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Le Vie dei Tesori a Caltanissetta tra palazzi nobiliari, case d’artista e ricordi delle miniere

Tra le novità del festival, che torna per il nono anno nel capoluogo nisseno, apre Palazzo Giordano, dove soggiornò nel 1838 Ferdinando II di Borbone. Visita inedita anche alla caserma dei Vigili del Fuoco e al piccolo museo dedicato al patrono San Michele Arcangelo, recentemente realizzato nella Cattedrale. Riaprono le porte il MuDes Museo del Design di Liborio Di Buono, e l’ex palestra Bilotta con la sua ricca esposizione dedicata al mondo dei carabinieri

di Redazione

7 Ottobre 2025

Un nuovo viaggio nell’anima più autentica di Caltanissetta, nel suo passato di città mineraria, nei suoi palazzi borghesi, ma anche nelle case d’artista divenute nel tempo, salotti culturali. Le Vie dei Tesori ritorna nel capoluogo nisseno per il nono anno consecutivo (qui il programma), un’avventura iniziata nel 2017, quando uno dei maggiori festival italiani di rigenerazione culturale, ha deciso di espandersi anche fuori da Palermo dove era nato nel 2006. E il capoluogo nisseno fece subito sua l’esperienza, mettendo sul tavolo un patrimonio immenso e per molti versi, ancora da indagare. Quest’anno, nono traguardo, tre weekend – dall’11 al 26 ottobre – che nascono con il sostegno del Comune di Caltanissetta, con l’assessorato alla Cultura retto dall’assessore Giovanna Candura. Al fianco di Caltanissetta, altre 15 città siciliane (a Messina, Enna, Leonforte, Trapani, Mazara del Vallo, Alcamo, Carini, Termini Imerese, Bagheria, il festival sta per iniziare il suo terzo e ultimo fine settimana; a Palermo, Catania, Corleone, Sciacca, Ragusa, si camminerà accanto a Caltanissetta) più Mantova, dove Le Vie dei Tesori è ormai rodato da tempo.

Caserna dei Vigili del Fuoco

Caltanissetta si racconterà attraverso i suoi tesori nascosti, tra palazzi nobiliari, case d’artista e memorie minerarie. Le Vie dei Tesori aprono luoghi inediti: Palazzo Giordano in corso Vittorio Emanuele, che ospitò nel 1838 anche Ferdinando II di Borbone, ed è stato sede prima della Banca d’Italia e poi della Banca Commerciale; il piccolo parco ricco di biodiversità “Sotto il Monastero” vicino alla chiesa di Santa Chiara delle Clarisse di clausura; la casa natale dello scultore Michele Tripisciano, acquisita dal Comune e appena restaurata; e lo studio-atelier di Carlo Sillitti, oggi salotto culturale molto frequentato. Si potrà scendere nella cripta settecentesca di San Domenico, dove sono ancora visibili i colatoi dove si essiccavano i corpi dei Moncada, oppure ammirare i reperti della chiesa di Sant’Antonino riemersi dall’ex Palazzo delle Poste, dove è stata scoperta anche una cripta usata durante l’epidemia di colera. Lungo il percorso anche le tappe della città industriale: dal Museo Averna, nato attorno all’antico elisir dei frati cappuccini, alla Caserma dei Vigili del Fuoco che apre per la prima volta.  

La Cattedrale

Novità di quest’anno sarà anche il piccolo museo dedicato al patrono di Caltanissetta, San Michele Arcangelo, recentemente realizzato all’interno della Cattedrale Santa Maria la Nova; la Casa del Mutilato arricchita dai cimeli delle due guerre mondiali. Riaprono le porte il MuDes Museo del Design di Liborio Di Buono, dove saranno esposti oggetti storici del collezionista Sergio Farinella, e l’ex palestra Bilotta, con la sua ricca esposizione dedicata al mondo dei Carabinieri; e la mostra del collezionista Filippo Ciulla “Caltanissetta: viaggio nella memoria fra ‘800 e ‘900”, passeggiata visiva tra le foto d’epoca dedicate alle miniere, all’attività della Averna, ai torroni, all’economia nissena di un tempo; anche una proiezione multimediale della Settimana Santa.

Museo Mottura

Potranno essere visitati anche il laboratorio del Museo Mineralogico dell’Istituto d’istruzione Mottura; Palazzo Moncada, che durante il festival ospita una mostra d’arte contemporanea, e un festival del ricamo e del merletto siciliano; e nelle sale che fino a poco tempo fa hanno ospitato l’ufficio Tributi del Comune, ecco un’esposizione sulla storia del palazzo e dei Moncada a cura dell’associazione Alchimia e della Pro Loco di Caltanissetta.

Maurizio Spinello

Avanti con le esperienze, che hanno un filo saporito che le lega:  dal panificio eroico di Maurizio Spinello che ha fatto rinascere il borgo fantasma di Santa Rita; al torrone Geraci che festeggia i suoi 155 anni; alle olive e all’olio evo del territorio, dell’oleifico Arkè; alle Cuddrireddre, le corone dolci di Delia che sono presidio Slow Food. Senza dimenticare un tuffo nel passato, i racconti dei fogliamari, i raccoglitori di verdure selvatiche di una volta, che rivivono in un autentico personaggio, Angelo Gabriele Anzalone. Fuori porta, si inforcheranno le bici per raggiungere luoghi che sanno di storia, il periodo d’oro dello zolfo e delle miniere con la Ciclofficina di Legambiente; o scoprire il borgo fantasma rurale dimenticato di Guttadauro, nel territorio di Butera.

Quest’anno il gruppo di lavoro di Caltanissetta per Le Vie dei Tesori, è composto da Pasquale Tornatore, Michele Mendolia Calella, Michelangelo Lacagnina (referente tecnico – assessorato Cultura Comune di Caltanissetta), Luigi Garbato, Carlo Mastrosimone, Luca Micciché (Pro Loco di Caltanissetta), Pascal Resta, Aurelia Speziale, Selene Tumminelli.

Le visite ai luoghi delle Vie dei Tesori di Caltanissetta saranno curate da centinaia di studentesse e studenti dei sei istituti di istruzione superiore della città, che hanno aderito al Pcto promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale: Istituto Manzoni-Juvara, Istituto Mottura, ITET Rapisardi, Liceo Artstico Rosario Assunto, Liceo classico linguistico coreutico Ruggero Settimo e Liceo Scientifico Volta.