La Valle dei Templi laboratorio di biodiversità, al via il progetto Demetra
Previsti interventi per la conservazione e il censimento delle risorse genetiche vegetali in agricoltura presenti nell’area archeologica
di Redazione
30 Gennaio 2021
Tutelare la biodiversità della Valle dei Templi, con interventi mirati a valorizzare il patrimonio biologico del territorio. È l’obiettivo del progetto Demetra, di cui si fa promotore il Parco archeologico e paesaggistico agrigentino. L’iniziativa, che ha finalità scientifica, divulgativa e didattica – fanno sapere dalla Regione – è stata finanziata dall’assessorato regionale dell’Agricoltura con due misure del Psr Sicilia 2014-2020. In particolare 149mila euro serviranno per interventi e investimenti nella conservazione delle risorse genetiche vegetali in agricoltura e 247mila per il mantenimento della conservazione della biodiversità e delle risorse genetiche.
Il Parco della Valle dei Templi, che ha un alto valore anche dal punto di vista paesaggistico, si snoda su un territorio molto ampio nel quale insistono aree interessanti sotto il profilo della biodiversità in agricoltura. Il progetto Demetra – aggiungono dalla Regione – oltre a garantire il mantenimento delle condizioni di tenuta del territorio, offrirà nuove opportunità per la valorizzazione scientifica, divulgativa e didattica. Obiettivo del progetto è di creare una sorta di banca vivente di germoplasma per i progetti di miglioramento genetico. Le azioni finanziate, tra loro correlate, permetteranno di censire, documentare, classificare e catalogare le diverse tipologie genetiche presenti nell’area del Parco, consentendone la conservazione e tutela, ma anche approntando quanto necessario alla realizzazione di strutture idonee alla loro conservazione. Inoltre, proprio nell’ambito del progetto, verranno poste in essere le necessarie misure di accompagnamento, informazione e divulgazione capaci di consentire la promozione dei contenuti scientifici del lavoro di conservazione e di acquisire le abilità necessarie a iscrivere il materiale genetico tutelato negli albi regionali e nazionali.In particolare, attraverso i due progetti, il Parco archeologico darà vita a un sistema di campi-catalogo per la raccolta e la conservazione delle diverse varietà agricole siciliane relativamente ad agrumi, frutta fresca e frutti minori, vite e olivo, oltre a un gruppo di 10 grani antichi autoctoni. Attività che potrebbero contribuire allo sviluppo di nuove attività agricole. “La valorizzazione del potenziale biologico ai fini della conservazione e tutela delle risorse naturali – spiega l’assessore regionale al Beni culturali, Alberto Samonà – è un modo innovativo e interessante per coniugare arte, paesaggio e territorio. Il progetto Demetra, consente di operare una doppia azione in coerenza con le linee guida sulla sostenibilità ambientale: mantenere le caratteristiche genetiche e la biodiversità dei luoghi e ampliare l’offerta esperienziale della Valle dei Templi ai visitatori, offrendo nuove opportunità anche a studenti e ricercatori”.“Preservare le colture autoctone – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla – è la modalità giusta per custodire cultura, tradizione, storia di un territorio e di un popolo. Tutto questo oltre ad essere un dovere nei confronti delle nuove generazioni è anche fattore di crescente interesse scientifico, enogastronomico e turistico”. “Un ulteriore, importante, obiettivo del progetto – precisa il direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta – è quello di approfondire gli aspetti vegetazionali in senso ‘archeo-botanico’ attraverso indagini e studi di tipo stratigrafico e palinologico per acquisire e utilizzare informazioni e dati sulla qualità e varietà delle specie e delle popolazioni agrarie coltivate nelle epoche precedenti al fine di trarne utili indicazioni per le finalità di scambio culturale con altre realtà europee di eccellenza e per scopi di promozione territoriale”.