◉ FESTIVAL
Trapani tra cielo, mare e giardini segreti: tornano Le Vie dei Tesori
Dall'aeroporto militare di Birgi alle chiese barocche del centro, passando per residenze nobiliari e visite teatralizzate: nei weekend dal 20 settembre al 5 ottobre un viaggio nella città falcata tra esperienze inedite e luoghi ritrovati, in un dialogo tra sacro e profano
di Redazione
15 Settembre 2025
Trapani, la città a forma di falce che il mito consegnò a Cerere, si prepara ad accogliere la nuova edizione de Le Vie dei Tesori con un programma ricchissimo di luoghi, esperienze e emozioni. Nei tre weekend dal 20 settembre al 5 ottobre, la “città del sale e del cielo” aprirà porte solitamente chiuse, svelando segreti nascosti tra vicoli barocchi, hangar militari, giardini botanici e dimore nobiliari (qui il programma).
Quest’anno, il festival si tinge anche di azzurro: tra le novità più attese c’è infatti la possibilità di entrare – non da passeggeri, ma da esploratori – nell’Aeroporto militare di Trapani Birgi. Un’esperienza unica per scoprire hangar, reparti operativi, velivoli e ascoltare storie di missioni, soccorsi notturni e cieli da difendere. E per i più temerari, c’è anche la possibilità di sorvolare la “via del sale” a bordo di un Piper, ammirando dall’alto lo Stagnone, Mozia e le saline.
Ma il cielo non è l’unica novità. Tra i gioielli che tornano o si svelano per la prima volta spiccano Villa Immacolatella, antico baglio francescano circondato da un giardino simbolico con ulivi secolari e rose, e Villino Nasi, elegante residenza in stile Liberty affacciata sul mare, donata all’ex ministro Nunzio Nasi e oggi sede di biologia marina.
L’arte contemporanea trova invece spazio nel Museo di San Rocco, ex convento francescano restaurato e trasformato in polo culturale, mentre la devozione e la storia risuonano nelle chiese più iconiche: dalla Cattedrale di San Lorenzo con il suo Cristo in alabastro, alla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, custode dei Misteri processionali, fino a San Pietro con il suo organo monumentale capace – si dice – di riprodurre persino la voce umana.
E ancora: palazzi nobiliari come Palazzo Milo Pappalardo con il suo salone della musica, Palazzo Cavarretta con la vista sul centro storico, e l’Antica Corte delle Ninfee, ex monastero con la “ruota” degli esposti. Non mancano esperienze immersive: sessioni di pittura en plein air sul Bastione Imperiale, visite teatralizzate con “donna Clotilde” a Palazzo D’Alì, e persino percorsi di danza e benessere tra gli ulivi secolari di Villa Immacolatella.