Sciacca dal Medioevo al cinema, le passeggiate del secondo weekend di FerdinanDea
Ci sarà un tour tra i luoghi delle nobildonne Giuditta d’Altavilla e Eleonora d’Aragona, un altro tra i set dei film di Pietro Germi, fino alla necropoli di contrada Tranchina, con un itinerario per grandi e piccoli
di Redazione
29 Marzo 2022
C’è la Sciacca medievale, con tanto di figuranti in costume, e quella cinematografica, che ha ispirato registi come Pietro Germi, fino ai tesori archeologici fuori porta raccontati anche ai più piccoli. Sono tre passeggiate speciali quelle in programma sabato 2 e domenica 3 aprile, per il secondo weekend del Festival Ferdinandea, organizzato dalle Vie dei Tesori, in collaborazione col Comune.
Si comincia sabato con un itinerario guidato da Michele Termine, che parte dal centro storico della città (appuntamento alle 10 in piazza Saverio Friscia) e si srotola attraverso vie e vicoli per scoprire angoli dell’antica e autentica città medievale (qui per prenotare). Un tour che tocca monumenti e testimonianze architettoniche segnate dall’impronta della contessa normanna Giuditta d’Altavilla, e della famosa contessa Eleonora d’Aragona, moglie di Guglielmo Peralta, signore di Sciacca. Sembrerà di calarsi in una corte medievale, visto che la passeggiata sarà animata dai figuranti in costume d’epoca della Asd La Danza di Sciacca. Domenica 3 aprile alle 10 un tour tra i luoghi trasformati in set cinematografici nella passeggiata “Sciak, si gira”, in compagnia della giornalista saccense Santina Matalone e di Vincenzo Raso dell’associazione Pietro Germi (qui per prenotare). Da sempre la città agrigentina ha ispirato i registi, a partire proprio da Germi che ha trasformato per ben due volte Sciacca in un set cinematografico, prima per “In nome della Legge” (1949) e poi per “Sedotta e Abbandonata” (1964). Si ripercorreranno i vari luoghi trasformati in set per questi due film divenuti uno spaccato della Sicilia del passato, con i suoi monumenti ed edifici storici come la chiesa di San Nicolò La Latina e Palazzo Quartararo. Durante il percorso varie degustazioni di dolci come le “ova murina”, un tempo realizzati dalle monache che abitavano nel monastero della Badia Grande. Sempre domenica alle 10,30, in compagnia dell’archeologa Viviana Caparelli, si torna alla necropoli di contrada Tranchina, dove si farà una passeggiata per grandi e piccoli (qui per prenotare). I bambini avranno la possibilità di diventare per qualche ora dei piccoli archeologi, acquisendo con semplicità e chiarezza, nozioni importanti. Scopriranno la necropoli che risale all’età del Rame, periodo di grandi trasformazioni tra la metà del IV e gli ultimi secoli del III millennio avanti Cristo. La scoperta della necropoli avvenne casualmente nel 1957 quando un aratro fece emergere l’entrata di una tomba. I corredi funerari sono costituiti da quattro o cinque vasi, ciotole, bicchieri, tazze che gli studiosi legano alla cultura San Cono – Piano Notaro.Per prenotazioni, informazioni e per scoprire il programma completo del Festival Ferdinandea cliccare qui o chiamare lo 0917745575 tutti i giorni dalle 10 alle 18.