◉ PALERMO

La Regione acquista Casa Savona, farà parte di un itinerario del déco siciliano

Esercitato il diritto di prelazione per acquisire al patrimonio pubblico lo storico appartamento decorato da Gino Morici, venduto a poco più di 600mila euro. Nelle scorse settimane, un gruppo di associazioni aveva lanciato un appello all’assessorato ai Beni culturali

di Marco Russo

29 Novembre 2023

di Marco Russo

Sarà patrimonio di tutta la Sicilia, Casa Savona, straordinario esempio di art déco, nel centro di Palermo. La Regione ha annunciato di aver acquistato l’appartamento di via Genova, interamente restaurato e decorato da Gino Morici tra il 1936 e il 1938, per poco più di 600mila euro, compresi mobili e suppellettili.

Casa Savona, gli affreschi del salone

Dichiarata di interesse storico-artistico e monumentale, Casa Savona si trova in un elegante edificio umbertino del 1920 e stava per essere venduta dall’ultimo proprietario a un acquirente inglese (ne abbiamo parlato qui). Ma la Regione Siciliana, riconoscendone il pregio e l’importanza per il patrimonio storico-artistico dell’Isola, ha fatto valere i propri diritti e l’ha acquistata, esercitando il diritto di prelazione, essendo il bene sottoposto a vincolo e dichiarato di importante interesse culturale nel 2018.

Nelle scorse settimane, un gruppo di associazioni – come la Fondazione Salvare Palermo, Anisa, Italia Nostra, Associazione Salvare Mondello, Club territorio di Palermo Touring Club Italiano, Associazione Settimana delle Culture – aveva lanciato un appello alla Regione e all’assessorato proprio affinché esercitassero il diritto di prelazione. “Il governo si è impegnato a trovare in tempi record i fondi per l’acquisto – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato -. L’attività di valorizzazione del bene produrrà un grande richiamo culturale soprattutto nell’ambito della creazione di un itinerario tematico del déco siciliano, del quale Casa Savona rappresenterà una tappa fondamentale”.

Casa Savona, la sala da pranzo

La dimora di Ignazio Savona, ristrutturata interamente tra il 1936 e il 1938 da Gino Morici, in collaborazione con l’ingegnere Giuseppe Arici, rispecchia la fase di maggiore espansione del déco, espressione altamente significativa della nuova concezione dell’arte dell’abitare che si andava sviluppando in quel tempo, supportato dalla lungimiranza dei committenti.  Mostra un raffinato uso delle materie preziose, una eccezionale rarità delle essenze dei legni per gli arredi, scelta di marmi inusuali e inserimento di raffinati dettagli in metallo. Morici progetta anche gli arredi, realizzati da abili artigiani: sedie, poltrone, divani, tavoli, scrittoi, cassettoni, comodini, letti, toilette, librerie, boiserie, giocattoli, appendiabiti, la pavimentazione in marmo, disegna quadri, decora pareti e soffitti, curandone i minimi dettagli e correlandoli alla destinazione del singolo ambiente in cui dovevano essere inseriti.

Gli acquirenti che si erano fatti avanti – una ex senatrice statunitente del New Hampshire, con il figlio collezionista inglese – erano consapevoli che la vendita avrebbe potuto non concludersi a loro favore, ma questa eventualità era diventata sempre meno probabile col passare dei giorni, dal momento che c’era tempo fino all’8 dicembre per esercitare la prelazione.

“Non avrei mai creduto che la Regione si facesse avanti con questa rapidità, sono davvero stupito”, ha detto alle Vie dei Tesori il proprietario dell’appartamento, Ernesto Savona, docente e criminologo, direttore di Transcrime, il Centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica di Milano. “Celebriamo tutti questo risultato – ha aggiunto – , che un bene del genere diventi patrimonio pubblico è sempre una bella notizia”.