Storie

  • Gli scavi sono fermi da 2019 nell’area archeologica di Petralia Soprana, dove si trovano i resti di una dimora romana di età imperiale. L’associazione intitolata a Gaetano Messineo, primo a scavare nel sito, ha reso fruibile il percorso di visita e, in attesa di nuove ricerche, provvederà alla messa in sicurezza delle rovine

  • A causa dei lavori in corso sulla provinciale sono transennati entrambi gli accessi che conducono al fondo dove ogni primavera sboccia un tappeto di fiori rossi. I gestori dell’area hanno lanciato un appello sui social per aprire un varco pedonale. Il Comune pronto a intervenire se garantito l’accesso in sicurezza

  • Capostipite della storica famiglia di imprenditori, Albert, commerciante di tessuti di origine ebraica proveniente dalla Germania, arrivò in Sicilia nel 1875 dove iniziò la sua avventura nel mondo dell’industria. Nel capoluogo fondò un mobilificio e uno stabilimento enologico, oltre a un negozio di stoffe. La loro villa nella Piana dei Colli diventò un’isola di cultura tedesca aperta alla borgata

  • A pochi metri dall’Ulivo millenario c’è una grande vasca sotterranea che probabilmente faceva parte dell’antico sistema d’irrigazione borbonico. Un manufatto poco conosciuto, ma censito come bene storico, che sarà inserito nel piano di fattibilità per la conservazione, gestione e valorizzazione del Parco

  • Ridotto quasi un rudere, l’ex complesso monastico del piccolo borgo tra i Nebrodi e i Peloritani. Di proprietà del Comune, l’amministrazione in dissesto finanziario spera nell’arrivo di fondi comunitari per recuperare almeno la chiesa e intervenire sulla messa in sicurezza. È stato tra i luoghi recentemente esplorati dall’associazione Ascosi Lasciti

  • L’eruzione durò quattro mesi e fu la più lunga degli ultimi 15mila anni sul vulcano. Un fiume di circa 600 milioni di metri cubi di magma, esteso per 40 chilometri quadrati, che cambiò il volto di Catania. Il recupero della memoria storica racchiuso in un libro con saggi, fotografie e illustrazioni. Il vulcanologo Stefano Branca: “Per la prima volta, fu un fenomeno mediatico di portata internazionale”