Il nuovo futuro della zona falcata di Messina: fondi in arrivo per tre tesori
Finanziati interventi di messa in sicurezza per la Stele della Madonna della Lettera, la Porta Spagnola e il portale d’accesso alla Lanterna del Montorsoli
di Redazione
8 Marzo 2021
Conto alla rovescia per i lavori di messa in sicurezza dei tre principali monumenti della zona falcata di Messina. Il governo regionale ha deliberato il finanziamento degli interventi che riguardano la Stele della Madonna della Lettera, la Porta Spagnola e il portale d’accesso alla Lanterna del Montorsoli. Lo stanziamento per i lavori da eseguire – fanno sapere dalla Regione – ammonta a circa un milione e duecentomila euro. Per i tre monumenti, i tecnici della Marina militare hanno elaborato i relativi progetti, già approvati dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Messina, che avrà anche il compito di vigilare sulla corretta esecuzione.
Nel dettaglio, i lavori sulla Stele della Madonna della Lettera (finanziati con quasi 350mila euro), prevedono il consolidamento della struttura con il risanamento di alcune lesioni sui lati, oltre alla ricomposizione di alcuni elementi in pietra che si sono distaccati. Di tipologia più ampia, gli interventi sulla Porta spagnola, per i quali sono previsti oltre 700mila euro. Non solo si interverrà sulle lesioni, ma anche sui bassorilievi e sugli elementi decorativi. Inoltre è prevista la realizzazione di un impianto di illuminazione e di una pensilina che possa rendere percorribile il monumento a livello delle mura. Infine, gli interventi nell’area della Lanterna del Montorsoli (finanziati con 111mila euro) si concentreranno in particolare sul consolidamento del portale d’accesso che fa parte di un sistema difensivo realizzato in tempi successivi al monumento principale.L’altra tappa che si è data il governo regionale, la più impegnativa, consiste nel recupero e nella valorizzazione della Real Cittadella. Nei prossimi giorni sarà avviata la procedura per conferire l’incarico per la progettazione della seicentesca fortezza spagnola, che rappresenta uno dei monumenti di maggior valore storico-architettonico della zona falcata. Contemporaneamente, l’Autorità di sistema si occuperà della caratterizzazione del suolo della falcata (la relativa gara è stata già espletata) che costituisce il primo passo verso la bonifica dell’area. Bonifica che dovrebbe – ove necessaria – iniziare proprio dalla Real Cittadella, per renderla presto accessibile al pubblico.“Procede secondo i tempi previsti – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – la fase operativa del cronoprogramma che abbiamo condiviso con gli enti coinvolti, a cominciare dall’Autorità di sistema portuale, per restituire al più presto a cittadini e turisti almeno una porzione della zona falcata”.