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Torna a scandire il tempo lo storico orologio di Porta Garibaldi

Il ripristino è stato curato dagli eredi dell’ultimo orologiaio, Orazio Squadrito, che nel 1939 riparò il macchinario prima che i rintocchi cessassero. Quasi conclusi i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del settecentesco arco trionfale della città

di Redazione

11 Dicembre 2024

I suoi rintocchi non si udivano da più di settant’anni. È tornato a muovere le lancette lo storico orologio meccanico posto sulla cima dell’arco trionfale di Porta Ferdinandea, oggi chiamato Porta Garibaldi, uno dei simboli di Catania. Ogni giorno, alle 12 e alle 18, l’orologio segnerà l’ora con un segnale acustico, restituendo ai catanesi un suono che avevano dimenticato.

Il ripristino è stato curato dagli eredi dell’ultimo orologiaio, Orazio Squadrito, che nel 1939 riparò il macchinario prima che i rintocchi cessassero. Un intervento che si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione del monumento, finanziato attraverso il Pnrr, per consolidare le parti danneggiate e restituire ai cittadini uno dei luoghi più rappresentativi di Catania. Un risultato raggiunto grazie ai lavori di riqualificazione promossi dall’amministrazione comunale, parte di un intervento di restauro conservativo volto a preservare l’opera progettata da Stefano Ittar, da oltre due secoli simbolo iconico della città.

Il settecentesco arco trionfale, realizzato per commemorare le nozze di re Ferdinando III di Sicilia e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, è diventato anche simbolo della resilienza della comunità catanese, davanti alle catastrofiche eruzioni del 1669 e del 1693.

Il sindaco Trantino: “Lavoro certosino di restauro”

Illuminazione notturna di Porta Garibaldi

Nei giorni scorsi, il sindaco Enrico Trantino e l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, per verificare lo stato dei lavori ormai quasi conclusi che ne hanno decisamente cambiato i connotati: “Un lavoro certosino  di riqualificazione e restauro – hanno detto i due amministratori – frutto dall’esigenza avvertita di far rivivere l’edificio al fine di renderlo accessibile. Il fine ultimo è quello di garantire una fruizione continua del monumento, rendendo utilizzabili le piccole salette interne e un percorso panoramico con l’attraversamento delle terrazze esistenti a livello del vano orologio. Un lavoro eccellente che consente di restituire ai cittadini di Catania e ai turisti uno dei luoghi identitari di maggior prestigio storico-monumentale”.

Trantino e Parisi hanno inoltre annunciato che, con ulteriori fondi, sarà vietato il parcheggio di auto nella piazza Crocifisso, accanto alla Porta, per creare una continuità pedonale con l’adiacente piazza Palestro.

Così è rinato il monumento

Gli interventi principali – eseguiti dalla ditta appaltatrice sotto la supervisione della Direzione Lavori Pubblici diretta da Fabio Finocchiaro, con Salvo Persano responsabile del progetto e Giovanni Calvagno direttore dei lavori – hanno incluso: il rifacimento della copertura a volta del vano orologio, con il consolidamento della struttura lignea; la ripavimentazione e impermeabilizzazione dei terrazzi per prevenire infiltrazioni d’acqua; la sostituzione degli infissi con un sistema moderno ed efficiente dal punto di vista energetico; il restauro e il consolidamento delle parti in pietra bianca di Siracusa e in lava scura locale, all’interno e all’esterno del monumento.

Diversi i riferimenti simbolici presenti nel monumento. Al secondo livello dell’arco si trovano due angeli con trombe, mentre al terzo sono collocati due Trofei d’armi. Sul lato est, lo scudo del timpano raffigura una Fenice che risorge dalle fiamme, con la scritta “Melior de cinere surgo” (“Risorgo dalle mie ceneri ancor più forte”). “Questo motto esprime perfettamente la resilienza dei catanesi,” ha commentato il sindaco Trantino. “La Porta Garibaldi rappresenta un simbolo della vittoria dell’uomo sulle avversità, celebrando la rinascita di Catania dopo le calamità naturali del 1669 e del 1693. Un monumento unico al mondo, simbolo di speranza e rinascita”.