◉ IL FESTIVAL

Oratori, catacombe e organi monumentali: Le Vie dei Tesori alla scoperta di Carini

Il festival torna per la terza volta nella cittadina del Palermitano. Da sabato 7 fino a domenica 22 ottobre si potranno visitare chiese solitamente non aperte, scoprire le storie del famoso castello della baronessa, ma anche addentrarsi in un percorso musicale con gli strumenti d'epoca. Previsto uno showcooking dedicato ai biscotti di San Martino

di Redazione

27 Settembre 2023

Oratori preziosi, chiese inedite, un percorso tra gli organi storici e l’immancabile castello della baronessa. Le Vie dei Tesori ritorna per la terza volta a Carini con numeri molto alti, l’anno scorso ha infatti superato di parecchio le tremila presenze in tre weekend. Da sabato 7 ottobre e fino a domenica 22 (sempre sabato e domenica) si potranno visitare chiese solitamente non aperte, scoprire le storie del famoso castello La Grua Talamanca, ma anche entrare nell’Oratorio dei “33” dove si verrà accolti dai confrati in abito tradizionale.

Uno degli organi monumentali

Quest’anno si potrà seguire anche un particolarissimo percorso attraverso gli organi monumentali. Carini ne possiede ben quattro, tre dei quali perfettamente funzionanti: dallo strumento seicentesco della chiesa del Carmine costruito da Antonino La Valle; all’organo cinquecentesco dell’oratorio Serpottiano del Santissimo Sacramento, a quello della Chiesa Madre costruito dal palermitano Giacinto Micales-Lugaro nel 1911; fino all’organo ottocentesco nella chiesa di San Vincenzo Ferreri che riproduce il suono di un’intera banda, e fu costruito da Francesco La Grassa.

Biscotti di San Martino

Un organista e musicologo mostrerà il funzionamento degli strumenti, ne racconterà la storia e farà ascoltare brani di Bach, Mozart, Franck e Morricone. E se si avesse voglia di qualcosa di dolce, ecco pronto uno showcooking di biscotti di San Martino, profondamente diversi da quelli palermitani seppure si tratta di pochi chilometri di distanza.

Catacombe di Villagrazia di Carini

Ecco quindi il programma. Si parte dagli oratori che qui sono tutti un merletto di stucco: si rimane abbagliati dal Santissimo Sacramento, oppure dai preziosismi rococò e i festoni dorati della chiesa degli Agonizzanti, vero colpo d’occhio; dalle balconate di ferro da cui si affacciavano le monache domenicane di clausura su San Vincenzo. Sempre nel segno dei baroni La Grua, si visiterà anche l’ex convento dei Carmelitani dove sono sia la Biblioteca che il museo civico con l’Archivio dello spettacolo mediterraneo. Poco lontano ecco la catacomba paleocristiana di Villagrazia, il cimitero sotterraneo più esteso della Sicilia occidentale.

Per informazioni e coupon visitare il sito www.leviedeitesori.com.