◉ FESTIVAL

Dalla biblioteca degli antichi conventi all’hangar dei dirigibili, Catania pronta al quarto weekend

Dai codici miniati dei monaci alle collezioni private, dalle terme romane ai laboratori artigiani ancora in attività. Sabato 1 e domenica 2 novembre un weekend tra sacro e profano, alla scoperta di chiese barocche, musei etnografici, residenze signorili e aree naturalistiche e installazioni contemporanee

di Redazione

30 Ottobre 2025

Immaginare i monaci chini sui codici miniati o le sorelle che custodivano i corali: si può scorrendo l’immenso patrimonio di 290 mila volumi – tra codici miniati, manoscritti, pergamene, corali, erbari secchi, incunaboli, cinquecentine, libri rari e di pregio antichi e moderni – delle Biblioteche riunite Civica e Ursino Recupero negli ultimi due weekend a Catania delle Vie dei Tesori (qui il programma completo). Il Festival si prepara al quarto e penultimo fine settimana, sabato e domenica (1 e 2 novembre), in un’ubriacatura di cripte, cappelle, chiese, piccoli musei privati, biblioteche. Come questa che racchiude gli archivi delle congregazioni religiose soppresse, degli Ordini monastici, le librerie dei Benedettini, oltre alla collezione – museo del poeta e traduttore Mario Rapisardi, e quella del barone Antonio Ursino – Recupero ereditata alla sua morte.

L’interno dell’hangar

Ma si ritornerà anche ad Augusta per visitare la “cattedrale” laica che lo scorso weekend ha fatto il pieno di visitatori: l’hangar di cemento da 12mila metri cubi, lungo più di 100 metri e altro 37, talmente stabile e antisismico che lo vennero a studiare i giapponesi. Costruito all’inizio del secolo scorso per dirigibili e idrovolanti dalla Regia Marina, ha una lunga storia di recuperi e abbandoni, visitarlo (dalle 10 alle 16) sarà una vera esperienza.

Panorama su Catania da Palazzo Asmundo di Gisira

Ritorniamo a Catania: si visitano il chiostro della chiesa di Santa Maria di Gesù e la sua collezione di opere d’arte, dalla Madonna con bambino di Antonello Gagini che realizzò anche portale e addobbi della Cappella Paternò; al trittico di Antonello da Saliba, a un crocifisso di fra’ Umile da Petralia. Poi San Francesco Borgia, una delle quattro “voci” del barocco catanese, il prezioso Palazzo Asmundo di Gisira trasformato in un hotel de charme. Tra le curiosità, lo storico coltellinaio Gerace che cesella ancora a mano le lame affilate: pochissime persone alla volta per un luogo che pare la bottega di Efesto; il Musca, declinato su antiche carrozze e finimenti (poco lontano i bambini potranno montare il buffo pony Artù all’Istituto di Incremento Ippico); la Fondazione Kalos con le sue collezioni e il Museo etnoantropologico Panascia che ha raccolto migliaia di strumenti quotidiani.

Casa museo Jean Calogero

Apre le porte la casa-museo di Jean Calogero, l’artista amato dai divi di Hollywood che volle abitare ad Aci Castello. Sabato e domenica si ritorna, con la collaborazione del Parco di Catania e Valle dell’Aci, nelle aree archeologiche: l’Anfiteatro, il più amato, ma anche la cripta di Sant’Euplio, le Terme dell’Indirizzo e le Terme della Rotonda, e le novità del Foro Romano e dell’ipogeo, oltre a Santa Venera al Pozzo ad Acireale dove domenica alle 10.30 gli archeologi di Stoà Sicula insegneranno ai bambini come si modellava l’argilla nell’antichità.  Si visitano le porte sia il Museo Bellini dove si saprà tutto ma proprio tutto sul compositore; l’enorme chiesa di San Nicolò l’Arena, con il camminamento che chiude la scala a chiocciola di 141 gradini; la cappella Bonaiuto, che stregò Houel.

Parco Paternò del Toscano

Percorsi nella natura, soprattutto domenica: il profumo delle erbe aromatiche dell’azienda Due Palmenti, a Pedara; le palme rare e le cactacee del “giardino roccioso” del Parco Paternò del Toscano; il parco naturale popolato da installazioni della Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta; o il giardino esotico di Villa Trinità, osservando le sculture di Salvatore Bonajuto a Mascalucia. Non solo piante ma quadrupedi, sempre nel verde: a Trecastagni, il parco faunistico di Gjmala, dove vivono dromedari, lama, cavalli e decine di specie di uccelli.

Senza contare la particolarissima scena con delitto domenica alle 19: chi ha ucciso il parroco, don Tobia? La perpetua, il sacrestano, la suora, oppure uno degli spettatori? Gli indizi sono snocciolati durante la visita che parte dalla chiesa del ‘700 e si avvicina al Teatrino Dusmet, dove lavorarono sia Turi Ferro che Pippo Baudo: ora però si deve risolvere il “caso” anche perché i vari personaggi si accusano l’uno l’altro… chi dirà mai la verità?

Palazzo Fiorini

Nella vicina Acireale – dove si visita anche il sontuoso palazzo Fiorini – la sorpresa è dolcissima: perché pare che la granita acese sia la più buona della Sicilia, visto che qui le mandorle si pestano ancora a mano. La vedrete preparare sabato alle 17 da Sicula Street. E tanto altro, senza dimenticare che i fisioterapisti saranno a disposizione per consulti gratuiti in piazza Stesicoro.

Via Crociferi

Due le passeggiate: questo sabato (alle 10 e alle 11.45), si raggiungerà via Crociferi dove, lungo un rettilineo di neanche 400 metri, si affacciavano quattro complessi monastici, con le loro magnifiche chiese e alcuni palazzi signorili. E domenica (stessi orari) torna il tour alla ricercadelle edicole votive che punteggiano il centro storico, santi e madonne a cui quartieri interi sono devoti.

Partecipano al festival a Catania gli studenti e le studentesse del Liceo Statale Turrisi Colonna, del Liceo Regina Elena, dell’ Istituto “Concetto Marchesi”, Brunelleschi e Marconi Mangano; del Liceo Artistico Statale Emilio Greco e del  Liceo Statale Galileo Galilei e dello  IOS Musco.

Il festival si svolge a Catania in collaborazione con il Comune e la Città metropolitana di Catania, sempre con il supporto del main sponsor Unicredit e dell’USR che collabora alla formazione dei ragazzi, in dialogo con Poste e Federalberghi che affiancheranno istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto, patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.

Per informazioni telefonare tutti i giorni dalle 10 alle 18 allo 0918420046. A Catania, hub e infopoint nel gazebo di piazza Stesicoro.