Le Vie dei Tesori, 18mila visite nel primo weekend
Aperti 170 luoghi in dieci città siciliane. Trapani e Caltanissetta sul podio per numero di partecipanti, segue Siracusa e la bella sorpresa di Noto
di Redazione
16 Settembre 2019
Chiese, palazzi, musei, giardini, torri e campanili presi d’assalto. Curiosità e tanta voglia di scoprire i patrimoni nascosti delle città. Le Vie dei Tesori archivia il suo primo weekend, toccando i 18mila partecipanti in dieci città, con punte veramente alte a Trapani e Caltanissetta, segue Siracusa e a brevissimo, la bella sorpresa di Noto. Tra i “borghi” più piccoli, Sambuca (aperta solo sabato e domenica) supera Acireale e la vicina Naro. Il sito più visitato in assoluto è stato il castello Maniace di Siracusa con 1100 presenze.
E visto che l’anno scorso era stata la performance a sorpresa migliore, anche quest’anno Trapani non si è smentita (qui tutti i luoghi visitabili): eccola infatti sistemarsi su questo podio provvisorio con i visitatori che per tutti i tre giorni di festival sono sciamati tra i suoi 25 siti, preferendo la Torre della Colombaia (ma non è una novità, l’ex carcere anche l’anno scorso è stato tra i preferiti, ci si arriva solo in barca e su prenotazione) ma anche l’elegantissimo palazzo Milo Pappalardo con il suo balcone scolpito e la delicata sala della musica soppalcata; e chiostri e campanile di San Domenico con la vista mozzafiato sull’intera città.Poco lontano, Marsala per questo suo debutto nel festival ha un’ottima performance (qui tutti i luoghi visitabili). I visitatori ovviamente hanno fatto la coda per salire sul campanile del Carmine, inaugurato dopo decenni di chiusura, alla presenza del vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, ma hanno preferito in assoluto visitare il Museo archeologico Lilibeo con le due navi punica e romana; la chiesa di Santo Stefano con il camminamento segreto e – nessuno ci avrebbe mai scommesso – il Museo degli arazzi dove, ad un certo punto della giornata, si sono svolte in contemporanea tre visite guidate in altrettante lingue, italiano, francese e fiammingo.Caltanissetta non si smentisce (qui tutti i luoghi aperti): un flusso inesauribile di visitatori che si è messo in coda ordinata – e lunghissima – per entrare per la prima volta in assoluto nella residenza del “signore delle zolfare” Villa Testasecca (che sarà aperta ancora soltanto nel prossimo weekend): tra i visitatori, il sindaco, il prefetto e il soprintendente di Caltanissetta, accolti dai padroni di casa, la famiglia Benza; ma code lunghe anche per visitare il museo e lo stabilimento di produzione Averna dove sono stati svelati i segreti dell’amaro dei monaci (che tutti hanno portato con sé in bottigliette mignon).Nell’Agrigentino, Sambuca vince su Naro. Hanno aperto le porte 12 siti nell’elegante e turistica Sciacca (qui tutti i luoghi) dove ha avuto un vero exploit Palazzo Lazzarini con il suo giardino segreto, e il campanile della chiesa di San Michele, che probabilmente nasceva da una torre a difesa delle scorribande dei pirati. A Sambuca (qui tutti i luoghi) i visitatori hanno preferito di gran lunga la Chiesa Madre restituita alla cittadina dopo cinquant’anni dal terremoto del Belice, mentre a Naro (qui tutti i luoghi) il pubblico è rimasto affascinato dall’estrosa sacrestia dei monaci di San Francesco, e dal vicino convento, oggi sede del Comune, dove è anche la biblioteca Feliciana: e qui ha riscosso grande interesse i codici miniati e la Bibbia poliglotta del ‘600.Siracusa accoglie il sito più visitato in assoluto, il bellissimo Castello Maniace e gli altri venti seguono abbastanza compatti (qui tutti i luoghi); è una bella sorpresa Noto dove il pubblico è sciamato affettuoso tra i saloni sontuosi di Palazzo Nicolaci e quelli di palazzo Ducezio, sede del Comune (qui tutti i luoghi). Ad Acireale vince di gran lunga la biblioteca e pinacoteca Zelantea, tra incunaboli e antiche stampe di Guido Reni, il sorprendente e inedito palazzo Vescovile è al terzo posto (qui tutti i luoghi). Messina conferma la scelta degli altri anni: i più visitati sono sempre Forte San Salvatore, eterno vincitore da cui si vede tutto lo Stretto, seguito dal Sacrario Cristo Re e Torre Ottagona (qui tutti i luoghi).La tredicesima edizione del festival appena iniziata, proseguirà per i prossimi due weekend, fino al 29 settembre, in un percorso che mette insieme capoluoghi, città d’arte ma anche piccoli borghi che aspettano soltanto di essere scoperti. Dopo le prime dieci città, nel primo fine settimana di ottobre partirà – per cinque weekend, fino a domenica 3 novembre – la grande kermesse di Palermo con 170 luoghi, in contemporanea il festival aprirà 50 luoghi a Catania e, per tre weekend, anche i siti barocchi di Ragusa, Modica e Scicli.Novità di quest’anno, inoltre, sono i viaggi giornalieri in pullman da Palermo verso alcune delle città del festival. Il progetto nasce con Labisi Eventi Vettore ufficiale (qui per scoprire tutte le partenze in programma). Per restare aggiornati su tutte le iniziative, visite e appuntamenti, visitare il sito www.leviedeitesori.com. È operativo anche il call center allo 0918420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18.