◉ ANNIVERSARIO
Aeronautica in festa a Boccadifalco, l’aeroporto diventa museo
Visite speciali delle Vie dei Tesori nello scalo palermitano in occasione del centenario dell’Arma. Previsti tre distinti percorsi tra rifugi antiaerei, la torre di controllo, i reparti delle forze dell’ordine. Esposti mezzi storici di vigili del fuoco e polizia e auto d’epoca. Tra gli spazi aperti al pubblico è possibile osservare da vicino reperti bellici lanciati dagli aerei durante la seconda guerra mondiale
di Antonio Schembri
29 Ottobre 2023
di Antonio Schembri
Dal 1925 è stato l’aeroporto militare e civile di Palermo, fino alla scelta, nel 1960, di spostare quest’ultimo nella nuova stazione di Punta Raisi. I trentacinque anni di storia dell’aeroporto di Boccadifalco si connettono alla sua attualità di iconico punto di riferimento della cultura del volo: sogno e passione declinati come strumento di difesa e controllo aereo. E come luogo di diporto. Nell’ambito della Festa dell’Aeronautica, in corso da ieri e per tutta la giornata di oggi, con Le Vie dei Tesori, il festival che trasforma città e borghi in musei diffusi, giunto alla sua 17esima edizione, sarà possibile scoprire gli spazi di solito non aperti di questo scalo, uno dei più antichi d’Italia.

Aerostazione di Boccadifalco
Anche quest’anno vengono proposti i percorsi tradizionali allestiti all’interno della stazione, affiancati dall’offerta dei voli a bordo di piper sopra la città e le sue coste, ormai veri e propri must del festival, e su motoalianti, con la collaborazione dell’Aeroclub Palermo Boccadifalco. Emozioni a cui si affiancano anche momenti didattici. Tra questi la dimostrazione del funzionamento dei droni. In questi due giorni si aggiunge anche un terzo, inedito, tour dell’aerostazione, tra nuovi stand, dove sarà possibile osservare da vicino il cockpit e dal seggiolino di eiezione di un F-16, aereo supersonico oggi sostituito dal Typhoon Eurofighter e dalla plancia di comando dell’elicottero HH3 FS.
La celebrazione del centenario dell’Aeronautica militare, cominciata ieri alle 9,30 con l’Alzabandiera e l’inno nazionale, interpretarlo dai ragazzi dell’istituto Don Rizzo e del Liceo di Ciminna (chiamati durante le due giornate a compiere “incursioni autorizzate” nello spazio di Boccadifalco come banda itinerante) è proseguita poco dopo con l’apertura al pubblico del primo itinerario. Visita che consente da una parte di scoprire il rifugio antiaereo che nel 1943 salvò la vita a tanti militari e ai cittadini dei quartieri vicini limitrofi allo scalo aereo. E dall’altra offre l’accesso alla torre di controllo, non più funzionante dal 2008. Qui, gli allievi della scuola aeronautica illustrano ai visitatori la strumentazione originale, dal goniometro alla mappa che evidenzia le zone aeree reputate più pericolose in Sicilia, passando per la sezione dedicata alla comunicazione tra controllore e piloti in volo.

Cockpit di un F-16 dell’Aeronautica italiana
Vale anche la pena di soffermarsi davanti alle fotografie storiche della mostra allestita nella palazzina del comando dell’Aeronautica Militare. Il secondo itinerario si svolge invece su una navetta che condurrà a un altro rifugio antiaereo più distante e alle zone di competenza dei reparti di Guardia di finanza, polizia e carabinieri. Il terzo e nuovissimo tour, è quello a stand divulgativi dell’Aeronautica Militare, dove è possibile assistere a proiezioni e visitare un’esposizione sia di auto d’epoca (a cura dell’Associazione siciliana veicoli storici) che di mezzi storici dei vigili del fuoco e della polizia. Tra gli spazi aperti al pubblico è possibile osservare da vicino reperti bellici lanciati dagli aerei durante la seconda guerra mondiale.
Oggetti che, specie nell’attuale temperie, con due conflitti catastrofici in corso a poche ore di volo dall’Italia, evocano la follia della guerra ma anche la necessità di quell’ineludibile “never ever give up” (mollare mai), lo sprone proclamato da Winston Churchill al popolo inglese per difendersi dai crescenti attacchi dei nazisti tedeschi. Tra questi, una bomba a frammentazione, parte di un gruppo di 5 cosiddette bombe a grappolo, lanciata dagli americani nel 1943 su Palermo e rimasta inesplosa per probabile difetto tecnico o forse perché il vento, durante la caduta, piegò una delle alette stabilizzatrici, facendola atterrare in orizzontale anziché in verticale.

Il taglio del nastro con gli assessori Maurizio Carta e Giampiero Cannella e il comandante Daniele Donati ,
La presenza dei rappresentanti del 37esimo Stormo a questa festa è un fatto eccezionale rispetto alla situazione di allerta nell’area euro- mediterranea, causata dal conflitto russo-ucraino in atto da 15 mesi e da quella scoppiato il 7 ottobre tra Israele e i palestinesi dei Territori Occupati.
“Uno spazio importante per la storia di Palermo, l’aeroporto di Boccadifalco. Da restituire alla città per avvicinare alla cultura del volo, sogno millenario dell’uomo diventato anche strumento di difesa – ha detto Daniele Donati, comandante del 37esimo Stormo dell’Aeronautica militare – . Una bellissima cerimonia per la quale, insieme con il Comune di Palermo, vanno ringraziati i ragazzi che hanno suonato l’inno del nostro Paese. Siamo qui, in questo museo a cielo aperto, per ricordare da dove veniamo, ma anche per salvaguardare questo luogo che rappresenta un ceppo importante della storia della nostra forza armata, al pari di una ancora rilevante infrastruttura per la gente che vola per diporto”.

Stand dell’Aeronautica Militare
Al taglio del nastro erano presenti gli assessori comunali Maurizio Carta (Urbanistica) e Giampiero Cannella (Cultura). “Qui a Boccadifalco – ha detto Carta – ho trascorso 11 mesi della mia vita come ‘primo aviere’ in servizio di leva ed un’emozione rivedere la palazzina delle camerate, quella del comando, gli hangar e lo stesso logo dell’Aeroclub palermitano, con l’aquila stilizzata nella Trinacria che disegnai personalmente nel 1992, appena laureato in architettura. Un luogo della città da riscoprire e condividere”.

Oggetti esposti nell’aerostazione
Una due giorni che si connette alla mostra itinerante sui 100 anni dell’aeronautica militare tenutasi questa estate alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo: “Un’occasione per confermare l’emozione di questa celebrazione, adesso combinata con il festival de Le Vie dei Tesori – ha sottolineato Cannella – E ricordare sia i momenti bui attraversati da Palermo durante la fase più critica della seconda guerra mondiale sia l’attuale ruolo di questo piccolo aeroporto dalla grande storia, oggi sede locale dell’Enac e di altri corpi armati dello Stato”.
Per informazioni e coupon visitare il sito www.leviedeitesori.com.