L’arte contemporanea riparte dall’Albergo delle Povere
31 Maggio 2021
Dal 6 giugno al 31 luglio la mostra collettiva “Blocks” che ospiterà 54 opere di 28 artisti internazionali, tra talk, spettacoli, laboratori e visite didattiche
di RedazioneSarà il primo grande evento internazionale d’arte in Sicilia a segnare la ripartenza e il ritorno in presenza nei luoghi della cultura. È la mostra collettiva “Blocks – Storie di dialoghi oltre i limiti”, che si inaugurerà all’Albergo delle Povere di Palermo il 6 giugno e sarà visitabile fino al 31 luglio. Ad accompagnare la collettiva di 28 artisti internazionali, che rifletteranno sui “muri” del nostro tempo e della storia e sull’importante ruolo che l’arte e la cultura rivestono per il loro superamento, anche un calendario di eventi collaterali: talk, spettacoli, laboratori e visite didattiche dal vivo e online.
L’Albergo delle Povere diventerà spazio espositivo multidisciplinare per ospitare quadri, sculture, fotografie, installazioni, video e performance che affrontano da angolazioni diverse e con linguaggi creativi personali il tema dei “blocchi”, dei muri fisici, mentali e sociali. Grazie alla partnership con l’Istituto dei Ciechi di Palermo e con l’Unione Italiana Ciechi, la mostra sarà fruibile con visite guidate anche a ipovedenti e non ciechi. Sarà, inoltre, messo a disposizione uno scoiattolo, gentilmente concesso dal Rotary, per consentire le visite alle persone con disabilità motoria.Lungo un percorso che comprende quattro sezioni – conflitti, controllo e potere, pregiudizi, dialoghi – gli artisti selezionati esprimono il proprio punto di vista, quello di chi ha vissuto o conosciuto in modo diretto o indiretto il “muro”, lanciando così con forza un messaggio di superamento dei conflitti. Le quattro tappe diventano dunque una sorta di percorso catartico verso il superamento dei blocchi, verso una nuova prospettiva di libertà e condivisione. Si parte dalla storia e dai “limiti” che hanno radici nel Novecento – le “due Germanie”, il conflitto israelo-palestinese, il Kazakistan post sovietico, il nazismo, la guerra in Iraq, la guerra fredda e la corsa agli armamenti nucleari, la ribellione all’autorità in Cina – per arrivare al controllo e potere esercitato dagli Stati ma anche dal sistema capitalistico e consumistico, fino alle barriere create dai pregiudizi. Temi che oggi assumono anche un significato nuovo e ulteriore, a causa dei limiti e delle chiusure determinate dalla pandemia che ha colpito il mondo intero e dal lockdown. Tutto per giungere al livello più ambito dall’arte: il dialogo.Sono due le curatrici della collettiva, le omonime Daniela Brignone, una storica dell’arte e l’altra storica, che tracciano un percorso che tocca storie e coscienze ovunque nel mondo attraverso 54 opere di 28 artisti contemporanei provenienti da varie parti del mondo. Un progetto promosso dall’assessorato regionale ai Beni culturali, insieme al Museo Riso, alla Fondazione e all’Ordine degli Architetti di Palermo e al Rotary eclub Colonne d’Ercole di Palermo.Gli artisti che prenderanno parte alla collettiva sono: Eyal Ben Simon (Israele), Liu Bolin (Cina), Paolo Canevari (Italia), Mateusz Choróbski (Polonia), Paolo Cirio (Italia), Andrea De Carvalho (Brasile), Vittorio Corsini (Italia), Doplgenger (Serbia), Osvaldo Gonzáles (Cuba), Igor Grubić (Croazia), Maryam Jafri (Pakistan), William E. Jones (Stati Uniti), Jon Kessler (Stati Uniti), Sophie ko (Georgia), Julia Krahn (Germania), Sigalit Landau (Israele), Thomas Lange (Germania), Almagul Menlibayeva (Kazakistan), Hassan Musa (Sudan), Adi Nes (Israele), Adrian Paci (Albania), Valentina Palazzari (Italia), Donato Piccolo (Italia), Renato Ranaldi (Italia), Mario Rizzi (Italia), Steve Sabella (Palestina), Philip Topolovac (Germania), Uli Weber (Germania).