In arrivo due milioni per quattro parchi archeologici siciliani

Il rinvenimento di alcune tegole con bollo lascia pensare che la dimora scoperta nelle campagne del Nisseno, sia collegabile a un personaggio della cerchia pubblica di epoca imperiale. Le nuove ricerche effettuate in questi mesi hanno fatto emergere almeno tre costruzioni a pianta rettangolare

2 Gennaio 2023

Dal Museo Griffo di Agrigento a Naxos-Taormina, dalle Eolie a Segesta, con fondi del Pnrr saranno finanziati progetti di digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

di RedazioneIn arrivo dal ministero della Cultura quasi due milioni di euro di fondi del Pnrr per finanziare progetti di digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura all’interno di quattro parchi archeologici della Sicilia. Lo ha reso noto nei giorni scorsi la Regione Siciliana.

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Il Teatro Antico di Taormina

Il Museo Griffo, nel Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, diretto da Roberto Sciarratta, riceverà un contributo di circa 500mila euro. Destinato circa lo stesso ammontare anche al Parco archeologico di Naxos-Taormina, diretto da Gabriella Tigano, che userà i fondi per rendere sempre più fruibili il museo e il sito archeologico di Naxos, e al Parco archeologico delle Isole Eolie, diretto da Rosario Vilardo, che provvederà ad abbattere le barriere fisiche, cognitive e sensoriali all’interno del Museo Luigi Bernabò Brea. Il coinvolgimento degli istituti scolastici ed universitari e delle associazioni di cittadini attive sul territorio, aiuterà, inoltre, a implementare servizi di didattica innovativa ed esperienze tattili, nell’ambito del concetto “Vietato non toccare”.
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L’area dell’Agorà di Segesta

Il Parco archeologico di Segesta, diretto da Luigi Biondo, con circa 400mila euro, propone invece un progetto destinato a migliorare l’accesso ai non vedenti e ad attivare laboratori per i non udenti. Le risorse consentiranno, attraverso l’uso di materiali eco-compatibili, di rendere più agevole il percorso per il tempio e riproporre il “propileo”, l’antico percorso sacro.
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Il museo archeologico di Lipari

“Un’importante affermazione dei parchi archeologici della Sicilia – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali, Elvira Amata – che dimostrano di avere voglia di fare e progettare, nonostante le oggettive difficoltà operative. Queste risorse facilitano il processo di adeguamento delle strutture e di modernizzazione della proposta dei parchi archeologici regionali che sempre più vogliono diventare centrali nella offerta culturale dell’Isola. Digitalizzazione, innovazione tecnologica e rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi sono lo strumento per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”.