◉ FESTIVAL
Dalle ville nobiliari al blu del mare: Bagheria si racconta con Le Vie dei Tesori
Tra saloni affrescati, immersioni nella tonnara di Aspra e passeggiate lungo la costa di Porticello, il festival svela i mille volti di una terra generosa. Un programma dal 20 settembre al 5 ottobre che unisce arte, storia e natura, con esperienze uniche come la pittura dei carretti siciliani e il battesimo del mare
di Redazione
16 Settembre 2025
Bagheria la nobile, la visionaria, la terra che ha dato i natali a Guttuso e Tornatore, si prepara ad accogliere la sesta edizione de Le Vie dei Tesori dal 20 settembre al 5 ottobre. Un programma ricchissimo che esplora l’anima duplice di una città fatta di splendore barocco e laboriosità popolare, di arte e tradizione, di mare e agrumeti (qui il programma).
Cuore del festival sono le ville storiche, simboli di un fasto settecentesco che ancora oggi stupisce: da Villa Palagonia, la celeberrima “Villa dei Mostri” con le sue bizzarre sculture in tufo, a Villa Cattolica, che ospita il Museo Guttuso con opere donate dal maestro alla sua città; da Villa Butera, il “buen retiro” del principe Branciforti, al Castello San Marco, mix unico di architettura militare e residenza di campagna dove soggiornò persino Tomasi di Lampedusa. E ancora, dimore private come Villa Sant’Isidoro de Cordova, colma di oggetti d’epoca e affreschi trompe l’oeil, che aprono per l’occasione i loro saloni.
Ma Bagheria non è solo nobiltà: è anche la città delle cooperative agrumicole e delle conserviere di pesce, realtà che hanno scritto la storia economica del territorio. Il festival permette di visitare un magazzino storico dei limoni, dove si scopre l’arte dell’incartatura a mano e si respira il profumo di agrumi che hanno viaggiato in tutta Italia, e l’Antica Tonnara di Aspra, con il suo emozionante racconto familiare e la lavorazione tradizionale del tonno. Si visita anche l’antica torre dell’acqua, in contrada Sant’Isidoro, alta 30 metri, che ha ancora la masseria annessa e ha ospitato uno dei primi opifici industriali; conserva al suo interno una vasca di raccolta e i meccanismi necessari a farla funzionare, sempre con un motore idraulico a vapore.
E poi ancora, esperienze immersive: dai laboratori nella bottega Ducato, dove si impara a dipingere come i “masciddari” decoratori di carretti siciliani, alle escursioni in barca a vela lungo la costa di Porticello, tra fari, grotte e castelli affacciati sul mare. Per i più coraggiosi, anche il battesimo del marecon immersioni guidate tra ricciole e delfini. Non mancano i luoghi del cuore: l’Arco Azzurro, simbolo d’amore e riscatto dopo la confisca alla mafia; il Museo del Giocattolo, con la sua collezione di bambole e trenini d’epoca; e l’Oasi Blu, casa-museo dove ogni oggetto racconta un viaggio tra i cinque continenti.