◉ IL FESTIVAL
Le Vie dei Tesori a Noto, primo weekend alla scoperta dei sotterranei del Moscato
Soltanto sabato 7 ottobre si scende nell’ex Cantina sperimentale, tra scaffali di bottiglie, botti e strumenti fermi dagli anni Settanta. Due palazzi nobiliari mostrano un lato inedito; il museo delle famiglie che ricostruirono la città dopo il sisma del 1693. Le degustazioni alla Loggia del mercato
di Redazione
6 Ottobre 2023
Un luogo dove il tempo si è fermato, tra scaffali di bottiglie, botti, strumenti immobili dagli anni Settanta. È l’ex Cantina sperimentale statale nel Convento dei Cappuccini, che si potrà visitare soltanto sabato 7 ottobre, dalle 10 alle 17,30, in occasione del primo weekend del festival Le Vie dei Tesori, che torna a Noto per nei tre fine settimana dal 7 al 22 ottobre.

Uno scorcio di Noto
Scendere nelle gallerie sotterranee dell’ex cantina è un’esperienza speciale. È stato un istituto che svolgeva attività di ricerca, sperimentazione e assistenza ai tanti viticoltori locali per migliorare la qualità dei vitigni. In tempi in cui la vinificazione era ancora molto “casalinga”, in questo luogo è stato lanciato anche il Moscato di Noto.

Balcone di Palazzo Nicolaci
Il programma – costruito in collaborazione con il Comune, e le visite guidate dagli scout del Gruppo Agesci Noto 1 – comprende anche le visite dei due palazzi più importanti della città, seppure sotto una luce inedita. Ai principi Nicolaci di Villadorata si deve lo straordinario palazzo settecentesco del Gagliardi, acquisito per metà dal Comune che scoprirà solo per il festival, quattro sale inedite che danno sul cortile interno.

Palazzo Trigona di Canicarao
Era invece la dimora della potente famiglia Trigona, marchesi di Canicarao e di Dainamare, il palazzo completato da Vincenzo Sinatra e dai fratelli Paolo e Bernardo Labisi: anche in questo caso il Comune è proprietario di metà della residenza e mostrerà la Sala Rosario Gagliardi (in memoria dell’architetto siracusano, ma netino d’adozione, a cui si devono imponenti monumenti di Noto).

Mecenati del Barocco
Una lettura molto interessante la riserva il Museo dei Mecenati del Barocco: quando il terremoto del 1693 distrusse la città, si decise di ricostruirla a distanza dall’antica, seguendo solo tre misure – calibrate sulle Pietre sacre del Barocco, esposte al museo – per realizzare le decorazioni in pietra da taglio delle facciate. Prevista anche una passeggiate con degustazioni tematiche (la prima, sabato alle 16 e domenica alle 10), dedicata ai frutti tropicali e agli inevitabili abbinamenti, anche “azzardati”, precedute da un breve showcooking.
Per informazioni e coupon visitare il sito www.leviedeitesori.com.