◉ PALERMO
I palazzi Costantino e Di Napoli ai Quattro Canti diventano musei d’arte contemporanea per Santa Rosalia
Dal 13 al 15 luglio torna la collettiva nelle storiche dimore del cuore di Palermo in occasione del Festino. Esposta una sezione sui carri trionfali e decine di opere che interpretano la città, la patrona e il suo valore simbolico di rinascita del territorio
di Redazione
12 Luglio 2024
I palazzi Costantino e Di Napoli ai Quattro Canti, nel cuore di Palermo, rivivono attraverso l’arte contemporanea, divenendo palcoscenico di aggregazione e di percezione visiva, in occasione del 400esimo Festino di Santa Rosalia. Come avviene ormai da diversi anni, installazioni, pitture, sculture e media digitali dal 13 al 15 luglio, animano i saloni diruti dei due palazzi storici. La sofferenza delle dimore in abbandono, che ancora non trovano destinazione definitiva, è riscattata nel riferimento celebrativo nel panorama culturale d’innovazione. Visioni soggettive e diversi linguaggi rappresentano un’esposizione unitaria, capace di rapportarsi con la storicità dei luoghi che riaprono nei giorni di Santa Rosalia.
Dal 2000 in questi palazzi, nel mese di luglio, – su impulso del proprietario, il mecenate e collezionista Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona – viene esposto il lavoro di ricerca di artisti che interpretano la città, la sua patrona e il suo valore simbolico di rinascita del territorio. Ideazione, progettazione, sperimentazione sono alla base comune delle elaborazioni a confronto con la storicità dei luoghi, con le loro commistioni e contaminazioni che continuano a trasmettere le essenze del passato. Nuova visione, nuovi scenari interattivi per un museo improprio che sollecita la percezione di palace art. Nuova identità transitoria della monumentalità, dell’equilibrio e stabilità dei Quattro Canti. Una eterogeneità dovuta alla natura concettuale e astratta dove la relazione col contesto architettonico è strutturale.
Quest’anno per il 400esimo anniversario la collettiva prende il titolo di “Quattrocantesimo” e la convergenza diventa più incisiva e sentita, riaprendo il sipario dei palazzi che testimoniano la grandezza di Palermo settecentesca annoverata tra le capitali d’Europa.
“Piccoli Carri Trionfali” è la sezione della mostra curata da Fabrizio Lupo nella Cavallerizza di Palazzo Costantino, nella quale si espongono i modelli dei carri trionfali più significativi prodotti dal 1686 al 2023. Nei secoli i carri sono stati realizzati da artisti, da artigiani, un tempo riuniti in corporazioni, che con spontaneità devozionale offrivano il loro lavoro. Nel 2019 il carro per Santa Rosalia è stato ideato proprio da Lupo, e fatto realizzare all’interno del carcere dell’Ucciardone, dai detenuti, in collaborazione con il Mu.Sa.R. dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo, una partecipazione inclusiva di alto valore civico arte sociale di riscatto.
Alcuni prototipi sono realizzati in scala uno a dieci, altre sono repliche postume, modelli che ripercorrono quattro secoli di devozione rosaliana, a confronto nello spazio espositivo. Tra i carri esposti si annoverano: il primo ideato dall’architetto Paolo Amato, quello “iperbarocco” ideato dallo scenografo Luigi Marchione in stile cinematografico, mentre ispirato alla barca del Rais dei tonnaroti di Favignana è la Musciara, il carro in veste povera di Jannis Kounellis, 2007, ideato per il 383mo festino.
Fanno parte della collettiva a tema dedicata alla Santuzza opere di: Roberto Ferri (ritratto ideale della Santa); Giorgio Dante (interpretazione della Santa); Giovanni Gasparro (due ritratti ideali di Santa Rosalia uno dei quali su specchio); Nicola Pucci, invece, raffigura una grande santa che occupa ed invade l’intera piazza Vigliena; Teresa Emanuele, espone foto degli elementi etimologici di rose e lilium; Franco Mulas (dipinto dei Quattro Canti vitalizzati verso apparati astratti che divengono fantasiose scenografie della festa); e ancora opere di Epvs, Luigi Citarella, Luana Perilli e Trudi Bloom.
Interpreteranno la figura di Santa Rosalia, la sua storia, il suo misticismo, i valori etici e sociali simbolici nei loro linguaggi anche: Giulia Apice, Andrea Aquilanti, Elena Bellantoni, Lavinia Bilotti, Carlo Cartelli, Bruno Ceccobelli, CelsAuri, Gianni Dessì, Gianmaria De Luca, Valentina De’ Mathà, Iginio De Luca, Chiara Dynys, Davide Dormino, Anastasia Ferrara, H.H.Lim, Donatella Lombardo, Francesca Nobile, Innocenzo Odescalchi, Luana Perilli, Flavio Tiberio Petricca, Donatella Pinocci, Danilo Quintarelli, Fiorella Rizzo, Tessa Rosenfeld, Pietro Ruffo, Guendalina Salini, Maurizio Savini, Silvia Scaringella, Ignazio Schifano, Luigi Senia, Anna Maria Terenghi, Roger Weiss.
Infine, la sezione “Project Room”, a cura di Gemma Gulisano, è una collettiva di giovani artisti emergenti sulla scena nazionale e del territorio: Marco Affiatati, Antifigure, Armadilly, Enrica Arbia, Sara Antonellis, Antonella Barba, Vincenzo Barba, Giulia Barone, Brigdorius, Lorenzo Cappella, Daniele Culicelli, Ciccio Cuttitta, Giulia di Pasquale, Eirene, Lou Duca, Claudia Evangelista, Carlo Alberto Floridi, Nicolas Salgado Gomez, Federica Griesi, Davide Miceli, Veronica Neri, Stefania Pia, Francesca Romana Cicia, Giulia Romolo, Sergio Saija, Caterina Sammartino, Maddalena Scuderoni, Valerio Volpato.