◉ PALERMO
Santa Rosalia “patrona” della biodiversità, esperti a confronto su Monte Pellegrino e la Favorita
Nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, venerdì 31 maggio, un convegno, organizzato e moderato dall’agronomo e scrittore Giuseppe Barbera, a cui parteciperanno diversi studiosi che si occupano della riserva
di Giulio Giallombardo
30 Maggio 2024
Un legame profondo unisce Santa Rosalia agli studi sulla biodiversità. Tutto nasce da una ricerca fatta alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso su Monte Pellegrino che hanno gettato nuova luce sulle ricerche di biologia evoluzionistica. Di questo e altro si parlerà al convegno “Homage to Santa Rosalia. Diversità biologica e culturale a Monte Pellegrino, la Favorita”, che si svolgerà venerdì 31 maggio dalle 9, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo.
All’incontro, organizzato e moderato dall’agronomo e scrittore Giuseppe Barbera, coordinatore del Gruppo di lavoro per il piano di fattibilità della Favorita, partecipano diversi studiosi che da tempo si occupano del parco, approfondendo i temi di biodiversità, a confronto con altri relatori che avranno un approccio più multidisciplinare.
Proprio alla Santuzza, patrona di Palermo, è dedicato il primo intervento di Bruno Massa del Dipartimento Saaf, che si soffermerà sulla scoperta fatta nel 1959 dal ricercatore angloamericano George Evelyn Hutchinson, padre della biologia evoluzionistica moderna. Lo studioso scoprì nel Gorgo di Santa Rosalia (piccolo specchio d’acqua negli ultimi tempi asciutto per la carenza d’acqua e di piogge) due diversi generi di insetti acquatici, che riescono a convivere in un unico ambiente senza che l’uno prenda il sopravvento sull’altro. Grazie a questa e ad altre scoperte fatte nello stagno su Monte Pellegrino, Hutchinson propose addirittura che Santa Rosalia fosse proclamata la patrona degli studi di biologia evoluzionistica (ne abbiamo parlato qui).
Si soffermerà sulla biodiversità della riserva anche l’agronomo Tommaso La Mantia, mentre Luigi Naselli Flores e Federico Marrone del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche, analizzeranno gli elementi acquatici del Gorgo di Santa Rosalia. Con l’architetto Eliana Mauro del Dipartimento regionale dei Beni culturali, si parlerà dei giardini ornamentali e della tenuta di caccia della Real Favorita, mentre lo storico dell’arte Massimo Visone, del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, racconterà la cultura paesaggistica alla base dei siti reali borbonici, facendo un confronto tra Napoli e Palermo. Sarà presente, inoltre, Franco Panzini, presidente dell’Associazione Pietro Porcinai, che parlerà delle esperienze dei grandi parchi europei assimilabili alla Favorita; mentre Filippo Pizzoni, porterà l’esempio del Bosconincittà di Milano. Infine, il dottore di ricerca Francesco Lo Piccolo, concluderà l’incontro parlando di caccia e sperimentazione agrarie alla Favorita.
Interverranno, per i saluti istituzionali, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana; il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla; il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri; il direttore del Dipartimento Saaf, Tiziano Caruso; il presidente dell’Ordine degli Architetti, Iano Monaco e il presidente della Gesap, Salvatore Burrafato.

Panorama da Monte Pellegrino (foto Giulio Giallombardo)
“Abbiamo trascorso questi mesi battendo metro per metro la riserva, anche con l’aiuto dei droni – spiega Giuseppe Barbera – scoprendo tanti aspetti finora sconosciuti o che non erano stati approfonditi. Questo convegno arriva proprio nella fase in cui stiamo completando la nostra ricerca preliminare, acquisendo nuove cartografie e nuove conoscenze in grado di definire al meglio il piano di fattibilità e capire come sarà la Favorita che vogliamo. Tutto avviene nel quattrocentesimo anniversario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia e speriamo che questo sia di buon auspicio”.