Mirto, il borgo dall’anima verde tra abiti antichi e memorie dei vip
Il piccolo paese dei Nebrodi torna al Borghi dei Tesori Fest con un programma tutto da scoprire: dal barman testimone delle visite in Sicilia di famosi personaggi al suino nero. Poi un viaggio tra gli abiti di una volta ed eventi dedicati al botanico Francesco Cupani e all’etnomusicologo Alan Lomax
di Marco Russo
21 Agosto 2022
Il suo nome evoca una celebra pianta dalle proprietà balsamiche, quasi a esaltare la sua anima “verde” come i boschi in cui è incastonato. Mirto, adagiato su un’altura a 400 metri sui Nebrodi, è uno di quei piccolissimi borghi che riservano tante sorprese e custodiscono gelosamente tradizioni e personaggi unici. Un patrimonio che viene raccontato durante Borghi dei Tesori Fest, al suo primo weekend e con altri due in arrivo il 27 e 28 agosto e il 3 e 4 settembre (qui il programma di Mirto).Detto anche uno dei “quattru paisi di li funci” insieme a Frazzanò, Longi e Galati Mamertino, dove viene allevato il maialino nero dei Nebrodi, diede anche i natali a Francesco Cupani, frate francescano e naturalista del Seicento, fondatore dell’orto botanico di Misilmeri, che dedicò tutta una vita alle scienze naturali.
È proprio al maialino nero è dedicata una delle esperienze del festival, soltanto oggi, domenica 21 agosto alle 18. A Palazzo Cupane, Carla Coco e Flavio Birri presentano il loro libro “Sua maestà il maiale” con tanto di degustazione guidata dall’imprenditrice Luisa Agostino Ninone (premiata come migliore imprenditrice siciliana del 2021) della locale azienda “la Paisanella”. Collaboreranno l’Enoteca provinciale della Città metropolitana di Messina e, durante la degustazione, interverranno specialisti che sonderanno l’aspetto enogastronomico dei prodotti del territorio dei Nebrodi (qui per prenotare).Tappa imperdibile, tutti i weekend dalle 17,30 alle 20, è il giardino di Colapesce, nato per iniziativa di Toni Librizzi, un personaggio particolare, per quarant’anni barman del Grand Hotel et des Palmes di Palermo (qui per prenotare). Un testimone delle visite in Sicilia di famosi personaggi della cultura e della politica. Di questa storia di vita, Librizzi ha conservato quattromila preziosi cimeli che adesso sono esposti nella sua casa di Mirto, in un museo gestito dalla Fondazione Colapesce.Si possono ammirare i preziosi album in cui Librizzi invitava i personaggi di passaggio a lasciare scritto un ricordo, un pensiero, una nota, un disegno. Ogni scritto, ogni oggetto ha una storia: la bacchetta di Mascagni regalata da Ubaldo Mirabelli, sovrintendente del Teatro Massimo, una lampada di Edison che viene dalla famiglia della moglie danese Lise. Le serate trascorse con Guttuso e con Sciascia e poi il bicchiere disegnato da Al Pacino, i bozzetti schizzati da De Chirico o da Pomodoro. E ancora, i grandi attori italiani, Fo, Buazzelli, Manfredi. All’esterno del museo c’è, inoltre, una scultura di marmo onice raffigura di Colapesce, personaggio mitico, secondo una leggenda nato a Mirto.Ma a Mirto si trova anche un bellissimo museo del costume, che si può visitare tutti i weekend, dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, nei saloni del palazzo appartenuto alla famiglia Cupane (qui per prenotare). Sono custoditi oltre mille e cinquecento abiti, cappelli, pizzi e vari accessori provenienti da famiglie siciliane, frutto in buona parte di donazioni. Poveri o gattopardi, ogni abito ha una storia: un viaggio in ordine cronologico dal Settecento fino agli anni Cinquanta del Novecento, con spazi dedicati agli accessori e alla biancheria intima. Tra le chicche il Delphos, un abito di Mariano Fortuny in tessuto plissettato e un abito Charleston dell’epoca di Franca Florio.Se si vuole approfondire la storia del museo, sabato prossimo, 27 agosto alle 18, un convegno sul restauro dei tessuti d’epoca, partendo dalle manifatture siciliane da cui sono nati gli abiti esposti nella collezione storica del museo del costume (qui per prenotare). A contorno della manifestazione, seguirà una sfilata di abiti vintage intitolata “L’ebbrezza della moda nei colori del vino”, accompagnata dalla degustazione enogastronomica di cibi e vini del territorio. Esposte anche le creazioni di Linda Schipani, artista che lavora con materiali riciclati.Ma tra i personaggi legati a Mirto c’è anche l’etnomusicologo Alan Lomax che lì si fermò per registrare canti e stornelli. Alla sua figura e ai suoi studi è dedicato un convegno e la mostra “Sogni di cartone: lettere e immagini degli emigranti con la madrepatria”, a cura dell’architetto Maria Teresa Brancatelli, che raccoglie le immagini dell’emigrazione italiana tra Ottocento e Novecento. Appuntamento domenica 28 agosto alle 18 (qui per prenotare) con la curatrice che guiderà l’esperienza illustrando l’itinerario Lomax, seguendo le gigantografie dell’etnomusicologo installate lungo un tragitto che dalla piazzetta Lomax porta a Palazzo Cupane, sulle note della banda musicale “Giuseppe Verdi – Città di Mirto” che eseguirà brani dell’epoca. La serata si concluderà con la musica di Antonio Smiriglia, l’artista di Galati Mamertino tra le voci più rappresentative del panorama etnopopolare, che proporrà brani tratti dal suo ultimo lavoro, “Amanti, santi e naviganti”.L’ultimo weekend del festival a Mirto è, invece, all’insegna della natura. Il 3 settembre dalle 10 alle 12 un’esperienza con l’oro verde al frantoio Ingrillì Pirrotti, dove saranno svelati tutti i segreti dell’olio extravergine di oliva: come si coltivano e si potano gli ulivi, come si segue la stagionalità, quando si raccolgono le olive e tutti passaggi spiegati nel dettaglio. Ovviamente, non potrà mancare l’esperienza diretta che culminerà nella degustazione di oli e prodotti tipici del territorio (qui per prenotare). L’ultima domenica, 4 settembre alle 19, un viaggio tra gli odori dei Nebrodi, alla scoperta di piante ed erbe aromatiche e officinali del luogo. Un’esperienza che ripercorrerà le orme del botanico Cupani e che, anche in questo caso, si concluderà con la degustazione di eccellenze dei Nebrodi (qui per prenotare).Mirto è uno dei quaranta borghi partecipanti al festival (per scoprirli tutti cliccare qui). Molti sono, inoltre, raggiungibili da Palermo con un bus che parte e ritorna in giornata (Mirto lo sarà il 28 agosto, qui per prenotare). Per informazioni, telefonare allo 0918420004, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 20.