◉ TERRE DEI TESORI

Shopping a passo d’asino, natura e riuso d’artista per un b&b ecosostenibile

A Piazza Armerina, Salvatore Zuccarello, laureato in Allevamento e benessere animale alla Statale di Milano, gestisce una struttura ricettiva nei terreni dove giocava da bambino. Vecchi mobili e oggetti sono tornati a nuova vita, ed è possibile fare la spesa in compagnia di due asinelle

di Angela Mannino

28 Ottobre 2023

di Angela Mannino

Quando il sogno di un bambino diventa realtà, nell’aria c’è già poesia. Ed è quello che è successo a Piazza Armerina, dove Valeria Marotta, professoressa di religione oggi in pensione, e il marito Mario Zuccarello, ex informatore medico scientifico, hanno acquistato il terreno dove il figlio Salvatore, fin dall’età di otto anni, andava a giocare di nascosto tutte le volte che poteva.

“Era il mio regno – racconta Salvatore Zuccarello, oggi quarantunenne e con una laurea in Allevamento e benessere animale, conseguita alla Statale di Milano –, una sorta di calamita alla quale non riuscivo e, soprattutto, non volevo resistere. Era vicino casa, ci andavo di nascosto tutte le volte che riuscivo a eludere il controllo dei miei. E sognavo, sognavo che un giorno avrei vissuto lì e sarebbe stato bellissimo: per me era una sorta di giardino incantato, magico”.

Un angolo della struttura

Intanto, il tempo passa e nel 2010, quando Salvatore è ancora impegnato nella città meneghina a portare avanti suoi studi nel settore zootecnico, a Piazza Armerina spunta il “vendesi” tanto desiderato e i suoi genitori non si fanno sfuggire l’occasione. “I proprietari del terreno – racconta Salvatore – abitavano nel palazzo dei miei. E quante volte, da ragazzino, incontrandoli lungo la scala, ho chiesto loro con nonchalance: ‘che si dice in campagna?’. Erano tre fratelli maestri di scuola elementare, senza figli e già allora abbastanza anziani… Insomma, ho sempre sognato che prima o poi avrebbero venduto”. E il sogno si è realizzato.

Oggi, a due passi dal centro abitato della città famosa in tutto il mondo per la Villa Romana del Casale, c’è “La Quercia e l’Asino”, una piccola struttura ricettiva totalmente ecosostenibile, tant’è che è stata inserita nel progetto Terre dei Tesori, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, in collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana. 

Una delle due asinelle

E sarà per la bella struttura ottocentesca che la caratterizza, sarà per la presenza di Marisa e Giovannina, due asine dolcissime con le quali gli Zuccarello organizzano un servizio decisamente originale: l’asino-shopping; sarà, ancora, per i mobili di famiglia reinventati dall’artista Vincenzo Germanà, tra un raglio e un cinguettio, l’atmosfera bucolica è garantita.

“Gli ospiti – racconta Zuccarello – possono andare a fare la spesa, portandosi appresso l’asino, sul dorso del quale poi potranno caricare quanto acquistato. Oppure, potranno seguire il percorso per le miniere di zolfo di Floristella, uno dei più grandi esempi di archeologia industriale del Sud Italia. Insomma, ci piace l’idea di fare conoscere Piazza Armerina oltre la realtà della Villa Romana”. 

Poi, tornati in camera, il viaggio continua e si fa narrazione della storia familiare, con un occhio di riguardo per l’ambiente. L’artista Vincenzo Germanà, facendo sua la filosofia del riuso, ha reinventato i vecchi mobili della famiglia Zuccarello, dando loro nuova vita. A raccontare la storia delle generazioni passate, ci sono anche degli oggetti, come la valigia del nonno macchinista delle ferrovie, che partito per il fronte durante la seconda guerra mondiale, fu fatto prigioniero dei tedeschi, in Grecia.  

Ad arrivare a “La Quercia e l’Asino” sono soprattutto francesi, belgi, tedeschi, britannici, statunitensi e molti maltesi. Diverse anche le attività portate avanti per le scolaresche e per adulti e bambini insieme, come i trekking dei sentieri familiari. A passo d’asino o no, ma sempre cercando di sintonizzarsi con le migliori energie della natura.