l’area archeologica di Santa Venera, la Matrice di tutte le Aci e il sontuoso Palazzo Fiorini. Ultima occasione per visitare l’enorme hangar dei dirigibili di Augusta

di Redazione

6 Novembre 2025

Pavimenti in maiolica, affreschi, stucchi di età borbonica, un immenso lampadario austro-ungarico, e i tantissimi oggetti che un tempo facevano parte del quotidiano; ma anche macchine da scrivere, sculture, dipinti e tanti, tantissimi libri, una biblioteca di oltre cinquantamila volumi: con Le Vie dei Tesori in questo ultimo weekend etneo – sabato 8 e domenica 9 novembre – si potrà visitare la Società Storica Catanese nelle sale di Palazzo Nicotra Bertuccio.

Società Storica Catanese

Fondata nel 1955 e da allora sempre in attività, l’associazione si è sempre battuta per la salvaguardia della cultura siciliana: non perdete la “stanza dei re” che conserva documenti dal 1816 al 1945. Visite soltanto sabato, e dalle 10 alle 12; ma la sera alle 19 Rodolfo Torrisi proporrà un intenso monologo, “Dalla parte dell’ultimo”, la vita di don Lorenzo Milani raccontata dal fratello Adriano e da chi gli fu vicino. E domenica, sempre alle 19, una teatralizzazione della misteriosa vicenda di Ettore Majorana, uno dei “ragazzi di via Panisperna”, scomparso nel nulla nel marzo del 1938, narrata da tre personaggi, la madre del fisico, Dorina Corso che non si stancò mai di aspettarlo; il Nobel Enrico Fermi, professore e collega, e un vulcanico Leonardo Sciascia che cercherà di far luce su questa oscura sparizione.

Arciconfraternita dei Bianchi Catania

Non sarà l’unica sorpresa di questo ultimo fine settimana (qui il programma) perché domenica alle 10 si potrà entrare nella chiesa di San Martino dei Bianchi dove ha sede la Nobile Arciconfraternita dei Bianchi che nacque nel 1570 per portare conforto ai condannati a morte. Il complesso, costruito su progetto di Stefano Ittar a inizio Settecento, ospita anche un oratorio, una biblioteca con documenti e volumi che risalgono al XVI secolo e una pinacoteca con i ritratti dei Governatori dal 1711 a oggi. Sono due luoghi poco noti e sarà un vera occasione visitarli, ma non saranno gli unici:  ci si potrà perdere tra i 290 mila volumi – tra codici miniati, manoscritti, pergamene, corali, erbari secchi, incunaboli, cinquecentine, libri rari e di pregio antichi e moderni – delle Biblioteche riunite Civica e Ursino Recupero che racchiudono gli archivi delle congregazioni religiose soppresse. E sarà bello entrare per l’ultima volta nella sala della giunta a Palazzo Minoriti, sede sia della Città Metropolitana che della Prefettura.

Cappella Bonajuto

Si scoprono la Madonna con Bambino del Gagini nella chiesa di Santa Maria di Gesù e le volute barocche di San Francesco Borgia, la scala a chiocciola di 141 gradini di San Nicolò l’Arena, la delicata cappella Bonaiuto, i preziosi saloni e la terrazza di Palazzo Asmundo di Gisira trasformato in hotel de charme. I musei e le collezioni: dagli spartiti e i libri di Vincenzo Bellini, alle collezioni della Fondazione Kalos alle migliaia di oggetti quotidiani del Museo etnoantropologico Panascia, fino al Musca, il museo di carrozze e finimenti. Si visita anche l’ex calzaturificio Ega e ci si affaccia da Terrazza Agata. Tra le curiosità, lo storico coltellinaio Gerace che cesella ancora a mano le sue lame affilate, richieste dai collezionisti di tutto il mondo: si entra in pochissime persone alla volta in un luogo che pare la bottega di Efesto. Ultimi ingressi per l’Anfiteatro, la cripta di Sant’Euplio, le Terme dell’Indirizzo e le Terme della Rotonda, il Foro Romano e l’ipogeo. Senza dimenticare che i fisioterapisti saranno a disposizione per consulti gratuiti in piazza Stesicoro. E al Teatrino Dusmet gli spettatori sono coinvolti in una particolarissima scena con delitto domenica alle 19: partecipando in prima persona a un thriller, verranno forniti via via indizi per arrivare a scoprire il colpevole … che potrebbe essere chiunque tra i presenti.

Casa museo Jean Calogero

Fuori porta, le opere di Jean Calogero nella sua casa-museo di Aci Castello, ma la vera sorpresa si avrà raggiungendo Acireale: di giorno è aperta l’area di Santa Venera che fa parte dell’itinerario archeologico che tanto interesse ha ottenuto quest’anno; e la sera, dopo le 17, la Matrice di tutte le Aci, con le cripte, gli antichi colatoi, il Museo Verticale d’Arte Sacra “Benedetto XVI” che ospita la splendida pala d’altare di San Nicola della scuola di Antonello da Messina; il percorso si chiude con una dolce “cuppulidda” di San Filippo. Sempre ad Acireale domenica alle 10 e alle 11.30 apre anche Palazzo Fiorini, con i suoi arredi d’epoca, gli affreschi e la terrazza sui tetti del centro storico acese.

Tutt’altro percorso per raggiungere Augusta dove soltanto questo weekend si potrà ancora accedere all’hangar di cemento da 12 mila metri cubi, lungo più di 100 metri e altro 37, costruito all’inizio del secolo scorso per dirigibili e idrovolanti dalla Regia Marina (dalle 10 alle 16).

I Calanchi del Cannizzola (foto sicilian_dunes – Calanchi Centuripe, CC BY 2.0)

Tour nella natura, soprattutto domenica con la rara occasione di una passeggiata ai Calanchi  di Cannizzola, o deserto di Centuripe, la particolarissima zona “lunare” che stregò sia John Huston che Pasolini. L’escursione partirà dalla Big Bench 202 creata dalla famiglia Capizzi per tutelare questi luoghi, da cui si diramano sentieri per paesaggi e colori unici. Ma si potrà anche perdersi tra il profumo delle erbe aromatiche dell’azienda Due Palmenti, a Pedara; scoprirele palme rare e le cactacee del “giardino roccioso” del Parco Paternò del Toscano; il parco naturale popolato da installazioni della Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta; o il giardino esotico di Villa Trinità, osservando le sculture di Salvatore Bonajuto a Mascalucia. Non solo piante ma quadrupedi, sempre nel verde: a Trecastagni, il parco faunistico di Gjmala, dove vivono dromedari, lama, cavalli e decine di specie di uccelli.

Si chiude con un’ultima passeggiata: sia sabato che domenica (alle 10 e alle 11.45) il tour alla ricerca delle edicole votive che punteggiano il centro storico, santi e madonne a cui quartieri interi sono devoti.

Il festival si svolge a Catania in collaborazione con il Comune e la Città metropolitana di Catania, sempre con il supporto del main sponsor Unicredit e dell’USR che collabora alla formazione dei ragazzi, in dialogo con Poste e Federalberghi che affiancheranno istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto, patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.

Per informazioni telefonare tutti i giorni dalle 10 alle 18 allo 0918420046. A Catania, hub e infopoint nel gazebo di piazza Stesicoro.