◉ CATANIA

Da quasi un secolo indica la rotta ai naviganti, il faro Sciara Biscari diventa bene culturale

Costruito nel secondo dopoguerra, rappresenta un importante esempio di architettura militare e marittima del Novecento. Il vincolo di tutela della Regione Siciliana sancisce il ruolo nella storia del paesaggio costiero della città

di Giulio Giallombardo

7 Luglio 2025

È il guardiano del porto di Catania e racconta la storia del suo rapporto con il mare. Il faro Sciara Biscari è stato dichiarato bene di interesse culturale. Una decisione che riconosce il suo valore identitario, architettonico e urbanistico, e che arriva con un decreto firmato dall’architetto Silvia Occhipinti, dirigente responsabile del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana.

La lanterna del faro Sciara Biscari (foto Fiorenzo Fiorenza, licenza CC BY-SA 4.0)

Realizzato a metà del Novecento e appartenente al Demanio dello Stato – Direzione del Genio per la Marina Militare – , il faro, che svetta in via Domenico Tempio, davanti all’ingresso del porto, rappresenta un’importante testimonianza dell’architettura di segnalamento marittimo e della funzione strategica che la città di Catania ha sempre avuto nel contesto del traffico navale del Mediterraneo. La sua lampada alogena, che ha una portata di 22 miglia, si raggiunge salendo oltre cento gradini di una scala a chiocciola. Lo hanno fatto tanti catanesi lo scorso aprile durante l’apertura straordinaria in occasione della Giornata nazionale del Mare, affacciandosi dalla lanterna, a trenta metri d’altezza, e ammirando la città dall’alto. La sua costruzione si lega allo sviluppo infrastrutturale del porto e all’ammodernamento delle strutture militari lungo la costa nel secondo dopoguerra. Il complesso comprende anche gli alloggi dei guardiani, anch’essi sottoposti a vincolo, che contribuiscono a raccontare un pezzo di vita quotidiana legata al funzionamento del faro e al presidio continuo del mare.

Il faro Sciara Biscari in via Domenico Tempio a Catania

La richiesta di verifica dell’interesse culturale era arrivata lo scorso novembre dalla Direzione del Genio per la Marina Militare di Augusta, e dopo il parere positivo espresso dalla Soprintendenza di Catania, è arrivato il decreto definitivo. Il provvedimento sottolinea il ruolo del faro e degli edifici annessi come “importante testimonianza dell’identità, della storia, dell’urbanistica e dell’architettura di segnalamento marittimo della città di Catania”, come evidenziato nella relazione storico-artistica.

Con questo riconoscimento, il faro di Sciara Biscari entra ufficialmente nella rete dei beni vincolati della Regione Siciliana e sarà tutelato in base alle prescrizioni del Codice dei beni culturali. Si tratta di un passo significativo per la valorizzazione del patrimonio costiero catanese, che restituisce attenzione a un bene simbolico e strategico, adesso riconosciuto per il suo valore culturale.