Dopo quattro anni riaprono a Palermo i Giardini d’Orleans

5 Agosto 2021

Nuovamente fruibile l’area verde alle spalle di Palazzo d’Orleans. Presenti circa 450 animali di 70 specie diverse e anche rarità botaniche

di Guido FioritoI giardini del Palazzo d’Orleans sono stati riaperti al pubblico. Un parco recuperato è una buona notizia, soprattutto dopo anni di chiusura e di contenzioso. Piante e animali sono di nuovo a disposizione del pubblico. La Villa d’Orleans è nella memoria di tutti i palermitani che da piccoli sono stati accompagnati in questi viali dai loro genitori. Nasce, infatti, nel 1955, dopo che la Regione aveva acquisito Palazzo d’Orleans. La dimora, in stile neoclassico, era appartenuta dalla fine del Settecento a Luigi Filippo d’Orleans e alla moglie Maria Amalia. La sistemazione del giardino risale al principio dell’Ottocento, con l’opera dell’agronomo Vincenzo Tineo, futuro direttore dell’Orto botanico. Alcuni alberi oggi esistenti furono piantati a quel tempo.

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Uno dei viali dei giardini

La Regione, dopo una sentenza del tribunale che aveva riconosciuto alla società privata Salvatore Lauricella la proprietà di parte degli animali, ha chiuso una transazione che ha messo fine alla lunga disputa. “In effetti – ha spiegato il presidente della Regione, Nello Musumeci alla cerimonia di inaugurazione – questo parco non era in regola con le leggi per la detenzione di specie in via d’estinzione come l’avvoltoio capovaccaio e parte degli animali non erano di nostra proprietà. Adesso è tutto risolto e questo angolo straordinario è disponibile a tutti, con l’autorizzazione del ministero dell’Ambiente”.  La riapertura trova il parco tirato a lucido. C’è un nuovo ingresso dove è stata costruita una casetta in stile liberty, simile ad altre presenti nella zona del Palazzo dei Normanni. La gestione è affidata all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia, che già da anni ha il compito di provvedere all’alimentazione, alla cura e all’allevamento della fauna ospitata. Il direttore dell’Istituto, Antonio Console, è responsabile della Villa. Sono stati assegnati dieci dipendenti tra guardiani e giardinieri. L’ingresso (ore 10-13 e 17-19, domenica 10-13, lunedì chiuso) è libero; a fine estate sarà deciso un biglietto a costo definito “simbolico”. È vietato dare da mangiare e bere agli animali, è proibito l’ingresso di moto e biciclette e quello dei minori di 14 anni non accompagnati.
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La mappa della villa

Gli animali sono circa 450, di 70 specie diverse, ai quali bisogna aggiungere i pesci e le tartarughe il cui censimento non è stato completato. A parte il nucleo della collezione Lauricella, trovano ospitalità animali feriti e curati, oppure sequestrati dalla forza pubblica perché detenuti illegalmente, che non possono più essere restituiti ai loro habitat naturali perché non riuscirebbero a sopravvivere.
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Cacatus sulphurea, un tipo di pappagallo dalla cresta gialla

Passeggiando per i viali si possono rivedere i fenicotteri rosa, i vari tipi di variopinti pappagalli, i tucani dal lungo becco, antilopi e daini, uccelli rapaci. Alcuni, per esempio i pavoni, si sono riprodotti in cattività. Il parco ospita anche rarità botaniche, tra cui giganteschi ficus: ogni pianta e animale è presentato da una targhetta. Villa Orleans contiene anche opere d’arte, come “Controluce euforico” di Pietro Consagra, al centro della parte di giardino sottostante Palazzo d’Orleans oppure, vicino allo stagno, “Il pescatore” di Antonio Ugo.