A Vallelunga scoperta una lucerna romana decorata

11 Marzo 2021

Il reperto è stato rinvenuto durante i lavori di sorveglianza archeologica disposti dalla Soprintendenza di Caltanissetta, nell’ambito del raddoppio della linea ferroviaria Catania-Palermo

di RedazioneContinuano a regalare sorprese gli scavi in contrada Manca a Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta. I resti di una lucerna raffigurante una scena erotica e che risale probabilmente al I secolo dopo Cristo, come testimonia un reperto simile ritrovato a Pompei, è stata ritrovata durate alcuni lavori di sorveglianza archeologica, disposti dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta, nell’ambito del raddoppio della linea ferroviaria Catania-Palermo. Lo hanno fatto sapere dalla Regione.

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Lo scavo a Vallelunga

Gli scavi archeologici, avviati nel luglio 2020 e ancora in corso, hanno già messo in luce i resti di un esteso complesso di età romano-imperiale (ve ne abbiamo parlato qui). Si tratta, probabilmente, di una domus appartenente a un facoltoso proprietario vissuto tra il I e il II secolo dopo Cristo e suddivisa in pars rustica e pars dominica con ampio peristilio, del quale restano consistenti parti del colonnato.
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Il muro Sud del portico, con le colonne fittili

La lucerna, ultimo ritrovamento in ordine temporale, si aggiunge ai tanti reperti di età romana, attestabili tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo, già rinvenuti e classificati nello stesso cantiere di scavo. Il reperto – ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà – “è un’ulteriore testimonianza della straordinaria ricchezza del patrimonio culturale siciliano e di un sito che sta regalando numerosi e importanti ritrovamenti. La nostra Isola si conferma un inesauribile serbatoio di storia e cultura da valorizzare ulteriormente e da far conoscere al mondo”.
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Tegola con lo bollo della prima età imperiale

“La lucerna è una nuova, preziosa testimonianza che arriva da un sito, la cui scoperta rappresenta un evento eccezionale – ha commentato la soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo – . Nella zona, infatti, non ci sono altri insediamenti di questo tipo. Al momento, si sta lavorando per calcolare le esatte dimensioni della domus: è stata accertata un’estensione di 600 metri quadrati ma quella complessiva è di gran lunga superiore”.