◉ LE VIE DEI TESORI
Dai misteri del Medioevo fino alle sorgenti fuori porta: tutte le passeggiate del terzo weekend a Palermo
Natura, storia e leggende per le dieci passeggiate in programma, sabato 25 e domenica 26 ottobre, che svelano i volti nascosti della città. Dai fiumi perduti come il Kemonia alle risorgive lungo gli antichi mulini, dalle grotte preistoriche ai percorsi medievali nel centro storico. E ancora, storie di donne coraggiose, itinerari sul Cassaro e suggestioni serali sui Beati Paoli e le porte sul mare della Cala
di Dario La Rosa
23 Ottobre 2025
Dalla poesia alla storia più antica della città, dai fiumi e alle sorgenti che bagnano Palermo. Sabato 25 e domenica 26 ottobre sono dieci i tour guidati in programma per il terzo weekend del festival Le Vie dei Tesori. Sabato potreste dedicare il pomeriggio alle donne del Risorgimento siciliano. Accompagnati da Alberto Mannino farete un viaggio nel tempo tra vicoli, palazzi nobiliari e giardini segreti, per riscoprire Giuseppina Turrisi Colonna, poetessa e traduttrice nota per le sue idee rivoluzionarie; Rosina Muzio Salvo; Lauretta Li Greci, la poetessa bambina di Palermo e altre donne di carattere che hanno saputo dire la loro nell’epoca in cui hanno vissuto (qui per prenotare).
Di mattina, invece, le passeggiate sono per lo più a carattere naturalistico, oltre che storico. La prima che vi suggeriamo, a cura del giornalista Mario Pintagro, inizia alle 11 e si pone una domanda: “Dov’è finito il Kemonia?”. La camminata vi condurrà attraverso i luoghi un tempo attraversati da questo fiume che lambiva l’antica Panormus di fenici e romani. Passeggiando, scoprirete che ne è oggi di questo fiume che ha caratterizzato storiche alluvioni cittadine (qui per prenotare).
Alle 9.30, Alessandro Coticchio del Cai Sicilia vi porterà all’interno di grotta Conza, un microcosmo preistorico alle porte della città. Il sito trova ai margini di Tommaso Natale, sulle pendici di Pizzo Manolfo e fu abitata dall’uomo nel Paleolitico (qui per prenotare). Chi preferisce allontanarsi di qualche chilometro, può tuffarsi nel verde di una sorgente che nasce tra Pioppo e Monreale, lungo la storica “via” che alimentava i mulini per la macina dei cereali o per la produzione della carta. Carmelo Nasello e Giuseppe Casamento vi mostreranno quel che resta della serie di mulini che attraversavano la zona di Aquino; oggi sono visibili diversi tratti di saie costruite su archi (qui per prenotare).
Le passeggiate di sabato chiudono con un itinerario classico dal titolo “Misteri e piaceri del Cassaro”, a cura di Dora Maria Saia. Partendo dal Giardino Bonanno, dove i resti di mosaici romani fanno compagnia agli edifici normanni e spagnoli più importanti, si percorrerà il Cassaro con un occhio ai monumenti più rappresentativi (qui per prenotare). Domenica mattina alle 9, gli amanti della natura e delle escursioni potranno unirsi a Francesca Romeo e Giuseppe Casamento per conoscere il torrente Fiumelato di Meccini. A prendere questo nome è il medio corso del Fiume Oreto, ed è un segmento torrentizio che, prima di riempirsi del tutto con le piogge invernali, offre la possibilità di vedere piccole rapide e affascinanti mini cascate (qui per prenotare).
Alle 10.30 potreste immaginarvi nei panni dei nobili che passeggiavano alla Marina prima che questa si trasformasse. In compagnia di Dora Maria Saia, partendo da Porta Felice, come i nobili del tempo, si passeggerà sul lungomare del Foro Italico per conoscere le dimore storiche e Villa Giulia (qui per prenotare). Alle 10, un viaggio nel Medioevo per una passeggiata tra i vicoli del centro storico che ricostruirà l’antico itinerario percorso dai pellegrini e dai cavalieri medievali. Si parte dalla chiesa di Santa Cristina La Vetere, passando dalla chiesa capitolare di San Cataldo attraversando così i luoghi legati ad importanti protettori e simboli della città come Rosalia Sinibaldi e Santa Cristina. La passeggiata è curata da Itimed (qui per prenotare).
A chiudere la terza domenica del Festival saranno due passeggiate serali in programma alle 21. La prima è interamente dedicata al mistero dei Beati Paoli. Erano eroi o spietati assassini? Antonella Donato, partendo dai luoghi del famoso romanzo di Natoli all’interno dei vicoli del Capo, vi porterà a scoprire le ipotesi dell’origine di questa società segreta, che secondo la leggenda vendicava gli innumerevoli soprusi dei ricchi e dei potenti, protetti da autorità corrotte (qui per prenotare). “La Cala: cinque porte e una disgrazia” è la seconda passeggiata che già dal titolo evoca gli antichi varchi d’accesso alla città che guardavano il mare. Scoprirete come una sciagura fece crollare il potere locale poco prima del 1600. A raccontarvi la storia ci sarà Mario Pintagro (qui per prenotare).