◉ LE VIE DEI TESORI
Palermo pronta al quarto weekend tra visite d’autore, collezioni private e affreschi ritrovati
Si scoprono le tavole di Basile con l'architetto e i re Borbone con lo storico. Ultimo weekend per entrare dietro le quinte del Teatro Massimo, a Villa Bordonaro le foto dei set, sotto Porta dei Greci le tracce del Crocifisso di Navarrete. E ancora, piantagioni di frutti esotici, degustazioni di birra, passeggiate ed esperienze
di Redazione
29 Ottobre 2025
A volte basta uno sguardo diverso per cambiare prospettiva: per osservare le tavole didattiche gigantesche su cui studiavano gli allievi di Giovan Battista Basile; scoprire che i re Borbone non furono poi così reazionari, entrare al Museo Abatellis e lasciarsi affascinare dal Laurana o muoversi al Salinas tra dei, mostri o eroi. Le visite d’autore delle Vie dei Tesori regalano occhi nuovi, quelli di chi ha studiato, amato, valorizzato la città.
Questo quarto finesettimana del festival – da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre – sarà dedicato alla riscoperta: le porte del Dipartimento di Architettura (sabato alle 11) si apriranno su un piccolo tesoro poco conosciuto, le 34 gigantesche tavole didattiche di metà ‘800 realizzate dall’assistente di Giovan Battista Basile, Michelangelo Giarrizzo, su disegni e schizzi del Maestro: sono in pigmento nero diluito su supporti in tela grezza, montate su telai in abete e rivestite con un preparato a base di materiale gessoso, colla e bianco di titanio. E poterle osservare da vicino con un esperto come Ettore Sessa sarà una vera occasione. Come anche ascoltare Salvatore Savoia che, a dispetto del nome, si dedicherà ai re Borbone, sfatando il mito che li vuole reazionari, illiberali, ignoranti.
Sabato alle 11 nel chiostro di San Domenico, ci si immergerà nella storia del sud d’Italia, ritrovando Carlo III, ma anche il Re Nasone e la regina Maria Carolina, e il buon “Franceschiello”. Domenica alle 11, lo storico dell’arte Sergio Troisi seguirà il filo di due capolavori dell’Abatellis per ricostruire l’ambiente degli artigiani-artisti a cavallo tra ‘400 e ‘500: è la prima di tre lezioni d’autore – le prossime saranno dedicate a Sofonisba Anguissola, l’8 novembre; e al Compianto del Cristo Morto di Vincenzo da Pavia, il 16 – prendendo spunto dal suo volume “Palermo. Racconto di una città in 100 opere” appena pubblicato da Kalòs. Infine sempre domenica ma alle 17, le archeologhe del Salinas condurranno alla scoperta della collezione di reperti e sculture del più antico museo dell’Isola: dai vasi greci alle Metope di Selinunte.
Le Vie dei Tesori propone questo weekend una settantina di luoghi (qui per scoprirli tutti), numerose le esperienze e passeggiate: a partire dal Teatro Massimo dove si entrerà per l’ultima volta dietro le quinte (venerdì e domenica dalle 14 alle 16, sabato dalle 10 alle 17.30) per osservare la platea con gli occhi di cantanti e tecnici. Una prospettiva inedita sarà anche quella di Villa Malfitano dove domenica (11-13 e 15-17) troverete una scontrosa Delia Whitaker (Stefania Blandeburgo) che racconterà la sua storia. A Palazzo delle Finanze, uno dei luoghi inediti di quest’anno – che apre in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, come il Palazzo della Zecca, Palazzo Marchesi o Real Casa dei Matti – ci si troverà immersi nel videomapping di Odd Agency che recupera il crudele passato delle ex carceri della Vicaria. A Villa Boscogrande, dove fu ricostruita la dimora dei Salina nel Gattopardo, ecco le foto storiche che Nicola Scafidi scattò proprio su quel set e su altri di Francesco Rosi, De Sica o Pasolini: è una mostra preziosa curata da Angela Scafidi, figlia del fotografo nato esattamente cento anni fa. Sempre in questo weekend si potrà entrare anche a Porta dei Greci per un altro tesoro ritrovato per caso: durante i lavori di restauro di Ance, sono infatti affiorate le tracce del grande Crocifisso cinquecentesco di Bartolomeo Navarrete che si pensava fosse perduto
Apre le porte già da qualche anno per le Vie dei Tesori, ma ogni volta è un’emozione varcare il pesante portone di ferro che scorre sui binari, ed entrare nel carcere dell’Ucciardone: un tempo simbolo dell’epopea mafiosa, è oggi un luogo dove la creatività e il lavoro si intrecciano per costruire percorsi di legalità e speranza. È il punto focale del percorso Legalità che comprende anche la Caserma Lungaro, Casa di Paolo, la Casa Memoria di Peppino e Felicia Impastato(solo domenica) o domani, il Must23 a Capaci.
Tutto visitabile anche con il TesoriPass, card pensata per scoprire gli 81 luoghi del programma: una visita a luogo, saltando la coda e senza prenotazione. E esibendo il TesoriPass, si avrà diritto, durante i weekend del Festival, a un biglietto ridotto su autobus e tram da acquistare con le App MyAmat e Palermobilità.
Le esperienze sono sempre tante (qui per scoprirle tutte). Domenica si visita Palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo, la Villa del Gattopardo ai Colli con la sua fontana danzante; sabato e domenica si possono scoprire pizzi e velluti, corpini e manteaux, abiti da ballo e abiti da casa, uniformi e biancheria intima al Museo del costume nato dalla passione di Raffaello Piraino. Soltanto questo venerdì (e nei prossimi due) si potrà entrare a Palazzo Lampedusa per una visita delicatamente letteraria a quella che fu l’ultima dimora di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, guidati dalla moglie, Nicoletta Polo, duchessa di Palma.
In questi giorni in tantissimi corrono a Villa Trabia per indossare i visori 3D e veder rinascere, Villa Deliella, il gioiello di Basile abbattuto in una notte nel 1959: è un progetto in collaborazione con la casa editrice Kalòs e fa parte anche del progetto Interreg Italia-Malta, Choral, Cultural Heritage for All. In piazza Verdi ci saranno ancora per questo e i prossimi due weekend, i dottori dell’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani per le consulenze funzionali.
Tra le esperienze, anche le cooking class di Sikulo: venerdì, ecco le degustazioni e gli abbinamenti con i Marsala della cantina Curatolo Arini; sabato si potranno mettere “le mani in pasta” e decidere se dedicarsi a un raviolo ripieno o tentare le tagliatelle; e domenica, siamo tutti pronti per una pizza d’autore. Se invece si vuol cogliere la frutta di persona, non c’è migliore occasione se non raggiungere Donna Alba dove, poco lontano dai palazzoni, si coltivano papaya, mango e avocado, litchi e frutto del drago; e se si vuol assaggiare una birra d’abbazia (magari con qualche assaggio tipico) ecco pronti i monaci di san Martino delle Scale che condurranno anche alla scoperta del convento tra opere d’arte, antichi vasi da farmacie e cappelle.
Le Vie dei Tesori mette in rete istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto; è patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato regionale al Turismo attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo, dalla Città metropolitana di Palermo; da Unicredit come main sponsor; in collaborazione con Federalberghi, Poste Italiane, Gruppo Mangia’s, Enac, Enav, Amat, Amap, e l’Usr, l’Ufficio scolastico regionale.
LE PASSEGGIATE
Le passeggiate sono tutte sul sito, e parecchie già sold out (qui tutte le passeggiate): ci si prepara al weekend dedicato alla biodiversità (sarà l’ultimo del festival) raggiungendo lo stagno di Santa Rosalia. Si andrà da Villa Bonocore Maletto a Villa Boscogrande, e sulle tracce del Gattopardo, tra memoria garibaldine e il set di Visconti; nel centro storico si cercheranno le tracce dei Beati Paoli e quelle del Genio, ma anche i segni delle bombe alleate del ‘43. E si scoprirà il significato di via Sedie Volanti.
IL PROGRAMMA SCUOLE
Dal lunedì al giovedì nove luoghi aprono solo per le scuole, e il venerdì se ne aggiungono altrettanti per i più piccoli (tra 4 e 10 anni). Nel laboratorio al gazebo Politeama, chiamato La città di tutti e ideato da Valentina Bruno per Exagonos, i bambini, divisi in gruppi, esplorano la città di Palermo attraverso cinque tavoli legati ai sensi. Nei sabati del festival, saranno accolti nel laboratorio “La città di tutti”; e domenica alle 11 ecco Curiocity con la mascotte Lio, a Villa Castelnuovo che rivive come Istituto Agrario con i ritratti fantasiosi ispirati ad Arcimboldo. Visite interattive e coinvolgenti, giochi e attività di gruppo, e un laboratorio creativo.
Per informazioni telefonare allo 0918420046 tutti i giorni dalle 10 alle 18. Durante il festival due sono disponibili due hub e infopoint in piazza Castelnuovo, davanti al Politeama Garibaldi, e in piazza Verdi, aperti dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Sabato e domenica dalle 9 alle 19. Il primo ospiterà anche nelle mattine dei giorni feriali i laboratori per le scuole e sabato quello per le famiglie con bambini; il secondo, le consulenze fisioterapiche.















