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Alla scoperta della Favorita: i torriglioni, le scuderie reali e il poligono di tiro
Con il paesaggista Giuseppe Barbera nello storico polmone verde della città. Da venerdì 9 maggio, per tre weekend, visite inedite e in anteprima nell'area verde per Il Genio di Palermo, il festival organizzato dall’Università con la Fondazione Le Vie dei Tesori
Di Redazione
9 Maggio 2025
Un “quartiere vegetale” nato con i re Borbone, Ferdinando e Carolina, che da riserva di caccia è divenuto un Parco da attraversare ma non era riuscito (finora) a farsi da amare: e invece la Favorita nasconde percorsi inediti, vie dell’acqua, vivai e anime diverse, tutte da scoprire. Come il poligono di tiro dove si esercitavano i militari (italiani prima, americani poi) dell’ultima Guerra mondiale, una struttura ad archi quasi invisibile dall’esterno: un carrello su binario percorreva la trincea fino in fondo e a intervalli si sollevavano sagome che i militari colpivano da valle. Nell’attesa dell’esercitazione, i soldati di servizio al poligono hanno inciso nomi, date, reparti, che oggi si distinguono sulla roccia. E si salirà in cima ai “torriglioni”, gli ex magazzini di polvere da sparo del 1812, appena restaurati: da quassù si tocca la città.
“La Favorita è nello stesso tempo parco monumentale, giardino storico, area naturale di interesse straordinario” spiega il paesaggista Giuseppe Barbera a capo della squadra di esperti al lavoro sul piano di fattibilità della futura Favorita, voluto dal Comune. Sono quindi visite inedite e in anteprima, quelle proposte quest’anno dal Genio di Palermo – il festival organizzato dall’Università con la Fondazione Le Vie dei Tesori – con studiosi, paesaggisti, accademici, divulgatori, giornalisti pronti a seminare conoscenza fuori dalle aule didattiche.
(Video Rosaura Bonfardino)