I gioielli di Naro svelati dal festival Le Vie dei Tesori

Saranno dodici i siti aperti in occasione della manifestazione che arriva per il primo anno nel borgo dell'Agrigentino

di Redazione

3 Settembre 2019

Un borgo in gran parte inedito che non fa parte delle abituali “rotte” dei viaggiatori. Naro, la “fulgentissima”, amata da Federico II, è al suo debutto tra le città del festival Le Vie dei Tesori. Con il suo Castello Chiaramontano, il meglio conservato tra i manieri siciliani del periodo, la cittadina in provincia di Agrigento, punteggiata ovunque da chiese e monasteri, è un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la Chiesa Madre, un tempo moschea.

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Chiesa di Santa Maria di Gesù

Si avranno a disposizione tre weekend, solo sabato e domenica, dal 14 al 29 settembre per scoprire i 12 luoghi che fanno parte del circuito de Le Vie dei Tesori (qui l’elenco completo). Il festival è promosso dal Comune di Naro che ne sta curando la logistica. Bisogna per esempio fermarsi per ammirare l’imponente crocifisso di Frate Umile da Petralia Soprana, conservato nella chiesa di Santa Maria del Gesù: leggenda vuole che questo frate abbia scolpito 33 crocifissi – tanti quanti erano gli anni di Cristo – e che durante la notte gli angeli completavano sempre il suo lavoro.
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Chiesa di Santa Caterina

Oppure bisogna raggiungere Santa Caterina che in epoca medievale doveva essere uno splendore, interamente affrescata da Cecco da Naro (che poi Matteo Chiaramonte portò con sé a Palermo per lavorare sul soffitto dello Steri): talmente bella che il Preposto pensò un giorno che gli affreschi distraessero i fedeli. Risultato, li distrusse. Rimangono solo piccole porzioni in una cappella spoglia di enorme e ieratiche bellezza. Oppure raggiungete San Francesco e chiedete che vi venga mostrata la sacrestia: è interamente occupata da armadi estrosi, sbalzati a bulino, che aprendosi nascondono un mondo. Se ne avete abbastanza delle chiese, raggiungete la Biblioteca Feliciana che riunisce i lasciti di almeno tre monasteri: qui sono conservati non solo un codice pergamenaceo del XII secolo in scrittura gotica miniata in oro, ma soprattutto una rarissima Bibbia poliglotta in otto lingue del 1657.
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Un volume custodito nella Biblioteca Feliciana

Il festival è promosso dal Comune di Naro che ne sta curando la logistica. “Abbiamo colto al volo l’occasione di entrare a far parte del festival Le Vie dei Tesori – spiega il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara che ha presentato la manifestazione con l’assessore alla Cultura, Dario Lombardo e il consulente Giacomo Minio che ha curato l’organizzazione e al scelta dei luoghi che saranno aperti alle visite –  Uno dei tanti progetti di incentivazione turistica che questa amministrazione porterà avanti. Naro merita di stare al passo con i maggiori centri turistici della Sicilia e, grazie a Le Vie dei Tesori, ci stiamo riuscendo”. “Un’edizione zero che sarà una bellissima scommessa – interviene il vicepresidente de Le Vie dei Tesori, Marcello Barbaro – ma ci aspettiamo dei segnali, di vivacità, di interesse, di curiosità. Porre Naro in un circuito come quello di Vie dei Tesori, vuol dire far passare il concetto che la Sicilia è un museo diffuso, dalla grande città al borgo inedito”.
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Chiesa di San Nicolò di Bari

Infine, una delle principali novità di quest’anno: scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma comodamente, in pullman, partendo da Palermo (ve ne abbiamo parlato qui). Dunque, chi dal capoluogo siciliano volesse andare alla scoperta dei tesori di Naro, potrà farlo domenica 22 settembre (qui per prenotare il pullman).Per informazioni sul festival a Naro visitare la pagina https://leviedeitesori.com/naro/. Per restare aggiornati su tutte le altre iniziative, visite e appuntamenti visitare il sito www.leviedeitesori.com. È operativo anche il call center allo 0918420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18.