Le Vie dei Tesori a Mantova apre la Torre dell’Orologio

Secondo e ultimo weekend della manifestazione. Un’edizione-gioiello con cinque luoghi tutti da scoprire, tra cui le ritrovate Pescherie di Giulio Romano

di Redazione

7 Ottobre 2020

Per questo secondo e ultimo weekend mantovano de Le Vie dei Tesori non poteva mancare una sorpresa dell’ultimo momento: e infatti questo fine settimana il festival andrà di torre in torre, entrando nel cuore autentico della città. Il simbolo di questa edizione 2020 sono sempre le Pescherie di Giulio Romano tornate alla vita dopo il lungo restauro; lo scorso fine settimane sono state invase dai mantovani che si sono riappropriati della memoria della comunità. width=Ma adesso si aggiunge anche la Torre dell’Orologio che riapre le porte dopo alcuni anni di silenzio: sarà possibile salire fino in cima, arrivando al famoso orologio “magico” d Bartolomeo Manfredi che a fine Quattrocento indicava ai cittadini i giorni “positivi”. L’orologio segna non solo le ore ma anche le fasi lunari, i segni zodiacali e la posizione degli astri: insomma, chi doveva chiudere un accordo, nella Mantova di fine Quattrocento, alzava gli occhi per capire se si trattava di un giorno funesto o no. La salita alla torre permetterà di osservare da vicino l’intricato meccanismo dell’orologio, più volte restaurato, ma anche di visitare il Museo del Tempo, che ricostruisce, tra reperti e ingranaggi, la storia del funzionamento dell’orologio. Senza contare che, dalla cima della torre, si ottiene una veduta a 360 gradi sul centro storico di Mantova.

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Interno delle Pescherie restaurato

Ma rieccoci alle Pescherie, di certo il simbolo di questa edizione del festival che ritorna a Mantova per il terzo anno consecutivo, in collaborazione con la Fidam, la Federazione italiana Amici dei musei, sotto il patrocinio del Comune; mainsponsorè UniCredit, partner, l’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani, in sinergia con Comune, Università, Diocesi, Soprintendenza-Demanio, e la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano. Sabato e domenica (31 ottobre e 1 novembre) – apriranno le porte, dopo tre anni di restauri, le Pescherie di Giulio Romano – “prefetto delle fabbriche gonzaghesche e Superiore delle strade” ai tempi di Federico II Gonzaga – che, tra il 1536 e il 1546 le realizzò sui due lati del ponte medievale di San Domenico sopra il Rio. Il restauro non è stato ancora completato del tutto, ma permette già la discesa interna fino alla riva. Con le Pescherie saranno disponibili per le visite, gli altri siti, ognuno con una sua storia da raccontare: le antiche chiese medievali di Sant’Egidio Abate e di Santa Maria della Carità e la Torre degli Zuccaro.
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Santa Maria della Carità

Quest’anno, a causa delle misure di prevenzione del Covid, i turni di visita sono contingentati. Per le Pescherie, la Torre dell’Orologio, la Torre degli Zuccaro è quindi necessario prenotare online a questo link. Per le chiese di Sant’Egidio Abate e di Santa Maria della Carità la prenotazione è comunque consigliata, ma non strettamente obbligatoria. Per tutte le informazioni e prenotazioni visitare il sito www.leviedeitesori.com. È attivo, inoltre, il centro informazioni al numero 0918420000, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, compresi il sabato e la domenica.