◉ LE VIE DEI TESORI
Ragusa all’ultimo weekend, si entra nel chiostro che fu set di Pietro Germi
Alla scoperta del cimitero centrale, tra cappelle e mausolei, si visita il museo Obsculta delle monache e poi le degustazioni di Cerasuolo e la preparazione delle “scacce”. Da non perdere la casa-museo, creata dall’organista Salvatore Appiano, grande collezionista e mecenate e il ritrovato Palazzo della Cancelleria con le gigantografie realizzate dal fotografo Giuseppe Leone
di Redazione
30 Ottobre 2025
A Ragusa piace il silenzio: dei chiostri delicati, delle grotte ipogee, dei giardini segreti, perfino del cimitero centrale. Ma è una città che ama anche la comunità, e infatti ecco le degustazioni di Cerasuolo e la preparazione delle tradizionali “scacce”. Sarà veramente un’edizione da ricordare quella delle Vie dei Tesori quest’anno a Ragusa: numeri molto alti di visitatori, esperienze ovunque, siti che aprono per la prima volta come il rifugio antiaereo dinanzi al quale si sono messi in coda gli stessi ragusani.
In questo terzo e ultimo weekend – sabato 1 e domenica 2 novembre – un’occasione da non perdere sarà la visita alla chiesa dell’Ecce Homo con le straordinarie opere di Cambellotti; o ammirare il chiostro restituito del convento di Santa Maria di Gesù, l’unico rimasto intatto dopo il terremoto del Val di Noto. È delicatissimo, elegante, Pietro Germi vi volle girare “Divorzio all’italiana” nel 1961. Ma sono tutti i siti ad essere imperdibili, a partire dal sepolcro ipogeo della Grotta delle Trabacche (che già da solo merita il viaggio), nel territorio di Santa Croce Camerina. Ritornando a Ragusa, troverete le antiche mappe e le carte del sito (e di molti altri luoghi siciliani) nella collezione Zipelli da Sicilia Antiqua.
Torniamo a Ragusa: ecco il delicato giardino segreto e privato, e il teatrino di Palazzo Donnafugata; la chiesa di Santa Maria delle Scale con il racconto della “dormitio virginis”; le cripte di Santa Maria dell’Itria che apparteneva all’Ordine dei Cavalieri di Malta; l’Antico Mercato tra i pupi tradizionali e le degustazioni a km0. E ancora, saranno una sorpresa a Palazzo della Cancelleria, le gigantografie del 1975 realizzate dal fotografo Giuseppe Leone scomparso da poco più di un anno: si sta preparando una grande mostra per ricordarlo.
Poi le latomie dell’imponente cava Gonfalone sventrata dai cavatori; il Giardino ibleo con il suo percorso tra arte e natura; il nobile palazzo Arezzo di Trifiletti che pare immobile nel tempo, tra arredi e tele; i mascheroni barocchi di Palazzo Cosentini; l’elegantemente e orgogliosamente retrò Circolo di conversazione (il “circolo de cavaleri” descritto da Bufalino); o, fuori porta, il giardino del Castello di Donnafugata con i suoi percorsi misterici. Solo sabato, una visita è dovuta al Museo Obsculta voluto dalle monache (non dimenticate l’affaccio dalle “gelosie” della clausura); o la wunderkammer di Casa Museo Appiano, creata dall’organista Salvatore Appiano, grande collezionista e mecenate: la visita si svolge sulle note dell’organo.
Senza dimenticare la passeggiata tra le cappelle monumentali: sabato Saro Distefano condurrà una passeggiata dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, alla scoperta del cimitero centrale: un luogo silenzioso ma ricco di cappelle monumentali, tombe di famiglia, architetture suggestive e soprattutto storie di uomini, donne e bambini che meritano di essere raccontate.
Ultime due lezioni itineranti di Vinyasa Flow Yoga al tramonto con il maestro Carmelo Battaglia nei mirador scelti: sabato alle 19 sulla rotonda di via Roma e domenica a Palazzo Cancelleria. Sempre sabato ai Cenacolari, la terza e ultima masterclass per scoprire i vini legati al territorio come il Cerasuolo di Vittoria e il Frappato, a cura dell’associazione Le Strade del Cerasuolo di Vittoria; e domenica la preparazione delle “scacce” a cura dei panifici tradizionali: la pasta, il pomodoro, il ripieno, tanto basilico, da gustare poi tutti insieme. Infine il trekking sensoriale con Luisa Manni di Be Rural – sabato alle 14.30 e domenica alle 10 – che mira a far entrare in connessione i cinque sensi. E attraverso i sapori, raccontare la storia del territorio, camminando tra natura e i vicoli di Ragusa Ibla e la natura che la circonda.
Il festival è agganciato al progetto Choral che unisce la Sicilia e la vicina Malta (che è praticamente di fronte); con il supporto di Unicredit e dell’Usr che collabora alla formazione delle scuole – Istituto Mazzini e Istituto Vico – Umberto I – Gagliardi, oltre all’associazione Così Come Sei – ; e dell’Ordine dei fisioterapisti: nel gazebo di piazza San Giovanni, saranno a disposizione per consulenze di valutazione funzionale fisioterapica. Inoltre, esibendo i coupon delle Vie dei Tesori, si potrà visitare con un biglietto ridotto la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, fino a domenica a Palazzo Garofalo.
Il festival quest’anno è patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.
Per informazioni telefonare tutti i giorni dalle 10 alle 18 allo 0918420046. A Ragusa, hub e infopoint nel gazebo di piazza San Giovanni.

 












