Messina
Dal 16 settembre all'1 ottobre la settima edizione del festival nel capoluogo con ventisei luoghi, tantissime esperienze, passeggiate anche nei dintorni. Riapre la Prefettura, debutta il Seminario arcivescovile, si aprono le ville liberty, chiese inattese tra casali e villaggi. Si visita anche l’antica abbazia di Santa Maria di Mili
Sabato 9 e domenica 10 settembre cinque piccoli comuni del Messinese tornano a trasformarsi in musei diffusi raccontando il loro patrimonio: Mirto, Tripi, Frazzanò, Alcara Li Fusi e San Piero Patti. Passeggiate tra i vicoli, musei inaspettati, chiese-gioiello e anche uno spettacolo teatrale nel chiostro di un convento
Al primo posto del contest online si piazza il piccolo paese dei Nebrodi, per il miglioramento dell’area naturalistica dove nidificano i grifoni. Nascerà un sentiero didattico di osservazione naturalistica e sarà installato un cannocchiale panoramico. Al secondo posto, la cittadina agrigentina con il restauro del locale di accesso all'eremo di San Pellegrino
Occasione unica per scoprire lo storico insediamento fondato dai Siculi dalle parole degli archeologi. Seguire una masterclass sensoriale sugli odori dei Nebrodi, sentir parlare il dialetto gallo italico o raggiungere in jeep un antico uliveto. Dai Nebrodi agli Iblei al mare: si aggiunge Mirto, aprono le porte Tripi, Frazzanò, San Piero Patti, Alcara Li Fusi e Portopalo di Capo Passero
Grazie a un’installazione multimediale, si potrà esplorare l’antico centro abitato arrampicato sui Nebrodi, abbandonato dopo il terremoto del 1783. Un progetto realizzato dal Sicily Lab, che vuole riflettere anche sullo spopolamento delle aree interne
La terza edizione del festival arriva in cinque piccoli Comuni del territorio: Tripi, Frazzanò, San Piero Patti, Alcara Li Fusi e Mirto. Nei tre weeekend dal 26 agosto al 10 settembre si potranno scoprire gli ori degli antichi Siculi o raggiungere un complesso monastico basiliano, osservare da vicino i rapaci, visitare conventi e ammirare un misterioso Cristo Nero