Il Museo del Liberty in cerca d’autore ricordando Villa Deliella

Fioriscono idee per realizzare un edificio nell'area dove sorgeva la dimora progettata da Ernesto Basile e demolita nel 1959

di Guido Fiorito

30 Novembre 2019

Idee e progetti per il Museo del Liberty a Palermo. Nel sessantesimo anniversario della distruzione di Villa Deliella, uno dei capolavori di Ernesto Basile, fioriscono idee per realizzare il museo nell’area rimasta vuota dalla demolizione iniziata il 28 novembre 1959 in piazza Croci. Un progetto che Sebastiano Tusa aveva sostenuto prima della sua tragica scomparsa e che ora trova le prime proposte, grazie ad un workshop. Protagonisti ventitré giovani progettisti, architetti e ingegneri, che si sono chiusi per quattro giorni con i loro tutor nel convento della Magione, per studiare il tema, le soluzioni e, soprattutto, la filosofia dell’intervento.

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Il progetto “Sottrazione come riscatto”

Ed ecco i risultati presentati allo Steri. Comune ai quattro progetti è collegare l’area di Villa Deliella con i parchi vicini: da Villa Trabia fino al Giardino Inglese realizzando un’ampia area pedonale che unisce piazza Crispi e piazza Mordini in un unico spazio. Il traffico di via Libertà sarebbe dirottato in sotterranea. Differenti le soluzioni per il museo, anche se unite dal proposito di salvare ciò che è rimasto di Villa Deliella, invero poco, come la casa del custode e parti della recinzione. Più interessante è il proposito di recuperare il piano scantinato della villa che dovrebbe esistere, riempito di macerie, sotto la superficie che è stata adibita fino a poco tempo fa a parcheggio. La soprintendente ai Beni culturali, Lina Bellanca ha tirato fuori le carte di quel tempo: la villa era stata sottoposta a vincolo poi annullato dopo il ricorso dei proprietari. Villa Deliella fu distrutta con il proposito, poi bloccato, di costruire un palazzo di cemento. Una ferita alla città, simbolo del sacco di Palermo che distrusse, a fini speculativi, altri villini pregiati e gli agrumeti della Conca d’oro.
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Rendering del progetto “Mu.Li.De.”

Villa Deliella, come ha spiegato Ettore Sessa, rappresenta un momento importante dell’opera di Basile, ovvero “l’anello mancante” del suo passaggio come innovatore nel modernismo, termine che andrebbe preferito al più conosciuto liberty. Il primo progetto di Basile per la villa è ancora tardo rinascimentale, poi la svolta: Villa Deliella diverrà il modello per molti villini liberty soprattutto a Mondello. “Dalla Manifattura tabacchi, alla Chimica Arenella fino all’area di Villa Deliella il 9,4 per cento di Palermo è costituito da aree di riciclo e di rigenerazione urbana”, ha detto Maurizio Carta e quindi occasione per “nuovi sguardi”.
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Il progetto “Fundamentals”

Ed ecco i nuovi sguardi dei giovani progettisti, coordinati da Giuseppe Di Benedetto, Maria Pia Farinella e Giuseppe Trombino. Il progetto “Sottrazione come riscatto” prevede un museo ipogeo, ovvero sotto il livello del suolo, in modo da lasciare il vuoto dell’area, simbolo di ciò che è successo. “Fundamentals” propone un’area pedonale che comprende anche l’Istituto delle Croci e un edificio in parte sotterraneo. In “Onda liberty” l’area viene riempita con piante legate all’art nouveau come glicini, iris e papaveri; zona pedonale fino a via Notarbartolo. Una torre faro, da cui osservare il panorama fino al mare, caratterizza l’edificio del museo. “Mu.Li.De.”, acronimo di Museo Liberty Deliella, prevede un edificio ponte sopra i resti dei sotterranei della villa e l’eventuale sovrapposizione di altri edifici.
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Il progetto “Mu.Li.De.”

Il workshop è stato finanziato dalla Regione e realizzato dall’Ordine degli Ingegneri, in collaborazione agli Ordini degli architetti e dei giornalisti, alla Soprintendenza dei Beni Culturali e all’Università degli studi di Palermo. “Il nostro liberty rimane sconosciuto ai turisti che vengono in città – dice Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli ingegneri – . Bisogna intervenire. Questi lavori serviranno a realizzare le linee guida per il bando per il progetto del museo“. Qualcosa si muove. La commissione cultura della Regione discuterà nei prossimi giorni la realizzazione del museo Basile a Palermo ed è pronto un disegno di legge. In ogni caso bisognerà passare dall’acquisizione dell’area in possesso dell’attuale erede del principe di Deliella, ovvero Giuseppe Lanza di Scalea. In questo momento la stessa area è oggetto di lavori chiesti dal Comune al proprietario, che prevedono lo smantellamento dell’auto lavaggio e della superficie d’asfalto.