Grandi lavori nei parchi archeologici siciliani tra scavi e restyling
Dalla Valle dei Templi a Selinunte, da Naxos a Tindari, da Himera a Lentini: tanti i cantieri avviati e le campagne di ricerca in corso
di Ruggero Altavilla
29 Maggio 2021
Sono giorni intensi nei parchi archeologici siciliani. Da un capo all’altro della Sicilia ci si prepara alla ripartenza, complice la ripresa dei flussi turistici che sta interessando l’Isola. Grandi lavori, tra scavi e interventi di pulitura e riqualificazione che interessano non solo i parchi più importanti, ma anche quelli meno battuti. Nella Valle dei Templi, sono ricominciati gli scavi nell’area del Teatro Ellenistico, mentre a Segesta, si sono appena conclusi quelli nell’agorà, che hanno portato alla luce uno degli accessi monumentali. A Selinunte si torna a scavare nel tempio “R” con lo staff della New York University guidato dall’archeologo Clemente Marconi e riprendono le attività in collaborazione con istituzioni accademiche tra cui l’Istituto Germanico di Roma.
A Naxos sono in corso gli scavi al Castello Schisò, dove è attivo anche il cantiere di recupero dello storico edificio, futuro polo culturale e museo della città. Proseguono anche i lavori di manutenzione straordinaria realizzati dal Parco Naxos Taormina, a Isola Bella, con cui si consegneranno al pubblico i nuovi ambienti di Villa Bosurgi, già sede del museo di Isola Bella. Al Teatro Antico di Taormina, invece, la visita si arricchisce con l’esperienza della mostra “Il colore come materia” dedicata allo scultore Pietro Consagra in occasione del centenario della nascita.Nel Palermitano, il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto con l’Università di Palermo, ha avviato una nuova stagione di ricerca nei tre siti archeologici. L’accordo, che sancisce la collaborazione tra i due enti, consente di approfondire la storia dei luoghi, grazie all’attività di studio svolta dai docenti e ricercatori di istituti universitari siciliani e nazionali. In particolare, diversi approfondimenti riguardano l’area di Himera e l’analisi dei sistemi e delle installazioni idrauliche di Solunto.Passa alla fase operativa, invece, il concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione del Parco archeologico di Tindari e che ha già individuato il vincitore provvisorio. Si tratta del progetto di valorizzazione integrata dell’area archeologica di Tyndaris per la quale, anche attraverso soluzioni tecnologiche innovative si cercherà di rileggere, attraverso un progetto innovativo e moderno, l’antico impianto urbano della città valorizzando oltre che il sito anche il contesto paesaggistico, storico e antropico. Nel frattempo, sono ripresi i lavori nel sito di Halaesa Arconidea, a Tusa, grazie alla convenzione sottoscritta tra il Parco archeologico di Tindari e l’Università di Amiens. Sempre nell’area di Tindari, proseguono i lavori di manutenzione e ripristino della Villa Romana di San Biagio, a Terme Vigliatore.Nel Siracusano, invece, è stato finanziato il progetto relativo agli interventi per il completamento dei lavori di sistemazione e allestimento dell’Antiquarium di Megara Hyblaea, nel Parco archeologico di Leontinoi, e di miglioramento dei servizi nelle aree di Leontinoi, Monte San Basilio e nel museo archeologico di Lentini, dove è anche prevista la realizzazione e l’allestimento del laboratorio di conservazione e restauro. Recentemente, inoltre, sono state avviate le procedure per la gara che porterà al recupero dei Santoni di Akrai, l’odierna Palazzolo Acreide. Nel Ragusano, lavori anche nel Parco archeologico di Kamarina e Cava d’Ispica dove, grazie ad una serie di accordi stipulati con gli enti del territorio, si stanno svolgendo operazioni di ripulitura, bonifica ambientale e manutenzione straordinaria delle aree, per la valorizzazione e la tutela dei luoghi e per potenziare l’offerta culturale.