Le foto di Lia Pasqualino secondo Tomaso Montanari
10 Maggio 2023
Lo storico dell’arte presenta il volume dedicato alla mostra della fotografa palermitana in corso fino al 14 maggio a Villa Zito. Oltre 160 scatti, dai vicoli di Palermo ai set di Roberto Andò
di RedazioneS’intitola “Il tempo dell’attesa” il volume dedicato alla omonima mostra antologica della fotografa palermitana Lia Pasqualino, ancora per qualche giorno a Villa Zito, dove giovedì 11 maggio alle 18, a presentarlo al pubblico sarà Tomaso Montanari, storico dell’arte, saggista e rettore dell’università per stranieri di Siena.
Noto anche per la sua posizione fuori dal coro rispetto agli ecologisti che, per attirare l’attenzione sull’emergenza climatica, imbrattano famose opere d’arte (“Il vero pericolo – dice – è il cambiamento del clima, non la vernice lavabile!”), Montanari giovedì presenterà il volume fotografico con testi di Roberto Andò, Letizia Battaglia, Giovanna Calvenzi, Salvatore Silvano Nigro, Dacia Maraini, Lia Pasqualino, Ferdinando Scianna; volume che, in occasione della mostra a Palermo, è stato completato dalla pubblicazione “Quello che veramente ami, rimane”.Oltre a Lia Pasqualino e a Tomaso Montanari, alla presentazione del libro saranno presenti il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, e Alfonso Catasino di Open Air Art.Il volume “Il tempo dell’attesa” restituisce tutto il fascino e l’emozione della mostra omonima che con i suoi oltre 160 scatti, dai vicoli di Palermo ai set cinematografici di Roberto Andò, copre un arco temporale di ben quarant’anni. Quarant’anni di incontri e ritratti intensi di scrittori, registi, attori, musicisti, fotografi. E fotografe uniche, come l’indimenticabile Letizia Battaglia; suo, uno dei testi del libro: “Un giorno – scrive – ho visto le suo foto. Anzi, ho visto prima i provini e poi le foto. E le ho domandato: che ne farai di queste foto? Lei ha risposto che non lo sapeva e io le ho detto che mi sarebbe piaciuto vederle in un libro. Perché non è giusto, ho detto, lasciare nei cassetti il lavoro che abbiamo fatto e perché questo benedetto talento che stranamente fa nascere in Sicilia tanti bravi fotografi bisogna che sia valorizzato e coltivato”.“Forse tutto il mio lavoro – dice Lia Pasqualino – si potrebbe intitolare ‘Il tempo dell’attesa’. Il tempo del silenzio e dell’attesa, il senso che il tempo e il silenzio conferiscono ai nostri gesti, ai nostri desideri, ai nostri dolori. Credo di aver girato sempre intorno a questo tema, puntando alla qualità speciale di un tempo che ci sottrae al tempo”.La mostra “Il tempo dell’attesa” a cura di Giovanna Calvenzi, organizzata da Open Air Art con il sostegno della Fondazione Sicilia, in collaborazione con Sicily Art and Culture e con la Fondazione Le Vie dei Tesori, resterà aperta fino a domenica 14 maggio.