◉ FESTIVAL
Da Trapani a Mazara ed Alcamo: Le Vie dei Tesori al secondo weekend tra castelli, mare e cultura
Il secondo weekend, 27 e 28 settembre, invita a esplorare le tre città trapanesi in un viaggio tra storia, natura e tradizioni. Dalle cupole affacciate sui centri storici alle tonnare che profumano di sale, dalle passeggiate notturne nella casbah ai voli panoramici sulla via del sale, il territorio si svela in esperienze uniche. Un ricco calendario di visite, degustazioni, trekking e attività sportive tutte legate dal filo rosso della bellezza
di Redazione
24 Settembre 2025
Di castello in castello, magari su due ruote, o in sup nella baia o magari arrampicarsi fin sulla cupola della Matrice. Volare in piper seguendo la via del sale o contare i famosi “gruppi” dei Misteri; o passeggiare in notturna nella casbah lasciandosi trascinare dai profumi, arrivando magari davanti al teatro voluto dal popolo. Il Trapanese è una scoperta continua, ognuna delle città – Alcamo, Mazara del Vallo, la stessa Trapani – è profondamente diversa e nessuno stesso tempo, affine alle “sorelle”di terra e di mare. Il secondo e penultimo weekend delle Vie dei Tesori – il prossimo sabato 27 e domenica 28 settembre – sarà una nuova occasione per immergersi in un mondo silenzioso tra abbazie normanne, riserve naturali, villini liberty e torri trasformate in campanili. Dopo un avvio entusiasmante con i numeri più alti di sempre, il festival ritorna ad Alcamo, Trapani, Mazara del Vallo, visitabili con un unico coupon e con il supporto del main sponsor Unicredit
ALCAMO
Cominciamo dal centro e ci allarghiamo ai dintorni, da scoprire anche su due ruote, tempo permettendo (qui il programma completo): basta salire sulla Cupola della Matrice (poche persone alla volta) e si avrà un’idea perfetta della cittadina che morbida si allarga attorno al suo Castello, che oggi ospita l’Enoteca della Sicilia occidentale. Insomma, rieccoci ad Alcamo, dove questo secondo weekend delle Vie dei Tesori è giusto andar per chiese e musei gioiello: gli Ordini monastici hanno lasciato il segno, anche dopo il 1866, e infatti le suore benedettine della Badia Grande – dove domenica alle 18 si potranno ascoltare i canti gregoriani a cappella – arrivarono a trasformare il convento in Collegio di civili donzelle, salvando così opere d’arte.
Nella chiesa di Santa Maria Assunta, un reliquiario seicentesco custodisce la “Sacra spina” che, tradizione vuole, appartenga alla corona di Gesù Cristo, e la Dormitio Virginis del Gagini; e nella cinquecentesca chiesa della Badia Nuova lepoche e anziane suore rimaste, restaurano paramenti sacri. La confraternita più antica tra le alcamesi aveva sede nella trecentesca Maria Santissima Annunziata che è un affascinante rudere senza più tetto, mentre la chiesa quattrocentesca di Santa Maria di Gesù nasconde un chiostro intimo e silenzioso. Musei piccoli ma interessanti? Ce ne sono due, il Museo dell’Arma dei Carabinieri con uniformi, cimeli e foto delle due guerre e persino una jeep Willis che fu paracadutata dagli alleati durante lo sbarco; poi l’ormai famoso Museo creato da Fausto Cannone che ha raccolto in giro per il mondo i più strani strumenti musicali, alcuni persino ricavati dai carapace. Poi si salirà ancora una volta alle rovine del castello di Calatubo per ascoltarne la storia, o si cercherà il ruggito del Leo Bibens nel baglio che fu dei Florio che qui imbottigliavano il dolce Marsala (ricordatevi di notare le rotaie che portavano i vagoni stracarichi di uva); e qui domenica si potrà partecipare ad un trekking tra i vigneti.
E alla Tonnara Foderà ai Magazzinazzi si scopre il complesso sistema della pesca dei tonnaroti che vivevano nel baglio (ci sono ancora i letti di legno originali); o si gusta l’aperitivo al tramonto. Due le passeggiate di questo weekend: soltanto domenica si raggiungerà l’area archeologica, le cisterne medievali e il Castello dei Ventimiglia con l’Archeoclub; e sabato si sale a Calatubo per poi deviare per la misteriosa e romantica Cuba delle Rose. Le esperienze green: dalla lezione di Sup nella baia di Guidaloca (sabato mattina), alla lezione di canottaggio con un vero campione internazionale del remo come Leo Vasile. Fino alle due ruote ma su e-bike a pedalata assistita: sotto le stelle per salire a Monte Bonifato (sabato al tramonto) oppure dal centro di Alcamo a Calatubo.
MAZARA DEL VALLO
Lo scorso weekend i visitatori hanno già potuto scoprire la città medievale, questo fine settimana raccomandiamo la città multiculturale, la casbah di notte che parla di un centro storico vitale e integrato di comunità diverse (qui il programma completo): si scoprirà sia sabato sera con Paolo Ayed che domenica alle 17 con la Pro Loco. Ma per comprendere sul serio Mazara del Vallo, si deve prima immergersi nelle sue stratificazioni: il cubo di San Nicolò Regale è di mano bizantina, mentre la Regale Abbazia di Santa Maria dell’Alto parrebbe risalire al 1085 e la si raggiunge anche su due ruote, partendo dalla riserva di Lago Preola.
Si va avanti nel tempo per raggiungere la biblioteca trecentesca del Seminario dei Chierici, 53 mila volumi, alcuni preziosissimi, raccontati con il Palazzo Vescovile. Oppure si passa dalla cripta della chiesa di San Francesco che conserva ancora i colatoi per l’inumazione dei cadaveri; ai tesori barocchi sotto la volta della chiesa di San Michele Arcangelo del monastero delle Benedettine, dove c’è anche un diavolo da scoprire… La novità di quest’anno sono comunque gli scavi dell’ex asilo Corridoni, dove è riemersa una chiesetta normanna con ipogeo e officine; e il candido monumento funebre al vescovo Montaperto scolpito da Domenico Gagini, appena restaurato al Museo Diocesano Ballatore, affiancato da una mostra di paramenti liturgici mai esposti. E se volete capire sul serio cosa è l’arte di famiglia, raggiungete Casa Lombardo: sia i genitori che i figli sono artisti, Emmanuele si dedica ai mosaici, Francesca alle ceramiche raku, Tania dipinge e Antonino fotografa. Senza dimenticare le degustazioni di etichette della cultivar Val di Mazara e le cooking lesson d’autore dello chef Paolo Austero per preparare (sabato e domenica dalle 14.30) tre portate tradizionali della terra del Satiro.
TRAPANI
Se questo weekend fa una pausa l’aeroporto di Birgi (ma ritornerà il prossimo e ultimo fine settimana), non si ferma il piper che volerà seguendo la “via del sale”: 20 minuti tra decollo, volo e atterraggio, per riempirsi gli occhi di sole e di mare. In città (qui il programma completo) si potrà scegliere tra i luoghi della devozione – la Cattedrale di San Lorenzo, la chiesa delle Anime Sante e dei famosi Misteri; il Collegio dei Gesuiti con un’Immacolata in marmo del Marabitti, o San Pietro con il monumentale organo La Grassa (solo sabato), San Domenico con la cappella dei Crociati –. Ma si possono anche scegliere due prospettive: scendere nelle catacombe di San Nicola dove sono ancora visibili i gocciolatoi per i cadaveri; o salire sul campanile di San Domenico da cui si vede tutta la città. Oppure si può andar per costruzioni eleganti: Villino Nasi, il monile Liberty affacciato sul mare come anche la Torre di Ligny; la Prefettura, l’antico Senatorio che ospita il Consiglio comunale, Palazzo D’Alì dove fu girata La piovra (e dove domenica vi accoglierà la nobile Donna Clotilde …) il neoclassico Palazzo Riccio di Morana.
Domenica la giornata è da trascorrere a Villa Immacolatella, il baglio francescano trasformato in dimora botanica: alle 10 training condiviso e risveglio muscolare, alle 17 guide a passo di danza. L’arte contemporanea è di casa al Museo San Rocco (non perdete le opere di Carla Accardi, Turi Simeti, Adrian Paci); se è artigianale, nella bottega laboratorio dell’ultimo corallaio, Platimiro Fiorenza.