Scavi in via Roma, trovati reperti e antichi canali sotterranei
Proseguono le indagini della Soprintendenza dei Beni culturali impegnata nella sorveglianza archeologica sui cantieri per il collettore fognario
di Redazione
11 Febbraio 2021
Arrivano nuovi tasselli e dati archeologici dal sottosuolo di Palermo. La sorveglianza effettuata dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo sugli scavi che riguardano la rete fognaria del centro storico, sta facendo luce su scoperte relative a diversi periodi storici.
Nel tratto fra l’Hotel delle Palme e la Chiesa anglicana, – fanno sapere dalla Regione – all’altezza di via Mariano Stabile, è stato intercettato un canale di gronda che ha portato in luce un tratto della rete cuniculare sotterranea realizzata per lo smaltimento delle acque bianche verosimilmente nel periodo che va dal XVIII al XIX secolo in occasione dell’ampliamento dell’abitato cittadino, come farebbe immaginare l’esame del canale principale al confronto con altre realtà simili in ambito urbano.L’esplorazione, grazie ad una convenzione stipulata dalla Soprintendenza di Palermo e il Club Alpino Italiano, è stata effettuata dagli speleologi Totò Sammataro e Marco Rosario Geraci. Per quanto riguarda il canale principale che corre sotto la via Mariano Stabile, si tratta di manufatti realizzati con filari di blocchi di calcarenite di circa 50 centimetri di lunghezza (30 di larghezza e 20 di altezza), aggregati con malta di calce e sabbia e copertura con volta a tutto sesto; i cunicoli adduttori presentano, invece, una copertura tombale con basole in calcarenite di ragguardevoli dimensioni (mediamente 70 centrimetri di larghezza per 130 di lunghezza e 15 circa di altezza).Proseguono anche le indagini sul lato sud di via Roma, all’altezza di via Bentivegna, e lungo il lato est, dove sono stati individuati numerosi frammenti ceramici medievali in alcuni strati “disturbati” dalla presenza di numerosi sottoservizi. Questo dato conferma un precedente analogo ritrovamento avvenuto nel 2018 durante gli scavi condotti per la posa della fibra ottica. In corso anche approfondimenti sotto il pavimento in cotto scoperto appena sotto il manto stradale all’incrocio con via Cavour (ve ne abbiamo parlato qui). Scoperta importante perché sigilla tutta la stratigrafia sottostante.“Da una primissima analisi dei materiali provenienti dagli strati sigillati – dice la soprintendente di Palermo, Selima Giuliano – possiamo affermare che vi fu una prima fase di frequentazione in età islamica, una seconda fase databile alla seconda metà del 15esimo e una terza fase, rappresentata dal pavimento, che si colloca fra il 18esimo e il 19esimo secolo. Si tratta di importanti tasselli, rinvenuti grazie all’attività di vigilanza costantemente effettuata dalla Soprintendenza, che ci aiutano a ricostruire sempre meglio lo sviluppo storico-urbanistico di Palermo”.