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Restauri nel centro storico di Palermo, più vicino l’avvio dei lavori in chiese e palazzi

Dallo Spasimo al collegio della Sapienza in piazza Magione, da Palazzo Marchesi all’ex convento di San Basilio, ma anche nuove pavimentazioni e illuminazioni artistiche dei monumenti dell’itinerario Arabo-Normanno dell’Unesco. Questi alcuni dei siti interessati dagli interventi di riqualificazione finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo

di Redazione

16 Novembre 2023

C’è il complesso dello Spasimo e il collegio della Sapienza in piazza Magione, Palazzo Marchesi e l’ex convento di San Basilio, ma anche nuove pavimentazioni e illuminazioni artistiche dei monumenti dell’itinerario Arabo-Normanno dell’Unesco. Questi alcuni dei siti interessati dagli interventi di riqualificazione finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) previsti nel centro storico di Palermo e per cui sono stati aggiudicati i servizi di progettazione e direzione lavori. Procede, dunque, secondo il cronoprogramma il progetto finanziato dal Ministero della Cultura per un importo di quasi 74 milioni di euro.

I tecnici dell’ufficio Centro storico – fanno sapere dal Comune – avevano inviato a dicembre 2022 gli studi di fattibilità tecnico-economica e i documenti preliminari di indirizzo ad Invitalia, che agisce come centrale di committenza per l’avvio delle gare di lavori e dei relativi servizi di architettura ed ingegneria. Adesso Invitalia ha completato la procedura di gara aggiudicando i servizi di architettura ed ingegneria e la direzione lavori.

I Quattro Canti (foto Giulio Giallombardo)

Questi nel dettaglio gli interventi previsti. Il restauro e la manutenzione straordinaria dell’antico monastero delle Suore Carmelitane Scalze detto delle Artigianelle, per cui sono previsti 7 milioni di euro; il completamento del restauro del complesso di Santa Maria dello Spasimo (2 milioni); il restauro del Collegio della Sapienza in Piazza Magione (5 milioni); la valorizzazione e il restauro di Palazzo Marchesi (4,5 milioni); il recupero funzionale del Ritiro delle Figlie della Carità (Filippone) e della chiesa annessa (6 milioni); il completamento del restauro di Palazzo Gulì (2,2 milioni); il restauro dell’ex convento di San Basilio (6 milioni); il restauro e rifunzionalizzazione dell’ex collegio San Rocco (12,5 milioni). Gli interventi comprendono, inoltre, il progetto di illuminazione artistica dei monumenti dell’itinerario Arabo-Normanno dell’Unesco e dei percorsi pedonali nel centro storico (2 milioni).

È stata anche aggiudicata la gara per un appalto integrato complesso per il completamento dei locali di proprietà comunale all’interno del piano di recupero compreso tra le via Maqueda, discesa dei Giovenchi, discesa delle Capre e via Sant’Agostino, nella cosiddetta area Quaroni (1,5 milioni). Infine, – aggiungono dal Comune – sono stati finanziati per oltre 25 milioni alcuni importanti e distribuiti interventi di riqualificazione urbana delle pavimentazioni in diverse strade del centro storico, che saranno realizzati attraverso una procedura di gara per un accordo quadro per i relativi servizi di architettura ed ingegneria e lavori.

Via Maqueda

“Grazie al lavoro accurato del dirigente Paola Di Trapani e dei tecnici dell’ufficio centro storico – dichiara l’assessore al Centro storico Maurizio Carta – tutta la documentazione tecnica ha consentito di avere, come promesso, entro l’anno gli operatori economici aggiudicatari in modi da iniziare i lavori al più presto che non solo restituiranno alla cittadinanza preziosi edifici e aree di particolare pregio storico ma anche offriranno nuovi servizi sociali, educativi, culturali e aggregativi per essere il propulsore dell’ulteriore rigenerazione urbana che sarà portata avanti con risorse comunali ed extra-comunali, nonché grazie all’indispensabile intervento dei privati”.

“Adesso verranno definite con maggiore precisione tutte le funzioni utili ai contesti su cui insistono gli edifici, – prosegue l’assessore Carta – con particolare riferimento a piazza Magione, piazza Kalsa e via Maqueda, in modo da individuare le più adeguate funzioni capaci di essere un innesco per ulteriori interventi. Il recupero del centro storico non può più andare avanti in maniera puntuale e senza una regia complessiva, ma serve adesso un’azione di sistema che dia nuova linfa alla rigenerazione urbana di alcuni contesti complessi in cui già si manifestano dei processi di recupero in fase avanzata, stimolando in maniera armonica il partenariato pubblico-privato”.

“Per questo, – conclude Carta – come già condiviso con la seconda Commissione consiliare Urbanistica, a breve avvierò il processo di nuova pianificazione attuativa del centro storico di Palermo che contenga anche delle aree per progetti pilota di rigenerazione urbana connesse ai mercati storici, agli assi monumentali, alla Kalsa e alla Magione e all’area tra Palazzo Reale e la Cattedrale”.

“Il completamento del recupero del centro storico – dichiara il sindaco Roberto Lagalla – è una delle principali strategie della mia amministrazione. È venuto il momento di restituire al centro storico qualità, dignità, sicurezza e servizi in modo da aumentarne la vivibilità e l’attrattività turistica e per ridurre la congestione di alcune funzioni che ne riducono la bellezza”.